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(Niall's POV)

Appena vedo Wesley correre verso il suo ufficio con Giulia in braccio, mi dirigo a grandi passi verso la sala, dove ci sono gli avvocati Knight e Ryan e Natalie.

"Niall", mi richiama Chris, poco prima che potessi entrare dalla porta.

Mi giro verso di lui, stringendo i pugni e facendo un respiro profondo.

"Non dirmi di calmarmi perché io giuro che, pur non sapendo cosa è successo, entro in quella stanza e la faccio nera"

"Non avevo intenzione di dirtelo", mi dice lui, facendomi un sorriso per confortarmi. "Solo stai attendo a non fare o dire cose che potrebbero essere usate contro di te okay? Pensa a Katherine, dobbiamo fare la cosa giusta per lei"

Annuisco, poi prendo un altro respiro profondo ed entro nella sala, seguito dal mio avvocato. Ci sediamo di fronte agli avvocati e a Natalie, che ha un'espressione super soddisfatta sul viso, sorridendomi con aria innocente.

"Cosa hai fatto a Giulia", sputo, senza lasciare il tempo a nessuno dei presenti di parlare.

"Ho solo chiarito alcune questioni in sospeso, Niall...", dice lei con nonchalance. "Dì alla tua ragazza di darsi una calmata perché la vedo male se continua così. Povera anima, mi fa quasi pena, non sa nemmeno gestire un po' di tensione"

Sento i fumi uscirmi dalle orecchie, per cui chiudo gli occhi e respiro molto lentamente, pensando alla mia piccola principessina che mi aspetta in Irlanda e che non vedo l'ora di rivedere.

"Giulia non è la mia ragazza, basta con questa storia", sibilo tra i denti. "E l'unica persona per cui provare pena, ce l'ho davanti"

Lei rimane sorpresa dalle mie parole, rimanendo a fissarmi con la bocca aperta.

"Non lo so cosa ci ho visto in te, se non fosse per Katherine, davvero desidererei di non averti mai conosciuta"

"A proposito di Katherine, dov'è lei ora eh? Dici a me che la lascio senza dire nulla e poi tu cosa fai? La stessa identica cosa", dice Natalie, che si era ripresa anche fin troppo in fretta.

"Niall ha lasciato Katherine con i nonni, e per quanto in questo caso non è necessario che venga comunicato a noi avvocati, lui l'ha fatto – come sempre, d'altronde – e noi lo abbiamo prontamente comunicato ai suoi avvocati, signora Frigerio, per cui le chiederei la decenza di tenere la sua bocca cucita e di utilizzare le sue forze per collegare il cervello alla bocca", interviene Chris, con i nervi a fior di pelle.

"Hanno ragione Natalie, non aggravare la tua situazione", commenta a bassa voce l'avvocato Knight.

"E comunque, io l'ho lasciata dai nonni, non da uno sconosciuto come hai fatto tu. Quante volte l'hai lasciata a quello eh?!", urlo, alzandomi e iniziando a camminare avanti e indietro.

"Quello si chiama Joseph e non è uno sconosciuto", puntualizza subito la riccia. "E fattelo dire, è sicuramente più in grado di te di accudire mia figlia"

Mi blocco sul posto e mi giro a guardarla, completamente incazzato senza nemmeno cercare di nasconderlo.

"Sai una cosa? Non ne vale nemmeno la pena stare qua a discutere con te, è sempre stata una causa persa e alle fine ho sempre dovuto cedere io e fare finta di niente. Ma non questa volta", sputo, avviandomi verso la porta. "Non ho niente da dirti, ci vediamo in tribunale"

Esco e mi dirigo velocemente verso lo studio di Wesley, dove entro e lo trovo sul divano insieme a Giulia e Angela. La stanno stringendo entrambi in un abbraccio e stanno cercando di calmarla, aiutandola a respirare lentamente Wesley e sussurrandole parole dolci Angela. Quando mi notano, si alzano allontanandosi, permettendomi di avvicinarmi alla mora e di avvolgerla tra le mie braccia.

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