(Harry's POV)
Dopo aver fatto i bambini dell'asilo, divertendoci a schizzarci in continuazione, facendo un casino indicibile in bagno, io e Giulia siamo stati svegli tutta la notte, amandoci e parlando di qualsiasi cosa ci passasse per la testa. Mi mancava così tanto tutto questo, essere noi e viverci ogni singolo secondo, con ogni fibra del nostro corpo, senza mai stancarci. Senza averne mai abbastanza.
Ormai è mattino, non so bene che ore siano, ma dalla luce che entra dalle vetrate della finestra, devono essere almeno le nove.
"A cosa stai pensando?", chiede Giulia, risvegliandomi dai miei pensieri, appoggiando le mani sul mio cuore e il mento sopra, così da poterci guardare negli occhi, senza però allontanarci.
Non mi ero nemmeno reso conto di aver lasciato vagare la mia mente. Mi prendo alcuni attimi per osservare la mia bellissima fidanzata, sorridendole quando la vedo arrossire leggermente.
"All'ultima volta che tu sei stata qui a New York", dico, passando una mano tra i suoi capelli, prendendo tra le dita una ciocca, giocandoci.
Mi guarda con espressione sorpresa, poi mi sorride, senza togliere gli occhi dai miei nemmeno per un secondo.
"Quella tua chiamata è stata davvero una pugnalata al cuore", dice, dopo averci pensato per un po'. "Però almeno poi abbiamo avuto modo di sbloccarci... Ed eccoci qua, a distanza di pochi mesi, a New York, insieme"
Sorrido tristemente e pensieroso alle sue parole, continuando a giocare con la ciocca dei suoi capelli.
"Lo hai portato?", chiedo, cercando con tutto me stesso di allontanare certi pensieri.
"Tasca davanti dello zaino", mi risponde, sorridendo.
Con fin troppa forza di volontà, mi sposto velocemente da Giulia, lasciandole un bacio sulla tempia, alzandomi dal letto e andando verso il suo zaino. Apro la tasca e prendo la scatolina nera tra le mie mani, aprendola e tirando fuori l'anello, per poi chiuderla e rimetterla nello zaino. Quando mi rigiro, trovo Giulia seduta che si stropiccia gli occhi, i suoi capelli tutti scompigliati, che le erano asciugati naturalmente durante la notte e le ricadono un po' davanti e un po' sulla schiena, con la mia camicia grigia che la fa sembrare minuscola per quanto è grande per lei, arrivandole circa a metà coscia. Mi incanto sul posto, incapace di muovermi, cercando di assorbire ogni singolo dettaglio della mora davanti a me.
"Che c'è?", mi chiede, inclinando leggermente la testa verso destra.
Mi avvicino, scuotendo la testa per riprendermi dallo stato di trance, ritornando a letto e sedendomi accanto a lei.
"C'è che sei così bella che mi fai mancare il fiato", dico a bassa voce, mettendole l'anello al dito, sotto i suoi occhi attenti che scrutano ogni mio singolo movimento. "Non vedo l'ora di sposarti, per davvero questa volta"
Giulia sorride, portando le sue mani sul mio viso e avvicinandosi, facendo così scontrare i nostri nasi.
"Sarà meglio per te, Styles"
"Amore mio, mi dispiace dirtelo, ma non vado da nessuna parte", dico, guardandola dritta negli occhi. "Possiamo anche fare in modo di organizzare tutto per dicembre o genn-"
"Non se ne parla nemmeno", dice, interrompendomi. "Non faremo tutto di fretta questa volta. Finisci il tour e poi organizzeremo il matrimonio. Con calma e insieme"
Sorrido, per poi annullare i pochi millimetri di distanza tra di noi, baciandola. Ci allontaniamo quando sentiamo la porta scattare, segno che è stata passata la chiave magnetica, per cui, molto prontamente, avvolgo le braccia intorno al bacino di Giulia, tornando a sdraiarmi e portandola con me. Passano avvero pochi secondi prima di sentire la porta richiudersi e venire presi d'assalto da Richard, che si butta poco delicatamente su di noi.
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You were the love of my life
FanfictionIn quel momento, mi rendo conto di quanto mi manca. Da quando eravamo andati in pausa, tutto era cambiato. O meglio, le prime crepe si erano create dopo quella notte di otto anni fa, in cui ho fatto la cazzata più grande della mia vita. Grazie a que...