Capitolo 20

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Lucas
Guardo la porta dalla quale lei e mio fratello sono appena andati via.
Vorrei correrle dietro e dirle che il mio passato e le cicatrici che non sono visibili agli occhi mi hanno reso ciò che sono.
Un bastardo, ecco cosa sono.
Con lei ancor di più, mi fa provare sensazioni troppp belle e allo stesso tempo troppo spaventose.
Ed io non posso perdere il controllo, non posso avere paura, non posso distruggere quella poca sanità mentale che mi è rimasta.
Non importa che lei sia bellissima, dolce, altruista, sexy a livelli assurdi e riesca a smuovere qualcosa dentro di me, non devo e non posso farla entrare definitivamente nel mio cuore.
Un cuore che è sempre stato duro o come lo hanno definito molte persone, di pietra oppure totalmente inesistente. 
Il modo in cui ci siamo baciati non riesco a smettere di pensarci, anche prima quando la mia lingua era nella bocca di un'altra ragazza.
Ho sempre baciato in modo forte e irruente, ma il bacio di prima è stato tanto dolce quanto forte.
Almeno a me stesso posso ammetterlo, é stato il bacio più bello che io abbia mai dato e ricevuto.
Non c'era solo eccitazione ma c'era passione, speranza, voglia di averne sempre di più e  sentimento.
Io che non so neanche cosa voglia dire la parola speranza.
Non è possibile che una ragazzina come lei riesca a farmi provare tutto ciò.
Prima di andarsene si è avvicinata facendomi credere che volesse baciarmi per poi tirarsi indietro all'ultimo secondo con la sola intenzione di rendermi ridicolo.
E ci è riuscita perché cazzo se me lo sarei preso un altro bacio.
Ho capito che con lei non posso usare i miei soliti giochetti perché dopo nemmeno un minuto é lei ad avere la meglio su di me.
Sono eccitato a livelli assurdi da quando l'ho vista con quel vestitino, vestitino che mi assicurerò di bruciare o tagliare in tanti piccoli pezzettini.
La situazione é peggiorata quando in macchina l'ho messa a cavalcioni su di me e ho iniziato a toccarla, baciarla e succhiarla.
Quanto avrei voluto che quel momento fosse infinito, i suoi ansiti mi hanno mandato in subbuglio ancora di più e quando l'orgasmo l'ha travolta, giuro che non ho mai visto niente di più bello in vita mia.
I suoi occhi non sono mai stati così luminosi come in quel momento.
É strettissima cazzo, sono ore che non faccio altro che pensare a quanto bene starebbe il mio cazzo dentro di lei, a quanto sarebbe stupefacente scoparla senza preservativo.
Devo averla altrimenti credo che impazzirò.
Una volta.
Una sola volta poi giuro a me stesso che la lascerò in pace.
Devo lasciarla andare perché ha troppo potere su di me e devo farlo anche per lei perché ha sofferto e merita qualcuno alla sua altezza anche se non credo che esista.
Non merita un coglione come me.
Io non so dare una carezza, non so amare, non do certezze, vado diritto per la mia strada senza guardare chi o cosa mi lascio dietro e non so costruire ma so solo distruggere.
La biondina di prima si riavvicina e mi allaccia le braccia al collo.
<Allora Lucas, che ne dici di proseguire la serata in un posto meno affollato?>
Il mio istinto mi urla di allontanarla e andare a cercare Alyson, ma non posso darle il potere anche sul sesso.
Mi è sempre piaciuto scopare e tanto, é  tipo un hobby, ne ho bisogno.
Cerco di evitare questa strana sensazione di disagio che ho dentro e continuo a filtrare.
<Dove ti piacerebbe andare?>
Sorride perché sa che ho appena accettato di scopare con lei senza che nessuno dei due abbia pronunciato queste parole.
Tante volte i gesti sono più chiari.
<Per me va bene anche una camera al piano di sopra, così nessuno ci potrà disturbare.>
<Ok, una scopata, senza impegno e senza mai più rivederci. Queste sono le mie regole. Ci stai ?>
<Ovvio che si sto.>
Mi avvio in direzione delle scale che portano alle camere da letto e non ho bisogno di girarmi per sapere che mi sta seguendo.
Spero solo che io riesca a scaricare tutta questa tensione e a dimenticarmi di due occhi in particolare.

Ritorno a casa alle due di notte, prima di aprire la porta mi volto e osservo la finestra della camera di Alyson.
La luce è accesa, la mia testa mi suggerisce di entrare in casa e andare a dormire ma il mio istinto invece mi dice di irrompere nella sua camera e farla mia.
A niente è servito scoparmi la bionda alla festa, perché tutto il tempo era solo un viso e due occhi in particolari che vedevo.
Quella ragazzina è riuscita a rovinarmi anche il finale della serata.
È grazie a lei se ero eccitato, è grazie a lei se ho dato il meglio di me ed è sempre e solo grazie a lei che ho goduto alla grande.
Nonostante io abbia fatto sesso ho ancora questo senso di insoddisfazione attaccato addosso.
Tutto questo mi porta a detestarla, deve uscire dalla mia mente.
Continua la mia lotta interiore ma fortunatamente è mio fratello a fermarmi prima che io possa compiere l'ennesima cazzata della serata.
<Lucas cosa ci fai qui fuori?>
<Niente stavo rientrando.>
Capisco che non mi crede ma fortunatamente non indaga oltre.
Non saprei come fargli capire questo mio tormento.
<Entriamo, ti ho aspettato perché hai detto che volevi parlarmi.>
Una volta in casa inizio io a parlare, voglio che una volta e per tutto gli sia tutto chiaro.
<Non mi è mai interessato con chi scopi o altro, ma voglio che ti sia ben chiara una cosa. Alyson è tua amica, giuro sono felice che tu abbia trovato una persona come lei. Ti fa bene la sua vicinanza. Avete instaurato un rapporto tutto vostro. Ma la prossima volta che ti sfiora anche solo il pensiero di poter dormire con lei, sappi che non risponderò delle mie azioni.>
Mi guarda e i suoi occhi si addolciscono.
<Non pensavo che questo giorno sarebbe mai arrivato.>
<Che cazzo vuol dire?>
<Vuol dire che il solo pensiero che un altro possa sfiorarla ti fa uscire fuori di testa. Vuol dire che ogni volta che vedi qualcuno guardarla vorresti cavargli gli occhi. Vuol dire che anche se io sono tuo fratello, ed è chiaro a tutti che lei la vedo come una sorella, ti da fastidio anche se sono io ad avere certi comportamenti con lei. Semplicemente il piccolo angelo ha messo ko il grande e il solo Luca Anderson.>
Questo suo discorso mi turba, ha perfettamente centrato tutto ciò che provo ogni qual volta si presenta una di queste scene.
E ora cosa gli dico?
Devo trovare le parole giuste per fargli capire che niente è nessuno può mettermi a tappeto.
<Mark, forse Alyson ti ha fatto leggere uno di quei romanzi rosa che le piace molto leggere?>
<Lucas, smetti di indossare questa maschera e cerca di essere sincero prima con te stesso e poi con tutto il resto del mondo.>
<Se fosse come dici tu, non mi sarei appena scopato una ragazza.>
<Lucas la gelosia ti sta mangiando vivo. Per quanto riguarda la biondina hai fatto bene a scopartela  così almeno hai alleviato un po' di tensione.>
<Io non ho bisogno di alleviare nessuna tensione.>
<Ok, se ne sei convinto, va bene. Ha ragione Alyson quando mi ribadisce che non è vero che con lei ti comporti diversamente ma che sei il solito coglione. Vado a dormire.>
Lo trattengo per il braccio.
<Allora è tutto chiaro? Non dormirai più con lei.>
<Fin quando non ammetterai a te stesso e poi a me che sei geloso, quando capiterà continuerò a dormire con lei. >
Strattona il braccio e si avvia in camera.
Ha ragione, se non sono geloso non posso pretendere niente.
Mi da fastidio e non so nemmeno io il perché.
Cazzo, ha ragione non posso costringerlo a non dormire con la sua migliore amica, ma giuro che farò in modo che non ricapiterà più.

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