(Niall's POV)
Continuo a rigirarmi nel letto, incapace di riprendere sonno. Mi metto a sedere, sbuffando, per poi alzarmi controvoglia e staccare il telefono dalla carica, controllando le ore. Le 7:30, avrei potuto tranquillamente dormire ancora per qualche ora, e invece nulla, i pensieri nella mia testa mi impediscono di riposare.
Esco dalla camera, percorrendo il corridoio fino ad arrivare alla stanza in cui dorme Katherine. Apro lentamente la porta, che avevo lasciato socchiusa, e mi appoggio allo stipite, incantandomi a guardare la mia bambina mentre dorme serenamente, con tutti i suoi capelli sparsi sul cuscino. È davvero un piccolo angelo, da quando è con me, la mia vita è diventata più bella e non posso immaginarmi senza. Sorrido vedendola girarsi su un fianco, per poi socchiudere nuovamente la porta e andare in cucina, con l'intenzione di prepararmi un caffè. Una volta pronto, giro con il cucchiaino il liquido marrone nella tazza e lascio che i miei pensieri corrano liberi.
Ieri, poco dopo il mio arrivo qua in Irlanda, Harry mi ha chiamato e abbiamo parlato tanto. Mi ha fatto davvero molto piacere, soprattutto perché ci siamo finalmente aperti l'uno con l'altro, parlando di come ci siamo sentiti e tirando fuori tutto quello che avevamo dentro, potendo finalmente dire di essere riusciti ad affrontare quel mostro che pesava sui nostri cuori e a combatterlo, insieme. Sapere di avere di nuovo il mio amico con me, pronto a lottare al mio fianco, mi ha dato una forza incredibile e sento davvero di poter affrontare qualsiasi cosa.
"Non ti ringrazierò mai abbastanza per esserti preso cura di Giulia in tutti questi anni", dice, la voce in un sussurro e gli occhi lucidi, ben visibili anche attraverso lo schermo. "E anche di Richard"
Rimango un attimo spiazzato dalle sue parole, senza sapere come rispondergli. Non c'è mai stato un attimo in cui mi sia pesato, ho fatto quello che dovevo e che sentivo fosse giusto. Ma non perché sentivo di dover qualcosa a qualcuno o di dimostrare chissà cosa. L'ho fatto perché la mia amica aveva bisogno di me. Con Giulia è stato proprio naturale, siamo diventati amici fin da subito e, con gli anni, la nostra amicizia è diventata sempre più grande e più forte, arrivando a diventare quelli che siamo oggi.
"La verità è che si è sempre più presa cura lei di me di quanto lo abbia fatto io", dico, sorridendo. "Ci siamo accuditi a vicenda, è vero, ma lo sai com'è lei, che mette sempre da parte tutto per dare tutta sé stessa agli altri, crollando quando crede che nessuno la veda. Il fatto che mi abbia permesso di starle accanto anche nei momenti più bassi, è una cosa che non sottovaluto, per niente"
Il riccio sospira, sorridendo tristemente.
La conversazione era morta quando il mio amico si era distratto, vedendo Giulia entrare in camera, che mi aveva urlato un ciao zio!, prima di chiudersi in bagno. La parte bella di avere Giulia nella propria vita è che sa rispettare gli spazi e la privacy degli altri, per cui, anche se si è nella stessa stanza e si sta parlando di un qualcosa di cui lei non fa parte, puoi stare più che tranquillo che lei non si mette ad origliare, perdendosi invece nei suoi pensieri o mettendo prontamente le cuffie nelle orecchie.
Io e Harry avevamo ricominciato a parlare tranquillamente, non tornando più sull'argomento, avendo comunque già toccato la parte più dolorosa dicendoci esattamente quello che dovevamo dirci, non serviva aggiungere altro. Giulia ci aveva poi raggiunto, una volta che si era lavata e cambiata, sedendosi sul letto accanto ad Harry, che si era illuminato di una luce bellissima. Avevamo così iniziato a ridacchiare noi tre, un po' come ai vecchi tempi, fino a quando Katherine si era intrufolata in camera, raggiungendomi sul letto e sedendosi tra le mie gambe, appoggiando la sua schiena al mio petto.
"OH MIO DIO", urla Katherine, facendomi scoppiare a ridere, vedendo Giulia e Harry sullo schermo. "Zia Giulia e Zio Harry insieme!"
Effettivamente, l'ultima volta che li aveva visti insieme non aveva ancora un anno, per cui si ricorda davvero quasi niente degli zii, avendoli praticamente sempre visti separati. Quante volte, vedendo le loro foto in camera di Richard, mi aveva chiesto di raccontargli di loro, più che di me e Natalie, ascoltandomi con occhi sognanti.
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You were the love of my life
FanfictieIn quel momento, mi rendo conto di quanto mi manca. Da quando eravamo andati in pausa, tutto era cambiato. O meglio, le prime crepe si erano create dopo quella notte di otto anni fa, in cui ho fatto la cazzata più grande della mia vita. Grazie a que...