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Some days, you're the best thing in my life
Sometimes when I look at you, I see my wife


(Niall's POV)

Il mese di settembre è praticamente volato, tra Giulia e Harry che si sono fidanzati ufficialmente a Venezia, l'inizio della scuola dei due piccoli indisciplinati, il mio compleanno, le giornate passate in studio di registrazione, la festa di compleanno di Richard appena lui e Giulia sono tornati da New York, le mie uscite con Laura, nemmeno mi sono reso conto del tempo che passava. E così, tra una cosa e l'altra, siamo arrivati ad Ottobre.

Questa mattina presto ho accompagnato Giulia in aeroporto, per prendere il suo volo per l'America. Dopo nemmeno due settimane da quando è tornata da New York con Richard, Harry le ha preso un biglietto, guadagnandosi insulti dalla mora, per raggiungerlo e stare con lui per un paio di giorni. Richard starà a casa con me e Katherine, ho già chiesto a Laura se vuole venire a stare con noi in questi giorni e lei ha accettato subito, rendendomi super felice. Ci stiamo vedendo molto spesso, ma la stiamo prendendo molto con calma, vivendo la cosa passo dopo passo senza troppe pressioni o altro. E io sono così felice, mi sento proprio leggero per la prima volta dopo tantissimo tempo. Sto già organizzando tutto per portarla fuori per il primo vero e proprio appuntamento, devo solo sistemare ancora un paio di cose e poi posso procedere. Mi sento molto arrugginito in materia, dopo Natalie non ho più avuto nessuno, non sono più riuscito a fidarmi né ad aprirmi con nessun'altra, men che meno pensare ad avere una relazione. Ho sempre pensato che non avrei mai più amato nessuno, se non mia figlia, l'unica vera donna della mia vita. Eppure, quando ad Agosto mi sono ritrovato Laura davanti alla porta di casa, ho sentito il mio cuore rinascere e battere come non faceva da tempo, oltre ad aver visto i fuochi d'artificio scoppiare davanti ai miei occhi e sentirmi le gambe molli e il respiro corto. La cosa più bella, è che Katherine e Laura vanno d'accordissimo, la mia principessina continua a chiedermi quando ci viene a trovare e ogni volta che sa che lei e Giulia si trovano, vuole sempre andare con loro. Per cui questo è assolutamente un altro punto a favore per convincermi che, forse, Giulia ha ragione e che è davvero arrivato il momento che io ricominci a vivere, permettendomi di amare e di essere amato.

***

"Giulia mi ha appena scritto, è atterrata da poco a Las Vegas", dico, tornando in cucina, dopo essere salito a mettere a letto i bambini, mentre Laura correggeva alcune verifiche dei suoi alunni.

Alza subito lo sguardo verso di me, spalancando la bocca e sgranando gli occhi. Aggrotto le sopracciglia, sedendomi di fronte a lei, confuso.

"Tutto bene?"

"Vorrei mettermi a urlare ma non posso, o Rich e Kat si sveglieranno", commenta, cercando di respirare regolarmente e tenendo un tono di voce controllato.

"In che senso? I tuoi studenti hanno scritto così tante cavolate in questa verifica di scienze?"

"Niall, Giulia non mi aveva detto dove andava, solo che Harry le aveva preso un biglietto per raggiungerlo", inizia a dirmi, appoggiando sul tavolo la penna rossa e dandomi tutta la sua attenzione. "Probabilmente non c'è arrivata nemmeno lei, altrimenti avrei dovuto portarcela io sull'aereo e legarla al sedile, conoscendola non avrebbe mai voluto andare"

"Io non ti sto capendo", sbuffo, incrociando le braccia al petto.

Laura alza gli occhi al cielo, scuotendo la testa, divertita.

"Niall, secondo te, perché l'ha fatta andare a Las Vegas?"

Mi prendo un attimo di tempo per pensare, ma onestamente, non so dove voglia arrivare. Né Giulia né Harry sono tipi da Casinò o sale giochi, per cui non riesco a capire cosa potrebbe esserci di così speciale a Las Vegas.

You were the love of my life Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora