Il giorno del draft è arrivato.
Non ho avuto molto tempo per prepararmi a tutto ciò. Sono stato completamente assorbito dagli esami finali, gli allenamenti della squadra e da June.
June che nelle ultime due settimane è dovuta tornare a Los Angeles per un paio di giorni e che mi raggiungerà direttamente alle selezioni.
Con me ci sono i miei genitori, Dee e Damon. Tutta la famiglia è qui per sostenermi. I miei amici sono già davanti agli schermi per fare il tifo per me. Non ho idea di cosa mi riserverà il futuro e un po' mi spaventa. Non sapere dove vivrò nel mio prossimo futuro è strano ma allo stesso tempo eccitante.
Mio padre mi affianca e mi stringe una spalla. <<Nervoso?>>.
Scuoto la testa. Credo che lui sia più agitato di me. <<No, però sto tremando>>.
Accenna un sorriso. <<Sono molto orgoglioso di te>>.
Cerco di buttare giù il nodo che mi si è appena formato in gola. Non riesco a parlare perciò lo abbraccio. O rischio di mettermi a frignare proprio davanti all'ingresso della sala.
Mamma si affianca a papà. <<La tua ragazza dov'è?>>, domanda guardandosi attorno.
Da quando ha scoperto di June mi sta dando il tormento. Ho passato una intera serata a rispondere a tutte le sue domande. Robe da pazzi. Questa sera la rivedrà in persona da dopo il giorno del Ringraziamento. Non so cosa pensa mia madre della mia relazione. Fino ad ora non si è ancora sbilanciata.
<<Sta arrivando. Non vuole rubarmi la scena>>.
Io e June ne abbiamo parlato nei giorni scorsi. Ha deciso che arriverà quando sarò già entrato e spera di passare inosservata. Lei addirittura non voleva venire. Ho dovuto insistere moltissimo. Ha paura di rovinarmi il momento attirando l'attenzione su di sé.
Solo che io la voglio qui con me a tutti i costi. 'Fanculo le telecamere e i giornalisti. È la mia ragazza, la amo ed ho bisogno di lei al mio fianco.
Mia mamma non dice niente. Si limita ad annuire. Il suo silenzio sta iniziando a mettermi ansia.
Prima di entrare nella sala c'è un piccolo red carpet dove i fotografi immortalano il momento e una giornalista sportiva raccoglie alcune piccole interviste con i giocatori. Quando è il mio turno, tutti esplodono. Resto molto spiazzato dall'accoglienza calorosa.
So di aver fatto una grande stagione ma tutto questo mi spiazza.
<<Micah Hudson>>, mi accoglie la giornalista con un sorriso. <<Sei agitato?>>.
Guardo la mia famiglia. Senza di loro non sarei qui oggi. <<Un pò>>, ammetto.
<<Hai fatto una grande stagione>>, si complimenta con me ammiccando. <<Le tue statistiche sono davvero straordinarie>>.
<<Mi sono allenato duramente. I miei compagni di squadra hanno reso possibile tutto ciò>>.
<<Di recente tutti i siti di gossip parlano della tua relazione con la cantante June Allyson. Sarà qui anche lei?>>, domanda. Il sorriso che le si spegne sul volto.
Faccio l'occhiolino. Detesto tutto questo interesse verso la mia relazione. <<Vedremo>>, rispondo vago. Non voglio le stiano addosso.
Scappo dalla giornalista sportiva e torno dalla mia famiglia. Finalmente possiamo entrare nella sala dove si terrà il draft. Sono tutti già ai loro posti. Cerchiamo il nostro tavolo rotondo e ci accomodiamo.
<<Che strano tornare qui, un anno dopo>>, dice Damon guardandosi attorno. <<Mi sembra di rivivere tutto da capo>>.
<<Pensa se Micah finisce nella tua squadra>>, interviene Dee.
Damon mi tira una pacca sulla spalla. <<Sarebbe un vero onore, cazzo>>.
Le squadre che quest'anno cercano un quarterback non sono proprio molte. Le possibilità di essere scelto al primo giorno nella top 10 delle squadre mi sembra quasi impossibile. Credo molto nel mio talento ma qui parliamo della NFL, cazzo.
Le luci si abbassano e il presidente sale sul palco. Ed è in questo esatto momento che June fa la sua comparsa al mio fianco. Si siede accanto a me, bella da mozzare il fiato nel suo abito rosa cipria lungo fino ai piedi.
Mi sporgo verso di lei in cerca di un bacio. <<Sei una visione>>, sussurro al suo orecchio.
So che arrossisce anche se è buio e non posso confermarlo. <<Anche tu>>.
Per l'occasione indosso un completo elegante e farfallino. I capelli sono pettinati all'indietro con il gel. Lei non mi ha mai visto così. <<Grazie, amore>>.
<<Alla giornalista interessavi parecchio. Sperava che io non ci fossi>>, dice facendomi l'occhiolino.
Ridacchio. <<Le è andata male. Ho occhi solo per te>>.
Appoggia la testa contro la mia spalla. <<Lo so>>.
<<Buonasera e benvenuti alla parte più importante della stagione della NFL: il draft>>, annuncia il presidente zittendo la sala. <<Fra poco inizieremo il primo giro. Le squadre saranno chiamate una alla volta sul palco e faranno le loro dichiarazioni di interesse in base al ruolo del giocatore che stanno cercando>>.
June prende la mia mano ed intreccia le dita con le mie. <<Comunque vada questa sera, sono così fiera di te Micah per avere il coraggio di realizzare il tuo sogno e di farne parte>>.
Le bacio la tempia. Il cuore che trabocca di emozioni. <<Ti amo, June Ava Allyson>>.
<<Dieci minuti per i Chicago Bears>>, annuncia il presidente.
Il mio sguardo saetta dal palco, ai selezionatori, a Damon e ritorno. La squadra del mio migliore amico sta cercando un quarterback e un linebacker. So che sarà impossibile, ma il mio cuore ci spera.
Damon sorride in direzione del palco. So che anche lui ci spera tanto quanto me.
Il selezionatore sale sul palco. <<Abbiamo scelto: Micah Hudson come quarterback>>.
Non capisco niente, di niente. So solo che scatto in piedi come un automa e dopo gli abbracci con le persone che amo, raggiungo il palco dove mi aspetta il mio futuro. Prendo la mia nuova divisa fra le mani, la mostro alle telecamere e mi stampo in viso un sorriso vero.
Quando torno al tavolo, la maglia stretta fra le mani, Damon mi viene incontro. <<Benvenuto a Chicago, fratello>>, dice abbracciandomi e tirandomi un paio di pacche sonore sulla schiena.
<<Cazzo, fratello, come è possibile?>>, domando ancora incredulo.
<<Potrei aver messo delle buone parole su di te con i selezionatori>>.
Ricambio le pacche. <<Grazie>>.
Si ritrae e mi lascia andare dalla mia ragazza che è ridotta in lacrime. Abbandono la maglia sulla sedia e la tiro contro di me. Al diavolo la diretta televisiva, affondo la mano fra i suoi capelli sciolti e la bacio.
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QUALCUNO COME ME
RomanceNon era nei miei piani innamorarmi di lui, del suo sorriso. Della sua risata. O dei suoi incredibili occhi neri. Non era nei miei piani pensare costantemente a lui. Sognarlo la notte. Non era nei miei piani soffrire per lui. Non era nei miei piani d...