(Giulia's POV)
"GIULIA!!!"
Mi giro al suono della voce di Angela. Sono ormai quasi fuori dall'edificio in cui si trova lo studio di Wesley e Chris, se resto ancora un secondo qua, potrei cambiare idea e, onestamente, non me lo posso permettere.
"Angela, ti prego, non mi dire niente", dico, implorandola con lo sguardo.
"Permettimi di venire con te", dice, con il fiatone per lo scatto che aveva fatto per raggiungermi.
"Devo farlo da sola", dico, scuotendo la testa. "Ma tu, Chris e Wesley rimanete pronti, senza gli altri intorno"
Lei mi guarda, capendo immediatamente quello che volevo dirle. Annuisce, poi mi tira in un abbraccio, stringendomi forte e io mi lascio cullare per qualche secondo da lei, cercando di non mettermi a piangere di nuovo, dato che avevo appena smesso. Appena ci sciogliamo dall'abbraccio, mi mette le mani sulle spalle e mi sorride.
"Come sta Niall?"
Ho bisogno di sapere che sia tutto sotto controllo prima di andare nella tana del lupo. So che avrebbe più senso rimanere qua e stare accanto al mio amico, ma è anche – e soprattutto - per lui che devo andare.
"È scosso, ma stiamo già pianificando la prossima mossa per andare a recuperare Katherine e riportarla a casa entro sera"
Annuisco, poi le sorrido e le do le spalle, uscendo definitivamente dall'edificio. Appena uscita, mi imbatto subito in Nyla, la partner di Angela, che è fuori in attesa insieme a due volanti della polizia.
"Giulia, dove stai andando così di fretta?", chiede, mettendo via il telefono.
Scommetto tutto il mio stipendio ballerino che Angela le ha scritto un messaggio dicendole quello che avevo in mente.
"So che lo sai... Ti prego, lasciami andare", dico, implorandola con lo sguardo.
Lei annuisce, sorridendomi.
"Permetti che ti accompagni una delle due volanti, ti lasceranno a un isolato di distanza e si apposteranno in un punto strategico, in modo da non essere visti ma abbastanza vicini da poter intervenire in qualsiasi momento"
Annuisco, sapendo di non avere altra scelta e, da una parte, apprezzo il gesto. Mi sento un po' più tranquilla e sicura a sapere che ci sarà qualcuno pronto a salvare la situazione se non dovessi essere abbastanza forte per farlo da sola.
"Grazie", sussurro, sorridendole.
Ricambia il sorriso, per poi fare un cenno a uno dei due poliziotti di una volante, che mi apre la portiera dietro e mi fa salire in macchina, per poi salire a sua volta nel lato del passeggero, permettendo al suo collega di mettere in moto e partire.
***
Sono fuori dal condominio di Natalie da diversi minuti, continuo a camminare avanti e indietro, aspettando che qualcuno esca così da potermi intrufolare dentro, senza dover suonare il campanello. Devo fare di tutto per non farmi sentire né vedere da Katherine, sarebbe tutto più difficile e complicato. Una parte di me vorrebbe davvero fare dietrofront e tornare dal mio bambino, per fortuna la parte di me incazzata è più forte in questo momento e quindi non mi muovo di un millimetro. Appena sento il rumore della porta scattare, aspetto che la persona esca e mi precipito all'interno. Prima di salire le scale, prendo il telefono e faccio partire la chiamata a Wesley, che risponde subitissimo. Rimetto il telefono nella tasca interna della mia borsa e prendo un respiro profondo, iniziando a salire i gradini di marmo bianchi. Arrivata al piano, mi dirigo all'appartamento di Joseph, suonando come una maniaca il campanello della porta. Quando apre, alzo una mano per fargli segno di fare silenzio, fulminandolo con lo sguardo appena noto che ci prova comunque. Lo vedo sgranare gli occhi, visibilmente terrorizzato dal mio sguardo da mamma orsa super incazzata e si sposta, permettendomi di entrare. Lo osservo mentre chiude la porta, percorso da qualche brivido.

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You were the love of my life
FanfictionIn quel momento, mi rendo conto di quanto mi manca. Da quando eravamo andati in pausa, tutto era cambiato. O meglio, le prime crepe si erano create dopo quella notte di otto anni fa, in cui ho fatto la cazzata più grande della mia vita. Grazie a que...