Forse la felicità
Non è poi tanto diversa da così(Niall's POV)
Mi giro e mi rigiro nel letto, incapace di prendere sonno. Ultimamente sta succedendo troppo spesso, odio il fatto che Natalie mi sia entrata così tanto sotto pelle, di nuovo. Non dovrei darle tutto questo potere, ma essendoci di mezzo nostra figlia, finché non sono sicuro al 100% che lei starà con me e al sicuro, non riesco a fare a meno che pensare e ripesare e disperarmi. Mi alzo sbuffando, guardando lo schermo del telefono per vedere le ore. È l'una di notte, e io sembro uno zombie che gira per casa senza meta.
Salgo lentamente verso il piano superiore, facendomi luce con la torcia, e mi affaccio nella stanza di Richard, sentendo il mio cuore andare in pappina vendendo lui e la mia principessina dormire beatamente, illuminati dalla fioca luce arancione della lucina a forma di leone senza la quale Richard non riesce a dormie. Socchiudo di nuovo la porta, per poi andare verso la stanza di Harry e Giulia, entrando e socchiudendo nuovamente la porta dietro di me. Appena mi giro verso il letto, il mio cuore si scioglie per la seconda volta nel giro di pochi secondi. I miei amici stanno dormendo girati su un fianco, le gambe intrecciate, la schiena di Harry appoggiata al petto di Giulia, che dorme con la testa appoggiata alla sua schiena, stringendogli il bacino con il braccio sinistro, le loro mani sinistre intrecciate davanti alla pancia di Harry, i lunghi capelli di Giulia un groviglio incasinato tra il cuscino e il materasso. Mi avvicino lentamente, spegnendo la torcia e appoggiando il telefono sul comodino alla destra del letto, per poi sedermi molto lentamente e delicatamente sul materasso, che si abbassa sotto il mio peso.
"Giuls", sussurro, toccandole con molta cautela una spalla, per non farla spaventare.
"Nì?", chiede lei, la voce impastata dal sonno, insicura se davvero avesse sentito la mia voce o se stesse sognando. "Stai bene?", chiede, preoccupazione nella sua voce addormentata.
"Non riesco a dormire, posso stare qua con voi?"
Quante volte ho dormito insieme a loro quando ancora erano in questa casa, ogni occasione era buona per sgattaiolare tra di loro, un po' per dare noia al riccio, che non mi diceva mai di no ma borbottava sempre, un po' perché quando ero agitato o ferito da Natalie, loro erano gli unici che riuscivano a tranquillizzarmi. Anche quando io e Natalie avevamo rotto – o meglio, quando io avevo rotto con lei – prima che succedesse tutto il casino, Giulia e Harry mi avevano accolto a casa loro, nonostante avessero Richard di pochi mesi che gli dava un bel da fare, prendendosi cura di me e permettendomi di dormire insieme a loro, rigorosamente con Giulia tra di noi. Per non parlare di tutte le volte che io e Giulia abbiamo dormito insieme in questi anni, riuscendo a trovare un po' di pace nelle notti insonni solo sapendo di avere l'altro accanto.
"Certo, Nì", biascica lei, allontanandosi da Harry e mettendosi a pancia in su.
"Mmmh... Horan... Ancora 'sto vizio hai?", bofonchia il riccio, che era visibilmente sveglio ma aveva cercato di ignorarmi fino all'ultimo.
"Sta zitto, tu", commenta Giulia, facendo segno a me di avvicinarmi.
Non me lo faccio ripeter due volte, mi sdraio accanto a lei, appoggiando la testa sulla sua spalla sinistra, seguito da Harry, che si mette esattamente nella stessa posizione, appoggiandosi sulla sua spalla destra. Giulia sorride, scuotendo la testa, per poi girarsi con il viso verso di me, lasciandomi un bacio sulla guancia e prendendo la mia mano sinistra con la sua, intrecciando le dita e portandole sulla sua pancia. Si gira poi verso Harry, lasciandogli un bacio veloce e dolce sulle labbra, facendolo sorridere, prendendo poi la sua mano destra, intrecciando le loro dita, e portando a sua volta le loro mani sulla sua pancia. Il riccio non ci pensa due volte a prendere tra le sue gambe la gamba destra di Giulia, facendola sorridere.
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You were the love of my life
FanficIn quel momento, mi rendo conto di quanto mi manca. Da quando eravamo andati in pausa, tutto era cambiato. O meglio, le prime crepe si erano create dopo quella notte di otto anni fa, in cui ho fatto la cazzata più grande della mia vita. Grazie a que...