(Giulia's POV)
Osservo Niall e Chris lasciare la stanza e sento Wesley al mio fianco prendere un respiro profondo. Questo incontro sarà più difficile e complicato di quanto tutti noi avevamo immaginato. Spero solo che Natalie non si permetta di spezzare Niall, altrimenti nessuno mi potrà trattenere da diventare la versione peggiore di me.
Io e Natalie ci eravamo trasferite a Londra ad Agosto 2011. Due diciasettenni piene di sogni, energie e folli al punto da convincere i propri genitori di fare il quarto anno all'estero, con l'idea di non tornare più. Tanto una volta finito l'anno, avremmo tranquillamente potuto iscriverci all'università senza la necessità di avere il diploma italiano, per cui abbiamo preso la palla al balzo e ce ne siamo andate, lasciando indietro anni difficili e da incubo. Tecnicamente avremmo dovuto stare con una famiglia, essendo ancora minorenni, ma per qualche strano motivo, eravamo riuscite ad ottenere dai nostri genitori il consenso di stare da sole. Ed è così che ci avevano preso la villetta, con però la clausola che avremmo dovuto avere voti eccellenti e aiutato con le spese trovando entrambe un lavoro. I primi mesi a Londra erano stati molto duri, andavamo in due scuole diverse, dato che anche in Italia frequentavamo indirizzi diversi, ed eravamo entrambe molto emarginate dai compagni, dato che nessuno aveva voglia di passare del tempo con due ragazzine che avevano sogni e progetti più grandi di loro e che nemmeno sapevano esprimersi bene in inglese. Al lavoro andava leggermente meglio, anche se comunque alla fine della giornata, io avevo lei e lei aveva me, stava sembrando davvero un'impresa ardua riuscire a conoscere persone che fossero davvero interessate a noi. Fino a dicembre, quando i ragazzi erano entrati nelle nostre vite, complicandole ancora di più ma regalandoci amicizia e amore, come non avremmo mai pensato di trovare. La parte più divertente del primo incontro con quei cinque – folli più di noi, e forse il motivo per cui eravamo riusciti ad andare subito d'accordo – è stata che io e Natalie non sapevamo chi fossero i One Direction. Però forse, è stato meglio così, abbiamo avuto modo di conoscerci senza pregiudizi o secondi fini, come avrebbero potuto pensare i quattro inglesi e l'irlandese. Con Natalie avevamo piano piano iniziato ad allontanarci, ho sempre pensato che non è il tempo che si passa insieme a una persona a decretare la qualità dell'amicizia, ma l'esserci. Evidentemente, però, ero la sola a pensarla così.
"Bene, signora Bianchi, direi di andare subito al punto", inizia a dire l'avvocato Knight, risvegliandomi dai miei pensieri.
Annuisco in risposta, guardando verso Wesley che mi sorride, confortandomi.
L'avvocato Ryan apre una cartellina e inizia a tirare fuori diverse foto che ritraggono me e Niall in diversi scatti fatti a partire dal 2014 ad oggi, gli ultimi di qualche giorno fa, a Mullingar – di cui non sapevo assolutamente nulla. Guardo le foto una ad una, cercando di capire il nesso tra queste foto di me e Niall e l'incontro di oggi.
"Conferma che questi nelle foto siete lei e il signor Horan?"
"Sì, certo", rispondo all'avvocato Ryan, alzando lo sguardo e mostrando la mia confusione.
"Per cui possiamo affermare, guardando queste immagini, che siete molto intimi, giusto?"
Sorrido amaramente, scuotendo la testa. Sposto il mio sguardo su Natalie, che mi sta sfidando con lo sguardo, le braccia incrociate e un sorriso vittorioso in faccia.
"A che gioco stai giocando, Nat?", chiedo alla riccia, non rispondendo alla domanda dell'avvocato Knight.
"Nessuno sta giocando qua, né tanto meno mi sto divertendo. Ma adesso è ora di finirla e scoprire davvero le carte, perché è andata avanti anche fin troppo questa storia e ones-"
"Che storia Natalie?!", sbotto, interrompendola.
"Smettila di fare la santarellina, non ti crede nessuno qua dentro", risponde lei, la voce avvelenata. "Tu e Niall avete fatto tutta questa guerra contro me e Harry, facendoci passare per i cattivi, quando in realtà, voi vi divertite da sempre alle nostre spalle. E ora volete pure portarmi via mia figlia. Non vi fate schifo?"
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You were the love of my life
FanfictionIn quel momento, mi rendo conto di quanto mi manca. Da quando eravamo andati in pausa, tutto era cambiato. O meglio, le prime crepe si erano create dopo quella notte di otto anni fa, in cui ho fatto la cazzata più grande della mia vita. Grazie a que...