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(Giulia's POV)

Ritrovandomi a casa da sola, mi sono dovuta ingegnare per trovare qualcosa da fare e tenermi la mente impegnata. E così, dopo aver sistemato la cucina e aver messo da parte un piatto di pasta per quel riccio maledetto, ho iniziato a pulire la stanza di Niall e il suo studio, per poi passare al soggiorno. Harry è fuori da ormai più di tre ore, so che non ho motivi per cui preoccuparmi, eppure non riesco a fare a meno che pensare a un sacco di possibilità tragiche e devastanti. Ho provato anche a scrivergli un messaggio, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Ho evitato di riscrivergli o di tempestarlo di chiamate – anche se la tentazione era tanta – per non passare per una pazza maniaca assillante. Mi fido di lui e so che tutto quello che ci siamo detti non è una menzogna e che ci stiamo riprovando sul serio. Però dopo quello che mi ha detto Natalie, non riesco proprio a darmi pace. Mi sarei davvero tirata indietro se lei undici anni fa mi avesse detto che aveva anche una minima attrazione per Harry. Ma come sarebbe stata la mia vita poi? Ho perso la testa per lui fin da subito, sentendo le farfalle nello stomaco solo al sentire la sua voce nel citofono. Una follia, se ci ripenso, ma un po' non riesco a evitare di pensare che, forse, davvero eravamo destinati a incontrarci. Che forse, io e Harry eravamo legati dal quel filo rosso di cui tanto si parla. E lo siamo ancora. Per quanto ci siamo fatti male, per quanto siamo rimasti lontani per davvero tanto tempo, è bastato un secondo per capire che siamo più forti insieme e non separati. Che siamo destinati ad essere, non a distruggerci.

Sto finendo di spolverare l'ultima mensola del soggiorno quando sento le chiavi girare nella toppa della porta. Mi sento improvvisamente sollevata, così lascio il panno che stavo usando sulla mensola e vado a grandi passi verso l'ingresso, dove vedo Harry entrare e appoggiare gli occhiali da sole e un pacchettino bianco sul mobiletto di legno all'ingresso, togliendosi le scarpe. Appena mi vede, mi raggiunge a grandi passi e mi ritrovo le sue mani sulle mie guance e le sue labbra sulle mie, in un bacio molto... passionale, se così possiamo dire.

"Devo dire che anche questo tuo modo di salutarmi non è per niente male, potrei farci l'abitudine", dico, ridacchiando, appena si allontana da me. "A cosa devo tutta questa dimostrazione d'affetto?"

"Ti amo da morire", mi sussurra, appoggiando la fronte sulla mia. "Mi dispiace per non essere stato in grado di capire cosa stava succedendo, di non essere stato in grado di proteggerti"

Lo guardo, confusa, inclinando la testa leggermente, scrutandolo attentamente per cercare di capire cosa fosse successo.

"Di che stai parlando?"

Scuote la testa, come a voler allontanare i pensieri che lo stavano turbando. Gli passo una mano tra i capelli, sistemandogli un po' i ricci disordinati e lui chiude gli occhi al mio tocco, sorridendo. Si allontana sospirando da me, come se avrebbe preferito rimanere in quella posizione più a lungo, e recupera il pacchettino bianco che aveva in mano, porgendomelo.

"Ti ho portato i cupcake", dice dolcemente, sorridendomi.

"Non dovevi", sussurro, prendendo il pacchetto dalle sue mani.

"E invece sì, te lo avevo promesso"

Scuoto la testa, alzando gli occhi al cielo. Mi alzo in punta di piedi e gli lascio un bacio veloce sulle labbra, facendolo sorridere nuovamente.

(Harry's POV)

"Vieni, ti ho tenuto da parte un po' di pasta, sono riuscita a salvarla dallo stomaco senza fondo dell'irlandese"

"Grazie, piccola, ma non ho molta fame in realtà", dico, trattenendo una piccola risata al piansero di Giulia che mette in salvo del cibo per non farlo divorare da Niall.

Mi guarda con un'espressione preoccupata, poi mi da le spalle e si avvia verso la cucina. La seguo, osservando ogni suo movimento.

Dopo che sono uscito dal condominio di Natalie, ho appunto camminato, prendendo appositamente la via più lunga, così da scaricare la tensione e il nervosismo e pensare a come potermi comportare. Non dirò molto a Giulia della conversazione avuta con la riccia, le farebbe troppo male e io non potrei sopportarlo. Anche perché, temo che potrebbe fare la follia di andare da lei e sbroccare, e Natalie non aspetta altro per poterla spezzare ancora di più. Mentre ero in fila per prenderle i cupcake, ho ricevuto un suo messaggio, in cui mi chiedeva se stavo bene e se era tutto a posto. Non le ho risposto, non perché non volevo ma perché non vedevo l'ora di andare a casa e dirle a quattrocchi che andava tutto bene e che ci avrei pensato io a lei.

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