Sono esausto. Sia mentalmente che fisicamente.
Oltre ai test fisici a cui veniamo sottoposti due volte al giorno, abbiamo diversi colloqui fissati con tutte le squadre della NFL, dove ci vengono fatte delle domande.
Indovinate la più gettonata?
Sentirmi dire che la mia relazione con June potrebbe distrarmi dalla mia carriera è una pugnalata al cuore. Se ho fatto bene questa ultima stagione è proprio perché c'era June nella mia vita. Le statistiche parlano per me.
Eppure la mia vita privata in questo momento è più importante dei numeri.
Domani finalmente sarà l'ultimo giorno. È stata una vera tortura. I compagni con cui ho condiviso il campo e la palestra sono tutti stai gentili e discreti. Non posso dire lo stesso dei vari direttori sportivi. Dei veri avvoltoi.
Non vedo l'ora che tutto questo sia finito. E soprattutto non vedo l'ora di tornare da June.
June che è tornata alla Cornell proprio questa mattina per impacchettare le sue poche cose e portarle a casa mia. Chi l'avrebbe mai detto che quei scatoloni che tanto ho odiato qualche mese fa, ci sarebbero tornati utili per velocizzare il suo trasloco? Io mai.
Perché mai avrei pensato di chiedere ad una ragazza di portare tutte le sue cose da me. Mai e poi mai. Invece è successo. E nel giro di poche settimane. L'amore fa fare cose inimmaginabili.
Sto attraversando la hall dell'albergo diretto nella mia stanza, quando ricevo una pacca sulla spalla all'improvviso. <<Ehi, ti ho chiamato già due volte. Non mi hai sentito?>>.
Thomas compare accanto a me. <<Scusa, ero perso nei miei pensieri>>.
<<Ti va di unirti a noi per cena? Usciamo un paio d'ore e poi torniamo subito. Alcuni di noi hanno il turno in campo alle sei domani mattina>>.
Annuisco. <<Va bene>>, acconsento. In questi due giorni Thomas mi ha impedito di impazzire. Siamo diventati subito amici. È probabile che la prossima stagione giocheremo come avversari o come compagni, se fortunati.
Mentre raggiungiamo gli altri fuori dall'albergo, qualche paparazzo che mi ha seguito fino a qui, inizia a scattare foto. Gli ignoro come sempre e così fanno anche gli altri. Il ristorante si trova a qualche isolato e una volta al sicuro all'interno, torno a respirare.
<<Mi dispiace per i giornalisti>>, dico ai ragazzi mentre prendiamo posto al tavolo.
<<Non c'è problema. A noi dispiace per te che ti tormentano per quella storia. Che poi, è vera?>>.
Accenno un sorriso. Pensare a June mi fa tornare il buon umore. <<Sì, è vera>>.
<<Quindi sei davvero fidanzato con June Allyson. Cazzo, amico, hai vinto il Super Bowl senza averlo mai giocato>>.
Scoppio a ridere. Non ci avevo mai pensato da questa prospettiva. <<Puoi dirlo forte>>.
<<Com'è la vostra vita adesso? Lei non vive a Los Angeles? Come cazzo hai conosciuto una ragazza così famosa?>>
La loro curiosità non mi da fastidio. <<Andremo a vivere assieme quando sarò tornato al College. Ed è lì che l'ho conosciuta>>.
Ormai non è più un segreto. Tutti sanno che June frequenta la Cornell.
<<Basta torturarlo>>, interviene Hunter. <<Piuttosto dicci, com'è stato giocare con Damon? È diventato una leggenda>>.
Le ore passano senza che me ne renda conto. Quando torno nella mia stanza mi sento un pochino più leggero. Aver creato gruppo con quei quattro ragazzi mi ha salvato questa piccola gita che deciderà il mio futuro.
Mi butto sul letto e videochiamo June. Risponde al sesto squillo. Il suo bellissimo viso compare nell'inquadratura e già sento la nostalgia di lei, stringermi il cuore. <<Ehi>>, dico fingendomi allegro.
Lei sorride. <<Ehi, quarterback>>.
Faccio una smorfia. <<Non mi ricordare tutti i dolori che ho>>.
Ride. <<Domani quando torni ti farò un bel massaggio>>.
<<Ci conto>>, rispondo sbadigliando. Sono davvero stanco e a terra.
<<Come è andata, oggi?>>, domanda. Si distende sul mio letto e devo sforzarmi per non correre da lei immediatamente. Vorrei tanto essere lì, con lei.
<<Come ieri, se non peggio>>.
<<Ti tormentano ancora a causa mia?>>.
Sollevo le spalle. <<Non mi importa>>.
<<Che c'è che non va?>>.
Mi giro su un fianco. <<Mi manchi>>.
Arrossisce appena. <<Anche tu. Questa stanza senza di te è vuota>>.
Gemo, pieno di frustrazione. <<Saranno le ventiquattro ore più lunghe della mia vita>>.
<<Abbiamo una vita intera davanti a noi. Recupereremo domani, promesso>>.
Sento le palpebre pesanti. <<Cantami qualcosa>>. June mi accontenta subito. Amo sentirla cantare solo per me. La sua voce mi rimescola qualcosa dentro che non so spiegare.
Mi addormento con la sua voce che riecheggia nella stanza e finalmente i brutti pensieri si spengono. Sono qui per costruirmi una carriera. Non saranno le supposizioni di queste persone sulla mia vita privata a rovinarmi tutto.
Sogno di trovarmi qui a questa combine da quando avevo sei anni. Combatterò per me e il mio sogno. Anche se metteranno in discussione la mia relazione con June. Nessuno può mettersi in mezzo. La amo troppo per rinunciare a noi.

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QUALCUNO COME ME
RomanceNon era nei miei piani innamorarmi di lui, del suo sorriso. Della sua risata. O dei suoi incredibili occhi neri. Non era nei miei piani pensare costantemente a lui. Sognarlo la notte. Non era nei miei piani soffrire per lui. Non era nei miei piani d...