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Hold on, I don't wanna know what it's like when you're gone

I don't wanna move on, I don't wanna know what it's like 

when you're gone for good

you're slipping through my fingertips a little bit by a little bit

I didn't know that loving you was the happiest I've ever been

so I'm just tryna hold on

(Niall's POV)

"Allora... Com'è la situazione con Harry?", chiedo a Giulia, mentre finiamo di caricare la lavastoviglie e sistemare la cucina.

Richard questa mattina si è svegliato dopo le dieci e, dopo aver fatto colazione, si è cambiato ed è uscito insieme ad Harry, pronti a passare il sabato insieme. Rimasti soli, io e Giulia ci siamo messi a pulire un po' il piano inferiore della casa, per poi preparare qualcosa di veloce per pranzo. Essendo una bella giornata e con una temperatura mite, abbiamo deciso di pranzare in giardino.

"Mmh... Complicata?", mi risponde lei, dopo averci pensato un po'. "Non sono riuscita ad aprirmi con lui, non credo di essere pronta a farlo. So che è qualcosa di cui dovremo necessariamente parlare, solo che... Non lo so Niall, vorrei essere sicura che vada tutto bene prima e che non se ne vada di nuovo..."

La osservo mentre continua a fregare il lavandino, ormai pulito alla perfezione, mentre cerca di non pensare al peggio. Vorrei poterla rassicurare dicendole che andrà tutto bene e che non soffrirà più, ma non posso farlo, perché, purtroppo, non ne ho la certezza. Però, di una cosa sono sicuro. Se Harry prova solamente a farla stare male, questa volta non gliela farò passare liscia.

"Capisco cosa intenti, Giuls... Per me è sicuramente diverso, eppure anche io quando ieri ci siamo ritrovati faccia a faccia, non sono riuscito a sfogarmi con lui, né a incazzarmi quanto avrei voluto. Abbiamo solo bisogno di tempo, tu hai bisogno di tempo"

"Vorrei solo fare la cosa giusta per Richard, non vorrei che ne soffrisse se per caso io e Harry non riuscissimo a far funzionare le cose..."

La voce le muore in gola e scuote la testa, cercando di allontanare il più possibile il pensiero.

"Non me lo perdonerei mai, non posso spezzarlo così..."

"Giuls... Guardami", dico, appoggiando una mano sulla sua e l'altra sotto il suo mento, facendole alzare lo sguardo in modo che i nostri occhi si incontrino. "Ce la farai, troverai un modo per far andare tutto nel verso giusto, perché ce la fai sempre. E se Harry fa qualche casino, giuro che questa volta davvero la rissa parte"

"Adoro il fatto che tu sia davvero così convinto che potresti avere la meglio su di lui, quando sappiamo benissimo che ti stenderebbe in tre secondi", dice, ridacchiando.

"HEY! Ma tu da che parte stai scusa?!?", chiedo, fingendomi offeso.

"Dalla tua, razza di idiota"

Alza gli occhi al cielo, poi torna a guardarmi, scrutandomi attentamente. Sa bene che c'è qualcosa che mi turba, ma non vuole obbligarmi a parlarne. Le sorrido dolcemente, per poi andare a sedermi su una delle sedie intorno al tavolo, sospirando.

"Natalie se ne è andata in Italia"

Giulia sgrana gli occhi, visibilmente scioccata dalla mia rivelazione.

"Speravo che avesse perso questo vizio...", dice, venendosi a sedere nella sedia accanto a me.

"Beh, non dovrebbe sorprenderci più di tanto la cosa, no? Lo ha sempre fatto, ma questa volta ha superato ogni limite, lasciando nostra figlia...", mi interrompo, stringendo i pugni talmente forte che mi diventano le nocche bianche.

You were the love of my life Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora