Domani finalmente torna Micah. Non vedo l'ora di rivederlo. Questi tre giorni lontani sono stati un vero inferno. Mentre lui era alla combine a realizzare il suo sogno, io sono stata impegnata con il trasloco, la scrittura di nuove canzoni e continue video chiamate con Lisa.
Prima o poi dovrò andare in tour. Ne sono consapevole. Eppure sto temporeggiando per aspettare cosa avrà in sorte Micah con il draft che si terrà a giorni. Deciderò di conseguenza le date e i luoghi del tour.
Sono elettrizzata all'idea di passare qualche mese in viaggio. Sentire le folle di persone che cantano i tuoi pezzi è così gratificante che mi riempie il cuore di orgoglio. Allo stesso tempo questo significa passare molto tempo lontano da Micah.
Lui sarà troppo occupato con gli allenamenti per potermi seguire e stare con me. Le nostre vite saranno ben poco compatibili, ma sono sicura che troveremo il modo per far funzionare la nostra relazione.
La primavera è alle porte. Fra meno di due mesi Micah si laureerà e poi partire per giocare nella NFL. Ci restano ben otto settimane di convivenza e voglio vivermi ogni giorno al cento per cento.
Sono le tre di notte. Sto dormendo profondamente quando un rumore mi sveglia di soprassalto. Una voce maschile rompe il silenzio e la porta della stanza si apre. Per un momento credo sia Noah il coinquilino, ma appena sento un borsone sbattere per terra, il mio cuore reagisce come se già lo sapesse.
Scatto a sedere e accendo la luce della lampada che ho sopra il comodino. Appena i miei occhi mettono a fuoco la figura imponente che è appoggiata allo stipite della porto, corro fuori dal letto, urlando.
<<Micah!>>.
Gli salto in braccio e lui scoppia a ridere. <<Ehi>>, dice allegro.
Lo guardo, incredula. <<Ma non dovevi arrivare domani mattina?>>.
Scuote la testa. <<Ho anticipato il volo. Non riuscivo più ad aspettare>>.
Lo bacio in risposta. Dio, quanto mi è mancato.
Finiamo distesi sul materasso, io sopra di lui in un intreccio di braccia e gambe. Mi accarezza una guancia con estrema dolcezza. <<Sei bellissima>>, sussurra.
Sorrido, imbarazzata. <<Ti amo>>.
Mi bacia la punta del naso. <<Io di più>>.
Infilo le mani sotto la sua felpa e la tiro verso l'altro. Lui si inginocchia sul materasso e finisce il lavoro. Getta i suoi vestiti sul pavimento e si blocca a guardarmi dall'alto. <<Avrei voluto esserci, quando ti sei trasferita l'altro giorno, ma ho intenzione di rimediare>>.
Sorrido. <<Sono tutta tua>>.
Ride e si abbassa per mordermi giocosamente un fianco, facendomi il solletico. Mi contorco sotto di lui e la frizione dei nostri corpi è talmente bella da risultare insopportabile.
Mi spoglia con calma, godendosi con gli occhi ogni singola parte del mio corpo che scopre. Le sue mani seguono una scia e la sua bocca traccia una lunga linea di baci che parte dal collo fino ad arrivare al centro del mio stomaco.
Mi contorco sotto di lui, al limite di sopportazione. Lo voglio troppo, non riesco a resistere un minuto di più. <<Micah>>, lo supplico.
Sorride contro la mia pelle della coscia. <<Mmh-mmh>>.
Affondo le mani fra i suoi capelli e aspetto, trepidante che faccia qualcosa. Qualsiasi cosa per mettere fine alla mia sofferenza. Micah se la prende con calma prima di affondare la testa fra le mie cosce e farmi tremare.
Gli bastano pochi secondi prima di farmi urlare il suo nome in una lingua incomprensibile. Non mi sono ancora ripresa quando scivola lungo il mio corpo e trovare la mia bocca per un bacio illegale. Ha il mio odore sulle labbra e rende il bacio ancora più sporco ed eccitante.
Si infila rapidamente un preservativo, prima di tornare su di me e scivolare lentamente dentro. Mi si rovesciano gli occhi all'indietro e mi sfugge un verso dalle labbra. La mano di Micah scivola lungo la mia coscia e la solleva contro il suo fianco trovando una migliore angolazione per entrambi.
Spinge dentro di me lentamente. <<Così bello>>, sussurra contro il mio collo.
Sì, Micah, bellissimo.
Le sue labbra si fondono con le mie, la sua lingua si spinge dentro di me in contemporanea al suo corpo. Non ci metto molto a raggiungere l'orgasmo. La frizione dei nostri corpi è perfetta.
Micah si spinge ancora e ancora dentro di me, prima di bloccarsi ed esplodere. A corto di fiato, crolla sopra di me e struscia il suo viso contro il mio collo. Le mie mani scorrono lungo la sua spina dorsale in lente carezze.
Non so quando succede, ma ci addormentiamo così, felici ed appagati.
Il sole è alto quando mi sveglio. Il letto accanto a me è vuoto, Micah è sparito. Mi alzo con calma e mi infilo la sua felpa che mi arriva a metà coscia. So per certo che il nostro coinquilino non è in casa, altrimenti mi coprirei di più.
Quando scendo al piano inferiore, trovo Micah impegnato in cucina. Indossa solo i boxer neri e sta ballando. È una scena davvero esilarante, ma che mi fa scoppiare a ridere.
Si gira di scatto e appena mi vede, mi corre incontro e mi solleva dal pavimento. Inizia a girare intorno e mi aggrappo al suo collo. Non riesco a smettere di ridere. Quando si ferma, mi appoggio a lui e sospiro.
<<Mi fai stare così bene>>, sussurro contro il suo collo.
Mi stringe più forte. <<Anche tu, amore>>.
Mi sciolgo completamente. Non credo di essere mai stata così in pace con me stessa. Micah è la miglior cosa che mi sia successa.
<<TI stavo per portare la colazione a letto>>, dice staccandosi dall'abbraccio.
<<Mi stai viziando per caso?>>, domando sedendomi su uno sgabello.
Mi bacia la tempia prima di tornare ai fornelli. <<Sempre. E questo è solo l'inizio>>.
Mi serve una tazza di caffè e un piatto pieno di cibo buonissimo. <<Non ne abbiamo ancora parlato>>, inizio. C'è qualcosa che mi tormenta da un paio di giorni.
<<Di cosa?>>, domanda sedendosi accanto a me.
<<Quest'estate dovrò andare in tour. Tu invece sarai impegnato per la stagione con la NFL>>.
Allontana il piatto e mi trascina sulle sue gambe. <<Troveremo il modo di vederci, te lo prometto>>.
Appoggio la testa contro la sua spalla e lo guardo da sotto. <<Come fai?>>.
<<A fare cosa?>>.
Sorrido. <<Dici sempre la cosa giusta quando ne ho più bisogno>>.
Mi cattura il naso fra le dita. <<Perchè è ciò che penso. Io e te abbiamo un lungo futuro di fronte a noi. Io lo vedo già>>.
<<Ah sì?>>.
Annuisce, sicuro. <<Sì>>.
<<E cosa prevede, questo futuro?>>, domando stando al gioco. In relatà sono anche curiosa di sapere che cosa vede per noi.
Sorride. <<Io, a carriera finita, che resto a casa con i nostri tre figli, ad ingrassare dei guadagni della mia bellissima e famosissima moglie>>.
Mi piace, questo futuro. <<Ah, quindi vuoi che sia io a guadagnare per entrambi?>>.
<<Nah, io ho già vinto tre Super Bowl e ho comprato la casa dove viviamo>>.
Scoppio a ridere. <<E dove viviamo?>>.
Ci pensa. <<In un posto lontano dalla civiltà. Senza fotografi, senza vicini ficcanaso. Solo io, te e la nostra famiglia>>.
Lo bacio. <<Amo il tuo progetto>>. E amo lui.
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QUALCUNO COME ME
RomanceNon era nei miei piani innamorarmi di lui, del suo sorriso. Della sua risata. O dei suoi incredibili occhi neri. Non era nei miei piani pensare costantemente a lui. Sognarlo la notte. Non era nei miei piani soffrire per lui. Non era nei miei piani d...