Alyson
A darmi il buon giorno e un messaggio di mia madre in cui mi augura una buona giornata e mi ricorda che le manco, quanto mancano anche a me, svegliarmi e non essere sola in camera perché accanto a me ce mia sorella, scendere a fare colazione e trovare seduti mia madre e mio fratello intenti a confabulare, poiché sento che mi sto facendo prendere dalla tristezza decido di scendere in cucina.
Una volta entrata in cucina trovo intenti a preparare pancake Virginie, Juliet e Mark che litigano fra di loro perché quest'ultimo accusa le mie amiche di non saper preparare una colazione perché Juliet ha appena bruciato un pancake, Virginie li guarda e sono sicura che vorrebbe cacciarli entrambi, stanca di ascoltare i loro battibecchi decido di intervenire a favore della mia amica < Ma buon giorno a tutti, Mark spiegami perché se sei così convinto che le ragazze non sappiamo cucinare sei qui a fare colazione anziché farla a casa ?> , si voltano tutti e tre verso di me < Meno male che abbiamo te amica mia, cerca di far capire a questo troglodita che il nostro modo di cucinare gli piace, visto che a colazione, pranzo e cena ogni santissimo giorno si presenta a casa nostra da ormai tre lunghi anni> mi volto ridendo verso Mark < Illuminami > lui mi guarda con quegli occhi a cucciolo <Dolce e bellissima Aly il discorso e molto semplice , ne io, ne mio fratello e nemmeno Marcus amiamo andare a fare la spesa, e ti illumino anche su un'altra cosa, viviamo tutti e tre insieme nella casa accanto, ed è per questo che da tre anni continuiamo a mangiare da voi >, mi ritrovo a pensare che devono essere moto legati fra di loro, ma sapere che dovrò condividere molto tempo con Lucas mi agita, e per non far percepire il mio stato d'animo ai miei nuovi amici decido di alleggerire la situazione <Mark, mio bellissimo amico, per il solo fatto che tu debba condividere la tua casa con l'innominabile, per me puoi venire tutti i giorni a fare anche merenda a casa nostra>, Virgine mi guarda e con un sorriso sussurra <Traditrice > faccio segno a tutti e tre di sederci perché anche se sono arrivata solo ieri voglio sapere tutto su di loro, lo ammetto, mi piacerebbe sapere anche qualcosa in piu' su Lucas.
Una volta finita la colazione parto con le domande < allora ragazzi cosa studiate? >, la prima a rispondermi è Virgine <io e Juliet studiamo infermieristica, mentre invece lo scroccone qui presente è al terzo anno di ingegneria, Marcus studia legge, solo perché è stato costretto dal padre e infine Lucas, che è piu' grande di noi perché ha ventisei anni, ha uno studio di tatuaggi a 5 km da qui >, quindi non studia, non so perché ma l'ho immaginavo, <Anche se non me lo avete chiesto sono iscritta alla facoltà di lettere, vengo da Filadelfia, voi invece ? >, questa volta a rispondermi è Mark <Io, mio fratello e Marcus abbiamo sempre vissuto qui a Toronto e appena abbiamo avuto la possibilità abbiamo preso una casa da soli, invece le due streghe qui presenti vengono da New York e sono da tre anni le nostre antipatiche vicine di casa>, mentre continuiamo a chiacchierare entra in casa Marcus <Buon giorno, abbiamo un problema, Lucas ha dimenticato le chiavi di casa ma già e a lavoro, per orario di pranzo ritorna, ne io ne Mark a quell'ora saremmo a casa, chi di voi può portargliele allo studio ?> Virginie fa segno di no e Juliet si affretta a chiarire <Noi abbiamo due lezione e poi un corso che durerà fino al tardo pomeriggio> in due secondi tutti guardano me <No, no, no, non guardate me, non se ne parla> Mark si avvina e già so che mi convincerà < ti prego Aly è importantissimo che lui rientri a casa per pranzo, tu non hai impegni perché le tue lezioni inizieranno dopo domani, ne approfitti e inizi a conoscere le strade di Toronto > lo sapevo io non riuscirò mai a dirgli di no <ok, mandatemi la posizione, esco fra un'ora e glie porto >.
Sono da dieci minuti ferma fuori alla porta del suo studio e non ho il coraggio di bussare, non sono pronta a ritrovarmi di fronte ai suoi occhi che mi guardano con aria di superiorità, quello sguardo è capace di smuovermi qualcosa dentro, sensazioni a cui non voglio e non posso dare un nome, racimolo tutto il coraggio che ho e busso, ad aprirmi la porta è una ragazza sui trent'anni bellissima, mi squadra e con un sorriso di circostanza mi dice <ti sei persa piccolina ? > giuro che vorrei prenderla a schiaffi, con quell'aria anche lei di superiorità < No, non mi sono persa, cerco Lucas > la supero ed entro all'interno dello studio e giuro che non me l'aspettavo che una sua attività potesse essere così piena d'arte, tutti questi disegni, se così si possono definire, che mi circondano incorniciati e appesi alla parete sono così belli da lasciarti senza parole, belli ma altrettanto malinconici, la mia ispezione viene interrotta dalla ragazza < eppure ricordavo, anzi so per certo, che Lucas si portasse a letto, come dire, donne di un certo livello>, da questo istante anche lei entra a far parte della lista delle persone che riescono a farmi innervosire e poi cosa vuol dire so per certo, di certo ci sono solo due cose : la prima è che abbia fatto sesso con Lucas e la seconda e che è una grandissima stronza proprio come lui, ma è la prima a darmi fastidio, e non dovrebbe < Allora, grande donna, vai a chiamarlo tu oppure inizio a cercarlo in ogni singola stanza ? > ed ecco che entra in scena lui, bello come sempre, vestito in total black mentre è intento a chiudersi la patta dei pantaloni, seguito da una ragazza anche lei sui trent'anni più svestita che vestita, di sicuro avranno appena finito di fare sesso, aveva ragione è abituato ad approcciarsi a ragazze più grandi, la bella donzella lo saluta ed è in quel momento che si accorge di me < e tu che cazzo ci fai qui? > < buon giorno anche a te Lucas, come stai? Io bene grazie per averm> < smettila di fare la stupida e dimmi cosa ci fai qui > ok l'ha voluto lui < grandissima testa di cazzo, tuo fratello mi ha pregata di portarti le chiavi di casa > con un gesto della mano glie le lancio e lui le prende a volo, in contemporanea esce da una stanza un ragazzo all'incirca dell'età di Lucas ma meno tatuato di lui, inizia a guardarmi insistentemente soffermandosi sulle gambe scoperte visto che indosso una minigonna, lo sconosciuto, che devo dire è un concentrato di bellezza inizia ad avvicinarsi < cosa ci fa una ragazza così innocente, bella e sexy qui? > gli sorrido, ma una mano mi prende per il braccio e mi trascina in un'altra stanza chiudendosi la porta alle spalle, siamo uno di fronte all'altro e ci studiamo a vicenda, il mio cuore accelera sempre di più sopratutto quando inizia ad avvicinarsi < piccolo angelo, vedo che più ti tratto male e più ti ritrovo ovunque, a casa,in giardino e adesso qui, cosa devo fare per farti sparire ?> mi destabilizza questo suo astio perché non riesco a capire cosa io gli abbia fatto <Lucas, ho semplicemente fatto un favore a Mark e Marcus, visto che nessuno poteva portarti le chiavi, potresti anche semplicemente ringraziarmi > il suo solito sorrisetto di scherno compare sul suo bellissimo viso e proprio come ieri sera lui si avvicina ed io arretro fino a scontrarmi con il muro < io non ringrazio, mai, e tu se vuoi avere una vita tranquilla in questa città devi stare alla larga da me e non devi mai più permetterti di venire qui, nel mio studio, nel mio mondo > fa una pausa e alzando un po' di più la voce mi dice < hai capito ? > gli faccio segno di si, e per la prima volta , nei nostri diversi scontri ho paura di lui , con voce tremante < puoi spostarti per favore ? Vorrei andarmene > si sposta ed io scappo via da lui, dal suo profumo, dai suoi occhi, dalle sue minacce e da tutto ciò che mi ricorda.
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Without reserve
Chick-LitIl bianco e il nero La luce è l'oscurità Crederci sempre e non credere in niente Alyson e Lucas Insieme sono una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e radere al suolo tutto ciò che li circonda. Un viaggio nella loro storia che sarà un altale...