56. June

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 Sono le tre di notte. Sono chiusa nel bagno della mia stanza da dieci minuti. Fra poche ore ho l'aereo per tornare a Los Angeles ed è davvero l'ultima cosa che vorrei fare in questo momento.

Micah sta dormendo nel mio letto. Ieri sera è venuto da me finito gli allenamenti. Era sfinito e dopo cena ci siamo chiusi nella mia camera e abbiamo parlato fino a crollare addormentati. Sono quasi passate due settimane da quando è cominciata questa cosa -che non so definire- fra di noi e non ci siamo mai separati.

So già che mi mancherà terribilmente a partire da domani.

Stringo il flacone della tinta già pronto fra le mani ma per qualche motivo non riesco a cominciare. Devo assolutamente tornare del mio colore naturale -castano scuro-, eppure c'è qualcosa che mi frena.

È come se non volessi tornare la vecchia me. La ragazza di Rowan, la cantante famosa.

Bussano alla porta del bagno. <<Ehi>>, dice Micah con la voce arrocchita dal sonno. <<Tutto bene? Sei chiusa qui dentro da un pò>>.

Apro la porta con il tubetto della tinta nel pugno. <<Sto bene>>.

Aggrotta le sopracciglia, confuso. <<Che succede?>>, domanda perplesso.

Sospiro, rassegnata. <<Devo tornare del mio colore naturale. Ho rimandato questo momento fino ad ora>>.

Con un braccio, circonda la mia vita e mi tira contro il suo petto nudo. <<Alle tre del mattino?>>, borbotta.

Sorrido. <<Sì, alle tre del mattino>>.

Mi stampa un bacio sulla tempia. <<Sei fortunata che mi piaci>>.

Scoppio a ridere e un po' della tensione che tende i muscoli, abbandona il mio corpo. <<Tu puoi tornare a dormire>>, dico indicando il letto con un cenno della testa.

<<Ormai sono sveglio. Ti voglio aiutare>>, dice scuotendo la testa.

<<Hai idea di come si faccia?>>, domando divertita.

Accenna un sorrisetto. <<No, ma esiste internet. Troveremo qualche tutorial>>.

Mi siedo sulla vasca da bagno mentre lui cerca in internet un video che spieghi come tingere i capelli a qualcuno. È piuttosto divertente. È ancora a petto nudo, l'espressione concentrata. Non ho nemmeno le parole per descrivere quanto sia sexy Micah in questo esatto momento. 

Il labbro inferiore pizzicato fra i denti, lo sguardo determinato di chi ha una missione da compiere e un braccio attorno alle mie spalle che mi tiene ancorata a lui. E' una sensazione meravigliosa. I miei occhi non riescono a staccarsi da lui. E' come se volessero imprimere nella mia memoria questo momento per riviverlo in futuro.

<<Mi stai fissando>>, dice senza alzare lo sguardo dal telefono.

<<Non riesco proprio a toglierti gli occhi di dosso>>, ammetto avvampando. Non ha senso mentire. Si legge nel mio viso che vorrei un po' della sua pelle sulla mia.

Si blocca e in un secondo è su di me. Abbandona il telefono sopra il lavandino e cattura le mie guance fra le sue mani ruvide. <<Non puoi dire una cosa del genere e non aspettarti che ti baci o peggio>>.

Sollevo lo sguardo e punto i miei occhi nella profondità dei suoi. <<Hai il mio permesso>>.

Con un gemito si abbassa così che il suo viso combaci alla perfezione con il mio e mi bacia, togliendomi il respiro. Mi bacia fino a togliermi il fiato e a farmi dimenticare quello che dobbiamo fare. Non so nemmeno come ci ritroviamo sul pavimento, io a cavalcioni delle sue gambe.

QUALCUNO COME MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora