(Harry's POV)
"Mi spieghi cosa diamine stiamo facendo?", chiedo, confuso a Mitch.
È da dieci minuti che io, Richard e Mitch siamo in un punto in mezzo ai bus qui all'arena di Cracovia, dopo che quest'ultimo ci ha chiesto di andare con lui per fare una cosa. Ma, onestamente, non ho idea di cosa potremmo fare qua in piedi come tre statuine, se non attirare l'attenzione di qualche fan che sta girando intorno all'arena sperando di vedermi girare prima dell'inizio del concerto di stasera.
"Quanto sei impaziente, mamma mia!", sbuffa Mitch, guardandosi intorno.
"Non è questione di essere impaziente, non sto capendo che cosa dovremmo far-"
"MAMMAAAAA!!!!!"
Vengo interrotto dalle urla di Richard, che inizia a correre verso un punto dietro di noi. Sgrano gli occhi, guardando verso il mio amico, che sta sorridendo compiaciuto. Mi giro subito verso la direzione in cui era corso mio figlio, trovandolo abbracciato a Giulia, che deve essere entrata dal cancello giusto in tempo per abbassarsi e stringere il piccolino tra le sue braccia. Sono talmente incredulo di quello che sto vedendo che sono praticamente paralizzato sul posto e credo di aver smesso di respirare.
"Stai bene?", chiede Mitch, divertito.
"Io non... Non sapevo che sarebbe venuta", dico in un sussurro, sollevando gli occhiali da sole e mettendoli tra i miei ricci.
Sento il cuore battermi all'impazzata quando vedo Giulia alzarsi e iniziare a camminare verso di noi, con Richard per mano, che continua a saltellare da quanto è felice per l'arrivo della mamma.
"Papi! Hai visto?", dice Richard, correndomi incontro e scuotendomi leggermente. "La mamma è qui!"
"Richard, il papà è completamente ammaliato dalla presenza della mamma, dagli un secondo per riprendersi", dice Mitch, sempre più divertito dalla scena davanti ai suoi occhi.
Giulia mi guarda sorridendo, lasciando la borsa per terra accanto al suo trolley, per poi avvicinarsi di più a me, alzandosi in punta di piedi e allacciando le sue braccia dietro il mio collo. Istintivamente, porto le mie dietro alla sua schiena, stringendola, ancora incredulo di averla qui.
"Tutto bene?", mi chiede, senza perdere il sorriso.
"Sei davvero qui con me o sto iniziando ad avere delle allucinazioni?"
"Sono qui, davvero", dice, sfiorando il mio naso con il suo. "Te lo avevo detto che sarei venuta, Styles"
"Perché non me l'hai detto?"
"Sorpresa?", risponde lei, con gli occhi che brillano.
Annullo ogni distanza baciandola dolcemente, stringendola ancora di più a me, se possibile. Mi allontano mugugnando in disapprovazione quando sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla sinistra.
"Scusa Harry, ma poi l'avrai tutta per te, lascia che la saluti anche io", dice Mitch, allargando le braccia.
Giulia si allontana da me e si fionda tra le braccia del mio amico, lasciandomi alquanto perplesso.
"Finalmente ti posso abbracciare!", dice Mitch, stringendo la mora a sé, facendola ridere.
"Ce l'abbiamo fatta, hai visto?", risponde Giulia, rimanendo nell'abbraccio. "Meglio tardi che mai, no?"
"Scusate, che sta succedendo qui?"
I due sciolgono l'abbraccio e mi guardano, Mitch super divertito e Giulia mordendosi il labbro, per trattenere il sorriso che le stava spuntando sulle labbra.
STAI LEGGENDO
You were the love of my life
Hayran KurguIn quel momento, mi rendo conto di quanto mi manca. Da quando eravamo andati in pausa, tutto era cambiato. O meglio, le prime crepe si erano create dopo quella notte di otto anni fa, in cui ho fatto la cazzata più grande della mia vita. Grazie a que...