(Giulia's POV)
"Giuls, siamo arrivati", mi dice Bobby, scuotendomi leggermente.
Apro gli occhi, disorientata. Non mi ero nemmeno resa conto di essermi addormentata durante il tragitto dall'aeroporto di Dublino a Mullingar.
"Oddio, scusami!", dico, aprendo la portiera e scendendo dall'auto.
"Scusarti di cosa? Hai fatto bene a dormire", mi risponde Horan senior, aprendo il baule e recuperando il mio piccolo trolley che avevo preparato con giusto due cose per questi giorni.
Non ci provo nemmeno a dirgli che mi arrangio, non me lo permetterebbe. Tale padre, tale figlio. Sorrido, scuotendo la testa, per poi avviarmi verso il viale che porta alla porta di ingresso della piccola palazzina in cui mi aspettano Niall e Katherine. Non è molto grande, ci sono solo quattro appartamenti, di cui quello che aveva preso Maura nel 2012 per Niall e Natalie è al quarto piano. Se ci penso ai casini che aveva combinato la mia amica anche per questa piccola perla, mi sale un nervoso assurdo.
Niall e Natalie si erano messi insieme un paio di mesi dopo rispetto a me e Harry, dato che lei faceva la preziosa – per quale motivo, lo sa solo lei – e ci è voluto un sacco di lavoro per farle ammettere che provava qualcosa per l'irlandese e che lui ricambiava. Durante l'estate, Niall l'aveva portata a Mullingar, per farle vedere la sua città e per farle conosce i suoi genitori. Poco più tardi, quando avevano scoperto di aspettare la piccola Katherine, Maura aveva deciso di regalargli questo appartamento, così che potessero venire ogni volta che volevano ed essere indipendenti. E già in quell'occasione, Natalie aveva fatto una scenata assurda, dato che lei non voleva stare in un buco del cavolo sperduto in Irlanda manco sotto tortura. Niall aveva litigato pesantemente con Maura, ma poi era riuscito a risolvere la situazione – o almeno così credeva. Quando poi la piccolina è nata ad Aprile 2013, Niall aveva provato a dire a Natalie di stare per un po' a Mullingar, così che Maura e Bobby potessero aiutarla con la bambina, essendo che lui era in tour con i ragazzi e voleva assicurarsi che le sue principesse fossero coccolate e non da sole, con qualcuno sempre pronto ad aiutarle in caso di qualsiasi necessità. Non l'avesse mai fatto, scenata numero due, ancora più grande della prima. Per cui, questo appartamento è rimasto praticamente disabitato. Fino a Marzo 2014, quando l'appartamento è tornato ad essere utile – e Maura non poteva che esserne più felice. Io e Niall abbiamo fatto nostro questo piccolo angolo di paradiso, dove scappavamo ogni volta che avevamo bisogno di staccare la spina, sia con i bambini, sia noi due da soli. Qualche volta, sono venuta qua anche da sola, quando avevo qualche lavoro particolarmente difficile o semplicemente, avevo bisogno di isolarmi. Che poi, sola sola non lo sono stata mai. Maura si è sempre presa cura di me e Richard, così come anche Bobby. Non riesco proprio a capire come ragiona Natalie, non solo aveva trovato il ragazzo migliore che potesse avere la fortuna di trovare, ma aveva anche trovato dei suoceri eccezionali. Non che dei miei mi possa lamentare, anzi. Posso affermare di essere super fortunata, avendo trovato una famiglia inglese e una irlandese, che mi hanno accolto a braccia aperte, come se fossi sempre stata parte di loro.
La prima volta che avevo visto quell'attico ero rimasta incantata. Un soggiorno openspace con i mattoni a vista, separato dalla piccola cucina da un muretto, fatto degli stessi mattoncini che decoravano tutta la casa, due bagni e due camere da letto, che erano diventate rispettivamente una di Niall e Katherine e l'altra mia e di Richard. Tra queste mura, ci sono tra i miei ricordi migliori.
Mi risveglio dai miei pensieri appena sento il bip dell'ascensore, segno che siamo arrivati al nostro piano. Inserisco la chiave nella toppa dell'appartamento, ed entro, seguita da Bobby.

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You were the love of my life
FanfictionIn quel momento, mi rendo conto di quanto mi manca. Da quando eravamo andati in pausa, tutto era cambiato. O meglio, le prime crepe si erano create dopo quella notte di otto anni fa, in cui ho fatto la cazzata più grande della mia vita. Grazie a que...