Capitolo 19

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Alyson
Giuro che me la pagherà, non so ancora come o quando ma me la pagherà.
Lo osservo fare il giro della macchina con quel ghigno strafottente che lo contraddistingue.
Entra in macchina e si volta nella mia direzione.
Ancora una volta mi osserva con quegli occhi penetranti e brucianti di desiderio.
Mi ritrovo a serrare le cosce nell'esatto momento in cui sento una scarica di eccitazione.
Ogni singola volta non appena il suo sguardo si posa su di me il mio cuore inizia a battere all'impazzata e l'eccitazione sale a picco, questa la dice lunga su quanto io sia nei guai.
Dovrei odiarlo per ciò che ha detto su mio padre ma non ci riesco, l'odio è un sentimento che non mi appartiene.
Non riesco più a sostenere il suo sguardo.  
<La smetti di guardarmi?>
<Mai piccolo angelo, i miei occhi saranno sempre su di te.>
<Per essere uno che ha sempre detto di volermi veder andar via il più presto possibile, sei alquanto incoerente.>
<Io voglio vederti andar via, cazzo se lo voglio. Se potessi ti metterei sul primo aereo, ma fin quando resterai qui, i miei occhi saranno gli unici che potranno posarsi su di te.>
Qualcosa si smuove dentro di me, non riesco mai a capire cosa prova quando mi è vicino o se sia geloso.
Con le bocca dice una cosa ma con i comportamenti fa l'esatto contrario.
Vorrei dirgli che i suoi occhi sono gli unici che voglio, che vorrei saltargli addosso ogni volta che mi è di fronte, che non faccio altro che pensare a lui, ma decido di tenergli testa come sempre.
<Mi dispiace ma i tuoi occhi non sono gli unici che si posano su di me anzi ce ne sono tanti e tanti altri ancora.>
<Se stai aspettando una mia reazione sappi che non arriverà mai.>
<Io non mi aspetto un bel niente.>
Quanto ci mette Mark a raggiungerci? Ho bisogno di lui.
<Dimmi Alyson, cosa speri di ottenere indossando questo vestito?>
<Un bel niente, mi piaceva e l'ho indossato e, a quanto pare, piace molto anche a te. Di sicuro piacerà anche ai ragazzi che incontrerò alla festa.>
<Ovvio ma c'è un piccolo particolare che non ti è chiaro. Per quanto possa piacere agli altri se c'è una persona che te lo toglierà, quella persona sarò solo ed esclusivamente io.>
Mi avvicino al suo viso e lo guardo con aria di sfida mascherando il desiderio di essere spogliata da lui.
<Cosa ti fa essere così sicuro? Magari non rientrerò con voi a casa.>
Adesso è lui ad avvicinarsi e a sorridere.
<Alyson mi deludi. Se ora ti ho portato di peso in macchina immagina cosa succederebbe se provassi a chiuderti in camera con un altro.>
<Illuminami Lucas.>
<Ti trascinerei per i capelli fuori dalla festa perché sappiamo entrambi che tu ti opporresti. Stessi capelli che avvolgerei intorno al polso mentre ti scoperei da dietro. Perché stanne certa che ti scoperei così bene e forte che non avrai più nessun principio di paragone.>
Mi si secca la gola mentre immagini di me e lui si materializzano nella mia testa e solo dio sa quanto vorrei essere scopata da lui.
Trovo ancora un po' di coraggio per tenergli testa.
<Lucas è questo il problema. Ti sopravvaluti sempre e comunque. Sai quante volte sono stata scopata da dietro? Oppure in un'altra trentina di posizioni?>
Vedo l'esatto momento in cui i suoi occhi si scuriscono ancora di più.
Colpito e affondato.
Mi è sempre piaciuto il sesso, mi piaceva sperimentare sempre nuove posizioni oppure nuovi modi di dare e ricevere piacere.
Vengo strappata dai miei pensieri da due braccia tatuate, in meno di due secondi mi trovo a cavalcioni su di lui.
Sono in trappola dato che sono fra lui e il volante.
Sento molto chiaramente la sua erezione che preme sul mio punto più sensibile.
A dividerci ci sono le mie mutandine e il suo jeans.
<Non parli più piccolo angelo?>
Cosa potrei dire? Stappami i vestiti e fammi tua? Lo vorrei tanto ma non posso rispondergli così.
Con un movimento alza il bacino e lo sento ancora di più.
Ed è in questo preciso istante che smetto di pensare a cosa è giusto e cosa e sbagliato.
Seguo l'istinto e il mio cuore, perché io sono sempre stata tutta cuore.
Incollo le mie labbra alle sue.
Rimane sorpreso, non si aspettava che prendessi io l'iniziativa.
Dopo un secondo la brama prende il sopravvento.
Inizia a leccarmi le labbra e dopo una piccola pressione finalmente le nostre lingue si incontrano.
Sto diventando dipendente dal suo sapore e dal suo modo di baciare.
Questo bacio è diverso dai due precedenti.
Mi sta baciando con calma assaporando ogni secondo di questo bacio.
Non appena gli mordo il labbro inferiore inizia a baciarmi con più bramosia e capisco che questo è un gesto che gli piace e che lo eccita.
Le sue mani che prima erano sulle mie gambe si spostano sul mio culo.
Vedo che si muovono velocemente fino ad incontrare il filo del perizoma che indosso.
Si stacca dalle mie labbra.
<Cazzo, indossi un perizoma? Se il tuo culo normalmente è spettacolare, con questo, se non fossimo chiusi in una macchina e riuscirei a vedere come lo indossi sono quasi sicuro che mi manderesti ko.>
Sorrido non posso fare altro, con lui mi sento desiderata e bella da morire.
Riprende a baciarmi e toccarmi.
Io inizio a strusciarmi su di lui perché ho bisogno di sollievo.
Una sua mano si sposta sul davanti e inizia a toccarmi da sopra all'intimo.
Io non tento di fermarlo perché non ne avrei le forze.
Sposta le mutandine di lato e inizia a toccarmi le labbra, per poi aprirle e con il medio inizia a fare su e giu.
Non sono mai stata così eccitata in tutta la mia vita.
Mi stacco dalle sue labbra e lui continua con questa tortura lenta.
Cerco di trattenere i miei ansiti ma non appena infila il dito medio dentro di me tutto sfugge al mio controllo.
<Lo sapevo, sei strettissima. Così stretta, calda e bagnata per me.>
Inizia ad entrare ed uscire e con il pollice tortura il mio clitoride.
Giuro che vorrei non finisse mai.
Più i suoi colpi diventano potenti, più il mio ansimare aumenta.
Con la mano libera mi abbassa la parte superiore del vestito e prende un mio capezzolo in bocca.
Lo lecca e lo tira in modo rude.
Con le mani tengo ferma la sua testa e porto il seno ancora più verso di lui. Lui continua a succhiare e penetrarmi con le dita, il mio ex non mi ha mai toccata così.
E come se il suo scopo fosse farmi capire che lui è in grado di farmi provare piacere assoluto.
Basta poco ed io non capisco più un cazzo.
L'orgasmo si abbatte su di me con una potenza enorme.
Non ho mai goduto in maniera così forte e intensa.
Tanti brividi percorrono tutto il mio corpo, vorrei ripetere questo momento all'infinito.
Ci metto qualche secondo per riprendermi, ci pensa Lucas a riportarmi alla realtà.
Non appena vedo sul suo viso quel sorriso derisorio capisco di aver fatto una grande cazzata.
<Piccolo angelo per essere una che continua a ripetermi che odia le mie mani sul proprio copro, sei alquanto incoerente. Ricordati che a questo gioco vincerò sempre io.>
Lo sapevo ma lo stesso ci rimango male, ciò che è appena successo per me è contato qualcosa perché ho provato emozioni, forti, troppo forti.
Decido di indossare la maschera dell'indifferenza.
<Non sentirti tanto speciale, avevo bisogno di scaricare la tensione con un orgasmo e poiché il mio vibratore si è rotto ho dato a te quest'opportunità. Ti sei trovato nel posto giusto al momento giusto.>
Scendo dalle sue gambe e mi risiedo al mio posto.
Dentro ho un terremoto ma fuori sembro la calma fatta in persona.
Mi fa girare verso di lui e i suoi occhi sono furibondi.
<Mi stai dicendo che, se al posto mio ci fosse stato un altro sarebbe successo lo stesso? È questo che stai dicendo?>
<Si.>
Se è possibile la mia risposta lo fa arrabbiare ancora di più.
<Alyson mi sto incazzando sul serio. Tu non hai ancora visto la parte peggiore di me ma ti giuro che basta ancora poco e uscirà fuori. Ti ripeto la domanda: Se ci fosse stato un altro al posto mio, ti saresti fatta baciare e toccare?>
Sto per rispondergli ma vengo bloccata da Mark che apre la portiera ed entra in macchina.
Salvata, ma dopo devo dare almeno uno schiaffo al mio migliore amico perché, se lui fosse venuto subito in macchina tutto questo non sarebbe successo ed io non avrei donato un altro piccolo pezzettino del mio cuore all'unico ragazzo dal quale dovrei stare alla larga.
<Vedo che non vi siete ammazzati in mia assenza. Aly ti vedo un po' accaldata tutto bene?>
<Taci. Quando rientreremo stasera vieni direttamente in camera mia.>
<Mark, ti conviene tornare a casa nostra se non vuoi ritrovarti con il culo per strada e poi dobbiamo parlare.>
Devo mantenere la calma.
L'arrivo di un messaggio mi strappa dai miei pensieri, leggo il mittente, è Black il mio ex.
"Koala buona sera, tutto bene?"
Mi fa sempre piacere sentirlo.
"Ehi qui tutto bene, tu che mi racconti?"
"Tutto bene, lavoro, allenamenti qualche uscita serale. Le solite cose che facevo quando eri qui con me. Che stai facendo?"
"Solita routine allora. Sto andando ad una festa in una confraternita con le mie amiche e i miei vicini di casa."
"Quindi sta sera entrerai definitivamente nel mondo del college."
"Si, spero che questa festa sia all' altezza delle mie aspettative"
"Di sicuro lo sarà. Non hai mai avuto grande pretese. Però mi raccomando al secondo gin lemon fermati."
"Tranquillo, amo bere ma mai perdere il controllo di me stessa."
"Brava koala. Domani se ti va e sei libera chiamami, ho bisogno di sentirti."
"Si, ti chiamerò appena dopo colazione così sarò abbastanza sveglia da poterti dare tutta la mia attenzione."
<Con chi parli Alyson?>
Ovviamente è quell'impiccione del mio migliore amico, giro il telefono per fargli leggere il nome perché voglio che Lucas non sappia niente su di me.
<Mio fratello dice tante cazzate ma la parola angelo cade a pennello.>
Mark conosce tutta la storia, dice che non dovrei rispondere al mio ex dopo tutto quello che mi ha fatto passare ma io non ci riesco gli voglio un mondo di bene e non posso lasciarlo solo.
<Glie l'ho promesso Mark.>
<A chi avresti promesso cosa?>
Ovviamente Lucas non perde occasione per mettersi in mezzo.
<Nulla che ti possa interessare.>
Stringe più forte il voltante e sono sicura che vorrebbe costringere me e il fratello a dire tutto ma per una volta nella vita decide di fare la cosa giusta, stare in silenzio.
Parcheggia e senza dire niente scende dall'auto.
<L'hai fatto arrabbiare?>
<Mark tuo fratello è perennemente arrabbiato.>
<Lo so Aly ma con te è diverso.>
<Non credo, si comporta sempre come uno stronzo e mi tratta di merda.>
<Lo so, ma lui non conosce altro.>
Ci guardiamo, allunga una mano e mi accarezza la guancia.
<Ci sono io con te. Ora scendiamo da quest'auto, prendiamo un po' d'aria e quando sarai più tranquilla, entreremo nella confraternita.>
<Va bene.>

Dopo mezz'ora finalmente sono tranquilla, o almeno è quello che cerco di far credere a Mark.
<Forza scateniamoci.>
Mark mi tira per un braccio ed entriamo in casa.
C'è gente ovunque, una consolle con un dj che mixa brani, un tavolo enorme con alcool di ogni tipo, ragazzi che quasi scopano sui divani.
Benvenuta nel mondo del college Alyson.
È arrivato il momento di bere e ballare.
<Mark, andiamo a prendere qualcosa da bere.>
Scelgo un bel gin lemon mentre il mio migliore amico opta per vodka a fragola.
Ci dirigiamo in pista e iniziamo a ballare, a noi si aggiungono anche Marcus, Juliet e Virginie.
Io e le mie amiche iniziamo a scatenarci, non pensavo che a Virginie piacesse così tanto ballare.
Di Lucas nemmeno l'ombra, chissà cosa starà facendo o se sia con qualche ragazza.
Inizio a pormi troppe domani e non voglio dargli il potere di rovinarmi la serata, con un paio di sorsi svuoto il mio drink e non ci vuole molto prima che l'alcool faccia il suo effetto.
Balliamo tutti insieme, ci spintoniamo ridiamo e poi iniziamo di nuovo a ballare.
Mi sento felice e senza pensieri, merito da dare al gin.
Mi volto e di fronte a me vedo Lucas su un divanetto, una ragazza bionda e snella accanto a lui, in pratica il mio opposto, piu' che baciare si stanno mangiando a vicenda e le mani di lui sono sotto al vestito di lei.
Vorrei andare lì e riempirlo di insulti ma sopratutto togliere le mani di lei dal suo petto solido.
Quelle labbra e quelle mani due ore fa erano su di me.
Era me che baciava, era me che toccava.
Sapevo di aver fatto una grande cazzata lasciandomi andare così ma non mi aspettavo che dopo due ore lui fosse così in intimità con un'altra.
Per quanto possa ripromettermi di cambiare e di non farmi fare del male da nessun ragazzo, ci casco sempre.
<Cosa guardi Aly?>
Mark segue il mio sguardo e capisce cosa mi turba.
<E meno male che tuo fratello con me era diverso.>
Ripeto le parole che mi ha detto lui prima.
<Lo so, è un coglione, questo è il suo modo di far vedere che ha il controllo su tutto e che tu non lo destabilizzi.>
<Non mi interessa, quelle mani e quelle labbra erano su di me.>
<Ok mi arrendo. Hai ragione. Non cambierà mai e tu fai bene a tenergli testa. Ma anziché stare qui a guardare, divertiamoci e vendichiamoci.>
<Cos'hai in mente?>
<Vedrai.>
Inizia a ballare in modo provocatorio ed io inizio a seguirlo.
Ci metto due secondi a capire cosa voglia fare Mark.
Si mette alle mie spalle e nemmeno a farlo apposta il dj mette una canzone sensualissima.
Il mio sedere è attaccato al suo bacino.
<Mark giuro che se inizio a sentire la tua erezione ti ammazzo nel sonno.>
<Ti adoro giuro.>
Mi mette le mani sui fianchi e iniziamo a muoverci in modo sincronizzato e diventa tutto ancora più sensuale.
Mi sto divertendo tantissimo.
<Ci sta guardando.>
<In che modo ci sta guardando?>
<Come se volesse prendermi a pugni.>
<Quindi il tuo piano sta funzionando.>
Continuiamo così per qualche minuti fin quando due mani tatuate che conosco alla perfezione non staccano a forza Mark da me.
<Mark, giuro che se non inizi ad allontanarti, dimentico che sei mio fratello e ti farò male, molto, molto male.>
<Tu non eri impegnato con la biondina? Perché vieni a rompere a me ed Alyson?>
<Forse non sono stato abbastanza chiaro,nessuno e dico nessuno può ballare così con lei. Vai a trovarti qualche ragazza da scoparti e tu> mi indica <adesso vieni con me.>
<No, nella maniera più assoluta.>
So che se lo contraddico mi porterà con la forza via da qui, quindi mi rivolgo a Marcus e mi faccio dare le chiavi della sua auto.
<Mark questa festa mi ha stancata. Andiamo ?>.
Fortunatamente il mio migliore amico capisce al volo.
<Dove vorreste andare?>
Adesso mi ha stancata.
<Non sono cazzo tuoi.>
<I piccoli angeli non dovrebbero essere così sboccati.>
<Fottiti.>
<Ho già fottuto te prima con queste mani.>
<Spero che ti ricorderai come è stato avere le tue mani dentro di me perché non ricapiterà più. >
<Non mentire a te stessa. Lo sappiamo entrambi che se solo io volessi ricapiterebbe anche adesso.>
Adesso mi ha stancata, mi avvicino e inizio a toccargli il petto.
Mi guarda intensamente ed io guardo lui.
Gli bacio il collo, mi avvisino all'orecchio e gli lecco la parte inferiore.
Senti che si irrigidisce ed essendo attaccati uno all'altra posso sentire la sua erezione.
Mi stacco dal suo collo e mi avvicino molto lentamente alla sua mandibola ma nell'esatto momento in cui si sporge per baciarmi mi stacco completamente.
<Lucas, pensavi veramente di essere l'unico a saper condurre questo gioco? Mi hai sottovalutata. Pessimo errore. E per quanto riguarda quel problema che hai in mezzo alle gambe fatti aiutare dalla biondina di prima.>
Con una spallata lo supero e Mark mi raggiunge.
<Sei il mio mito. L'hai messo ko.>
<Con tuo fratello devo usare questi metodi.>
<Sai cosa ci vorrebbe? Qualcosa di dolce.>
<Si, ti prego.>
Andiamo via da questa casa perché è l'unica cosa di cui al momento ho bisogno.

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