Capitolo 30

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Lucas
Per la prima volta le ho detto tutto ciò che pensavo e stranamente è stato liberatorio.
Ho iniziato ad accettare questi strani sentimenti che provo per lei, non importa che non potrò mai averla tutta per me, anche se indirettamente le ho fatto capire che è stata più di una semplice scopata, almeno spero che l'abbia capito.
Ho mentito quando davanti a tutti ho lasciato intendere di aver fatto sesso più volte, ci ho provato, cazzo se ci ho provato, ma come sempre era Alyson che immaginavo, se prima questo mi eccitava a livelli assurdi adesso, ho dovuto tenere gli occhi chiusi per tutto il tempo e ordinare alla ragazza di fare silenzio perché appena sentivo la voce che non era del piccolo angelo, la mia erezione iniziava ad affievolirsi.
Posso continuare a mentire e a sforzarmi, ma pur avendo gli occhi chiusi sapevo benissimo che non era lei, non era il suo profumo che inspiravo, non erano le sue favolose curve che toccavo, non erano i suoi capelli lunghi che tiravo e non era la sua fica stretta che scopavo.
Vorrei che questo cazzo di incantesimo sparisse, vorrei davvero che se ne andasse, non scherzo quando glie lo dico, magari non vedendola più questa malsana ossessione andrà via.
Sono passati tre giorni da quando l'ho vista l'ultima volta, la sera di quell'appuntamento a quattro con Juliet, ho fatto una fatica immensa a non costringere lei o i nostri amici a farmi spiegare nei minimi dettagli tutto, proprio per questo mi sono tenuto alla larga dalla casa delle ragazze.
Per la prima volta da quando la conosco ci siamo abbracciati, non un vero e proprio abbraccio, semplicemente io dietro di lei e le mie mani ad avvolgerle i fianchi e giuro che mi è piaciuto quasi più del sesso insieme a lei.
Stare così con lei, mi sono sentito giusto e nel posto giusto, cerco di illudermi dicendomi in continuazione che mi sono sentito così perché è stata la prima volta che mi sono approcciato in questo modo con una ragazza, ma il mio cuore sa che non è la verità.
Pensavo che una volta che l'avessi avuta avrei smesso di pensarla e desiderarla, invece la situazione è peggiorata, tantissimo.
Oggi però voglio vederla, non resisto più, decido quindi di fare colazione dalle ragazze ma poiché sono un bastardo, le darò un incentivo in più per farmi odiare.
Chiamo Chanel, una mia conoscenza e le do appuntamento fuori casa mia, lo so, farò del male al piccolo angelo, ma se voglio tenerla lontana devo farlo.
Sto già aspettando da cinque minuti, finalmente Chanel arriva <non guardarmi così, mi hai avvisata all'ultimo minuto.>
Alta, bionda, super rifatta, perfetta per scopate occasionali, ci sa fare alla grande e sa benissimo come far godere un uomo.
Si avvicina e inizia ad accarezzarmi i pettorali, è arrivato il momento di farle capire perché è qui.
<Chanel ti ho chiamata non per scopare ma perché mi devi più favori ed è arrivato il momento di riscuoterli.>
<Dimmi tutto, spiegami cosa devo fare.>
È sempre accondiscendente, ecco perché mi trovo bene con lei, sono sempre io ad avere il comando, tutto l'opposto di un'altra persona.
<Adesso entreremo in questa casa, ci saranno tutte le mie amiche, mio fratello e Markus, tu asseconderai ogni mia mossa e farai intendere che stanotte abbiamo scopato.>
<Perché?>
<Non sei qui per fare domande ma solo per fare ciò che ti ho detto.>
<Simpatico come sempre. Forza entriamo. Che la recita abbia inizio.>
Sono agitato e non è da me, entriamo in casa e sono tutti seduti come sempre a parlare.
<Buongiorno, vi presento la mia amica Chanel. Mark, Markus già la conoscete.>
<Qualsiasi essere umano di sesso maschile la conosce> Markus non ci pensa due volte a far capire che Chanel è una ragazza a cui piace divertirsi, mio fratello mi guarda come se volesse ammazzarmi, Virginie fa un semplice saluto, Juliet se ne sta sulle sue e il piccolo angelo cosa fa? Si alza e si avvicina alla nostra ospite riservandole un sorriso.
<Piacere, io sono Alyson>
<Piacere mio, sei bellissima.>
<Grazie, ma tu non sei da meno. Che bellissimi occhi. E questa gonna? È bellissima.>
Dovrebbe essere gelosa o almeno infastidita invece è tutta sorrisi e complimenti.
<Grazie, me l'ha regalata Lucas.>
Non è vero, non ho mai fatto un regalo ad una donna, ma se questo può servire ad arrivare al mio obiettivo ben venga.
Per una frazione di secondo i suoi occhi di scuriscono, ma subito riacquista lucidità e si volta verso di me.
Mi guarda ed io ritorno a respirare normalmente, quei suoi occhi, mi hanno fottuto dal primo istante in cui l'ho vista.
Adesso che non è più seduta posso guardarla, indossa anche lei una minigonna e che cazzo, è mai possibile che nel suo armadio non ci sia altro che gonne, vestitini o pantaloni super aderenti?
Prima o poi brucerò ogni singola cosa e poi andrò a comprarle tutto nuovo, ne gonne e ne vestitini, così non dovrò impazzire ogni volta che ne indossa uno.
Che poi deve andare semplicemente all'università perché deve vestirsi così? Una tuta andrebbe più che bene e nemmeno perché con quel culo che si ritrova qualsiasi indumento indossa lo mette sempre in risalto.
<Lucas, non sapevo che fossi un tipo da regali, sei una sorpresa continua.>
<Amo sorprendere, sia in positivo che in negativo.>
<Per la prima volta mi hai sorpresa in positivo. Però la prossima volta anziché regalarle una semplice gonna, opta per qualcosa che resti nel tempo.>
<Consigliami allora.>
Adesso vediamo cosa si inventa.
<Ti faccio un esempio molto semplice e parlo per esperienza personale.>
Prende la collana che porta sempre al collo e la guarda.
Ho notato che ogni volta che è nervosa o triste la tocca e come se quel gesto l'aiutasse a ritrovare la serenità, non le ho mai chiesto cosa significhi per lei quella collana con quei due ciondoli.
<Questa croce era di mio padre.>
Si ferma e abbassa gli occhi, ogni volta che nomina suo padre e come se il mondo le crollasse addosso.
<Il mio ex fidanzato mi ha comprato la catenina e poi ha aggiunto questo ciondolo.>
Si avvicina per farmelo vedere, è un ciondolo a cuore con un'incisione, sempre ad un millimetro dal cuore, se non sbaglio, è una frase presa dalla saga Fast & Furious.
<Bello, un po' scontata la frase.>
<Black sa benissimo che amo Fast & Furious, perciò, ha deciso di incidere questa frase, ma solo chi mi conosce davvero lo sa.>
<Giusto, Black il ragazzo perfetto che non sbaglia mai.>
<Black invece su dieci cose, ne faceva solo una giusta. Tutto era tranne che il ragazzo perfetto, ma erano proprio le sue imperfezioni che mi piacevano.>
<Quindi la piccola e dolce Alyson non ha avuto un fidanzato esemplare.>
<Per niente Lucas, ma ho avuto un ragazzo che sapeva cogliere i dettagli e sapeva dare quelle piccole attenzioni che però messe insieme diventano grandi e fondamentali.>
<Sai di cosa sono certo?>
<Dimmi pure.>
<Sono certo che però non ti abbia mai scopata come ho fatto io.>
Non mi sono mai sentito in competizione con qualcuno, ma con lui si.
<Il tuo ego aumenta sempre di più. Sta diventando sempre più grande.>
<Come hai potuto vedere tu stessa, di enorme, ho ben altro, lo sai benissimo anche tu dato che hai goduto come mai prima e ne volevi sempre di più. I tuoi gemiti ripetuti all'infinito ne sono la prova.>
<Ho goduto esattamente come mi è sempre successo con il mio ex. Con una sola differenza, con lui ho sperimentato così tante posizioni e così tanti posti che non potrai mai arrivare ai suoi livelli.>
Mi sto incazzando, deve sempre rispondermi, deve sempre ricordarmi che lui l'ha avuta per quattro fottuti anni e invece io per un'ora sola.
Ci pensa Chanel a salvarmi da questa discussione dove di sicuro ne uscirei sconfitto.
<Lucas siediti così mangiamo, ho molta fame, mi hai tolto tutte le energie stanotte.>
Brava Chanel, era proprio questo che intendevo.
<Vieni, non ci sono sedie, ma puoi sederti qui su di me.>
<Sono stata tutta la notte su di te, posso continuare a farlo anche adesso.>
Si siede sulle mie gambe ed io metto una mano sulla sua gamba ed inizio ad accarezzarla.
<Non sei stata solo su di me, ma anche sotto.>
<Hai ragione, abbiamo sperimentato di tutto insieme, sono anni che andiamo a letto insieme ma mi lasci sempre senza fiato.>
<Fratello, stiamo mangiano e non abbiamo voglia di immaginare il film porno che avete fatto stanotte.>
<Fatti i cazzi tuoi Mark.>
Se prima aveva la testa alta e lo sguardo fiero, il piccolo angelo adesso, guarda nel suo piatto e mangia, ma dal viso capisco che quel piatto vorrebbe scagliarmelo contro, ed ha ragione.
Finalmente alza la testa ed io sono proprio di fronte a lei, ci guardiamo negli occhi e non abbiamo bisogno di parole.
Lei mi sta dicendo che mi odia e vorrebbe cacciarmi a calci in culo, io sto cercando con uno sguardo di farle capire che mi dispiace ma è meglio così, che posso essere un figlio di puttana ma preferisco rinunciare a lei che prendermi tutto.
Il nostro gioco di sguardi viene interrotto dal campanello, strano, nessuno viene mai a casa delle ragazze, soprattutto di mattina.
<Ragazze aspettavate qualcuno?>
<No Markus, ne io, ne Aly e nemmeno Juliet.>
<Vado ad aprire io allora.>
Continuiamo a mangiare in silenzio fin quando Markus non torna e dice una frase che mi lascia un po' perplesso.
<Aly c'è una sorpresa per te.>
Parla con lei ma guarda me, dietro di lui c'è un ragazzo che non ho mai visto in vita mia ed è strano perché io conosco tutti.
<Non ci credo che tu sia qui.>
Alyson pronuncia queste parole e corre, letteralmente verso lo sconosciuto e non solo, gli mette le mani al collo e lui la prende in braccio.
Ci metto due secondi a collegare lo sconosciuto alla foto che Juliet mi ha messo davanti agli occhi giorni fa, è Black.
Che cazzo è venuto a fare qui, si sono lasciati, lei ormai ha la sua vita a Toronto insieme a tutti noi, lui non può irrompere nelle nostre vite.
I due piccioncini sono ancora attaccati, giuro che a separarli non c'è nemmeno un maledetto centimetro, lui asciuga una lacrima a lei e la abbraccia ancora più forte.
Se non la smettono li dividerò io con la forza e non sarà piacevole per nessuno dei due.
<Non ci credo te lo giuro>, neanche io ci credo.
<Sei felice di vedermi?>
<Come potrei non esserlo? Mi mancavi lo sai.>
<Anche tu, tantissimo. Non vedere questi occhioni tutti i giorni è triste>, quegli occhioni sono i miei, lo penso ma non lo dico, non ne ho il diritto, soprattutto dopo il teatrino che ho creato stamattina.
<A cosa devo questa sorpresa?>
<Mi mancavi e poi non mi piaceva la voce che avevi in questi giorni. Avevo ferie arretrate e quindi ho deciso di venire da te.>
<Hai fatto benissimo> lo abbraccia di nuovo.
Normalmente è una ragazza affettuosa, nemmeno a Mark da tutti questi abbracci e loro vivono in simbiosi.
<Lucas clamati, hai la gamba che si muove velocissima e stai stringendo questa forchetta come se volessi usarla come arma contro quel ragazzo.>
<Virginie lo so, in realtà sto pensando a tanti modi per far male a quel coglione.>
<Lascialo in pace, è un bravo ragazzo.>
<Se smette di toccarla lo lascerò in pace.>
<Non fare cazzate.>
<Tranquilla.>
Finalmente ci degna della sua attenzione <ragazzi lui è Black, già sapete tutti cosa è stato e cosa è tutt'oggi nella mia vita.>
<Che piacere conoscerti da vicino finalmente, io son Juliet, la più pazza del gruppo.>
<Io sono Virginie, la più tranquilla è un piacere conoscerti.>
<Il piacere è mio, Aly mi ha parlato tantissimo di voi.>
<Black lui è Markus, è uno spasso ma soprattutto ama leggere come me.>
<Piacere Markus, immagino che ti parlerà in continuazione dei libri che legge. Amavo ascoltarla mentre mi parlava con entusiasmo delle storie che leggeva.>
Ovvio, amava tutto di lei, sapeva tutto di lei, ma forse non sa un cazzo di che cosa serve al piccolo angelo per essere sé stessa.
<Adesso ti presento la mia anima gemella, mio fratello, la persona che fin dal primo istante mi ha fatta sentire a casa, Mark, bello e impossibile.>
<Piacere Black, la stiamo trattando benissimo.>
<Lo so Mark, come so che devo ringraziarti per averla fatta sentire al sicuro.>
<Non devi ringraziarmi, ha portato luce nelle nostre vite, proprio in quella di tutti.>
Il riferimento è verso di me, lo so benissimo che ha portato luce nella mia vita e non solo, per questo non permetterò a questo stronzo di riprendersela.
<Invece lui è Lucas, il fratello di Mark, la ragazza seduta su di lui l'ho conosciuta anche io stamattina.>
Per tutti ha avuto parole dolci e piene di affetto tranne che per il sottoscritto.
<Piacere, non avevo mai sentito parlare di te>, ovvio, il piccolo angelo ha parlato di tutti ma di me che l'ho scopata no, c'era da aspettarselo.
<Il fratello di Mark, davvero Alyson? Invece io ho sentito così tanto parlare di te che è stata una rottura di coglioni continua.>
Black resta con la mano a mezz'aria perché neanche morto glie la stringerò, in cucina scendo il silenzio e il gelo, ma non mi interessa, sapevano che non avrei reagito bene, dovrebbero conoscermi ormai.
<Non farci caso, è così con tutti>, Juliet precisa il mio carattere per non fargli capire che lui mi sta sul cazzo più di tutti.
<Dato che ho finito di fare colazione, salterò le lezioni all'università e ce ne andremo in giro io e te. Cosa ne pensi?>
Io penso che sia un'idea di merda, ma anche questa volta resto zitto.
<Penso che sia un'ottima idea, non sono mai stato a Toronto.>
<Markus mi presti la tua macchina?>
<Si, le chiavi sono nello zaino, andrò all'università a piedi, non è un problema.>
<Vado sopra a prendere la mia borsa, aspettami qui. Ragazzi trattatemelo bene.>
Si riferisce a me ma decide di non dirlo.
Devo rimanere da solo con lei e dirle anzi chiarirle un paio di cose.
<Vado in bagno.>
<Non esagerare, lo so che stai andando da lei.>
Non lo rispondo nemmeno a mio fratello, ho poco tempo a disposizione per restare solo con Alyson.

Mi fermo fuori dalla sua camera e sta guardando fuori dalla finestra, il ciondolo della collana fra le mani, vuol dire che è agitata.
Entro in camera e chiudo la porta <perché sei qui?>
Non si è voltata nemmeno, sa che sono io, sente la mia presenza proprio come io sento la sua.
<Sono qui per chiarirti un paio di cose.>
<Chiariscimi tutto quello che vuoi, inutile dirti di non parlare, lo faresti lo stesso.>
<Finalmente hai capito che faccio sempre ciò che voglio.>
Ha imparato a conoscermi bene, troppo bene.
È ancora girata di spalle.
<Guardami negli occhi piccolo angelo.>
Si volta e finalmente i suoi occhi verdi sono tutti per me.
<Vai, ti sto guardando.>
<Questi occhioni, proprio come li ha chiamati lui, sono miei. Sia se sono in tempesta che, se sono in piena tranquillità appartengono a me.>
<Tu non vuoi il mio sguardo su di te.>
<Io voglio il tuo sguardo continuamente su di me, Se c'è una persona che devi guardare, quella persona sono io. Solo ed esclusivamente io.>
<Hai messo fine a tutto prima ancora che iniziasse.>
<Come cazzo fai a non capire che lo faccio per te? Come cazzo fai a non capire che il mio passato è troppo ingombrante. Inghiottirebbe te proprio come ha fatto con me.>
<Parlami Lucas, finiscila di chiudermi fuori.>
<Tu devi rimanere fuori dalla merda che mi porto dietro. Sei troppo pura ed io non voglio contaminarti.>
<Spetta a me decidere.>
<Per la prima volta, in vita mia non mi sto comportando da egoista. Riesci a capirlo?>
<Io capisco solo che sei un codardo.>
Mi può dire tutto ma non codardo, mi avvento su di lei e la intrappolo fra il davanzale della finestra e il mio corpo.
<Vuoi chiamarmi stronzo? Non dirò niente. Figlio di puttana? Non dirò niente lo stesso. Ma non chiamarmi codardo. Ho sempre giocato a carte scoperte con te.>
<Io non ho mai giocato con te. Ho sempre messo il cuore, in ogni singolo attimo.>
<Ed hai sbagliato, hai sbagliato alla grande. Uno come me il tuo cuore non lo protegge ma lo distringerà, lo distrugge in tanti minuscoli pezzettini.>
<Hai ragione, mi ferisci continuamente e lo fai di proposito proprio come stamattina sventolandomi davanti agli occhi la tua nottata di sesso sfrenato.>
Sapevo di averla ferita e un po' me ne pento, ma al momento questo è il male minore.
<Basta parlare di quel noi che non ci sarà mai. Lo sai vero che il coglione se solo ci proverà con te gli farò passare una brutta mezz'ora?>
<Tu non lo tocchi.>
<Io non tocco lui se lui non tocca te. E per i miei gusti ti ha già toccata abbastanza. Avrei voluto tagliargliele quelle cazzo di braccia.>
<Lascialo in pace, fammi godere la sua presenza senza rovinare tutto.>
<Alyson, lui non deve toccarti, non deve starti troppo vicino, non deve nemmeno provare a recuperare il vostro rapporto. Il suo tempo con te è finito quando avete messo la parola fine alla vostra relazione. Se solo ci prova lo mando via a calci in culo, ti è chiaro?>
<Non puoi comandarmi!>
<Smettila, se avessi voluto lui, saresti già fra le sue braccia. Invece sei qui a parlare con me.>
<Sei parecchio geloso.>
<Non sono geloso> lei sorride vittoriosa <e smettila di sorridere porca puttana, mi innervosisco ancora di più.>
<Mentre passerete tutta la giornata insieme, raccontagli di come ti ho scopata e di quanto hai goduto.>
<Stanne certo, ma magari a lui verrà voglia di dimostrarmi che è più bravo di te.>
<Col cazzo. Lui non ti dimostrerà niente.>
<Alyson hai fatto?>
Juliet grida dalla cucina.
<Lasciami passare.>
Non ce la faccio, appoggio la mia fronte alla sua e sfioro il mio naso con il suo, le do un bacio a fior di labbra e niente, fanculo tutto, almeno un bacio me lo deve.
La bacio in modo lento e sensuale, voglio assaporare ogni attimo di questo momento, il suo sapore, cristo, mi era mancato troppo.
La sua lingua che insegue la mia e le mie mani che le stringono la vita, vorrei attaccarla a me e non farla andare via con lui.
Si stacca lei per prima <devo andare.>
<Quando sarai con lui ricordati ciò che io, solo io, riesco a darti con un semplice bacio.>
Si allontana da me, si ferma e mi guarda.
<Quando sarai con le altre, ricordati i brividi, le emozioni, la tranquillità e i piccoli attimi di felicità che solo con me hai provato. E ricorda a te stesso che non è mai tardi per essere felici e mandare a fanculo il passato. Forse però quando te ne renderai conto sarà troppo tardi.>
Mi lascia qui con mille domande e la gelosia che mi sta mangiando vivo.

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