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(Giulia's POV)

È arrivato il compleanno della piccola Katherine e io e Niall, dopo aver pranzato, abbiamo iniziato ad attaccare le decorazioni in soggiorno, mentre Harry è uscito per andare a fare la spesa, prendendo le ultime cose che ci servivano per decorare casa per stasera e per avere viveri abbastanza per i prossimi giorni, soprattutto in vista dell'invasione di signorine che avremo domani sera. Laura dopo il lavoro è tornata al suo appartamento, per preparare le cose che le servono per questi giorni e in attesa di passare a prendere Katherine e Richard a fine scuola, essendo che il suo appartamento è più vicino non le conveniva passare da qua prima.

Niall è super emozionato, la sua piccola principessina sta diventando grande e lui sta iniziando ad entrare in crisi, ma, per oggi, ha archiviato le sue paure e ansie da papà per fare spazio solo all'amore immenso che prova per la sua piccola Kat.

"Faccio io Giuls, tu non puoi fare certe cose"

"Mio Dio, Niall! Non è che essendo incinta non posso apparecchiare la tavola!", sbotto, dopo che per ogni singola cosa l'irlandese mi riprendeva perché non devi fare sforzi e blablabla.

"Beh, devi stare comunque attenta", borbotta, rubandomi i bicchierini rosa dalle mani e sistemandoli sul tavolo.

Alzo gli occhi al cielo, scuotendo la testa. Tra l'altro, oggi ho anche la prima visita con la ginecologa, pensavo andasse più in là, invece sorprendentemente aveva un posto libero per oggi, per cui abbiamo preso la palla al balzo e abbiamo fissato l'appuntamento. Con Harry avevamo deciso che avremmo aspettato ancora un attimo a dirlo a Richard, per essere sicuri che fosse tutto a posto, e soprattutto, non volevamo spostare l'attenzione su qualcos'altro. Questi sono i giorni di Katherine, per cui avremmo rimandato la notizia anche a Louis e Liam, con i quali eravamo sicuri ci saremmo divertiti da morire.

Continuiamo con l'apparecchiamento della tavola fino a quando sentiamo il campanello suonare, bloccandoci entrambi sul posto e guardandoci, confusi.

"Aspetti qualcuno?", ci chiediamo a vicenda.

Laura non può essere, è troppo presto, i bambini escono da scuola alle quattro e mezza e ora non sono nemmeno le due. Harry nemmeno, ha le chiavi, non ha bisogno di suonare per farsi aprire. Liam e Louis dubito che siano già arrivati, so che hanno in mente qualcosa per la loro nipotina e arriveranno solo dopo che lei è rientrata. Maura e Bobby atterreranno tra un'ora, per cui, anche loro, è abbastanza impossibile che siano fuori da casa in questo momento.

Il campanello suona di nuovo e io e Niall continuiamo a guardarci, entrambi senza sapere chi potrebbe essere. Appoggio la confezione di tovaglioli sul tavolo e vado verso il citofono, guardando sullo schermo per capire chi fosse. Rimango completamente paralizzata appena vedo la figura fuori dal cancello di casa.

"Giuls?", mi richiama Niall, avvicinandosi a me.

Mi giro subito verso di lui, facendogli segno di non avvicinarsi con la testa, ma lui in due falcate è al mio fianco. Stringe i pugni e serra la mascella appena vede Natalie sul piccolo schermo del citofono. Dato che nessuno dei due ha fatto scattare il cancelletto, la riccia suona nuovamente, come se fosse sicura al cento per cento di trovarci a casa. Mi allontano dal citofono, richiamando Rosie e facendola entrare in cucina, chiudendo la porta dietro di me, sentendo un abbaio di disapprovazione da parte sua.

"Che cazzo fa qua, ha un ordine restrittivo e una denuncia a suo carico, pensa davvero che la faremo entrare?", sputa Niall, con i nervi a fior di pelle.

"Non la faremo entrare, ma questa non se ne va fino a quando non parlerà con uno di noi", dico, avvicinandomi al citofono.

"Giuls, io non ho niente da dirle"

You were the love of my life Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora