Capitolo 34

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Lucas
È distesa sul mio letto ed i miei occhi non hanno mai visto niente di più semplice, delicato e bello.
<Questa volta non ci sarà delicatezza. Ti scoperò come se ne andasse della mia vita. Con impeto e necessità. Sei pronta?>
Ho intenzione di farle tutto ciò che immagino da infiniti giorni e dopo la piccola sfida che mi ha lanciato dicendomi che sono stato delicato, ho tutta l'intenzione di farle capire cosa vuol dire essere scopata da me.
Quando siamo stati insieme sono stato delicato, ho avuto paura di farle male, è troppo piccola e delicata se messa in confronto a me.
<Prontissima. Scopami ti prego.>
Osservo il suo viso, pronuncia queste parole e arrossisce.
Cerca di essere più sfacciata ma la sua timidezza esce sempre fuori, anche se lei cerca di reprimerla, ed è proprio questo suo lato a farmi impazzire.
<Non sai ciò che ti aspetta. Non dormirai nemmeno un minuto.>
Non lo dico tanto per dire, ho tutta l'intenzione di farla mia più e più volte.
<Forse sarò io a non farti dormire nemmeno un minuto.>
Mi sfida, continuamente, spero non che non smetterà mai di farlo.
<Piccola impertinente. Ti farò stancare così tanto che domani non riuscirai a camminare in modo stabile sulle tue gambe. La tua figa sarà molto ma molto indolenzita, molto probabilmente proverai dolore anche semplicemente sedendoti ma allo stesso tempo sarà diventata dipendente da me, dalla mia lingua, dalle mie dita e dal mio cazzo.>
Le mie parole la fanno eccitare ancora di più, cerca di chiudere le gambe per trovare sollievo e il suo petto si alza e si abbassa ad un ritmo fortissimo.
<Perché non inizi a mettere in pratica tutto ciò che stai dicendo? Le parole vanno via con il vento. A me piacciono le dimostrazioni.>
<L'hai voluto tu.>
Senza un minimo di tatto le sfilo pantaloncino e slip in un colpo solo.
Di riflesso chiude le gambe.
<No piccolo angelo. Non ci siamo capiti o forse non mi sono spiegato bene.>
Le spalanco le gambe prendendo le sue caviglie in modo da avere una visuale completa.
Mi si secca la gola e rimango incantato, io che ho visto più fighe di un attore porno, resto incantato da lei.
La prima e unica volta che siamo stati insieme non ho avuto modo di osservarla, adesso è lì, di fronte a me e l'unica cosa che voglio è assaporarla anzi il termine più adatto, quello che rispecchia alla perfezione ciò che voglio fare è, mangiarla.
Inizio a depositare tanti piccoli baci, partendo dalla caviglia destra fino ad arrivare all'inguine per poi dedicarmi alla gamba sinistra.
Si agita, vorrebbe di più, vorrebbe il mio viso in mezzo alle sue gambe, ma deve soffrire, proprio come ho sofferto io sapendola nello stesso letto con il suo ex.
<Ti prego Lucas.>
<Sei impaziente piccolo angelo.>
Con il viso a pochi centimetri dalla sua figa, anziché leccarla e toccarla, ci soffio sopra.
Alyson si agita e spinge il bacino verso di me.
<Perché mi stai torturando?>
Inizio a toccare la sua fessura con le dita, in modo lento e calcolato.
<Mi chiedi il perché?>
Ad ogni minimo tocco ansima ed io sono un gran bastardo perché i suoi ansiti li voglio tutti per me.
<Perché non ci hai pensato due volte a voltarmi le spalle anche se lo meritavo. Perché sei stata nello stesso letto con lui senza pensare a me. Perché sei la mia cazzo di ossessione e non dovevi diventarlo.>
Sospira, riesco sempre a spiazzarla.
<Tu sei diventato la mia ossessione dalla prima volta che ti ho visto.>
Mi basta guardarla negli occhi per crederla, ha degli occhi che parlano.
<Essere ossessionato da qualcuno, sopratutto da un bastardo come me, può portare solo sofferenza nella tua vita. Sei consapevole di questo Alyson?>
Uso il suo nome di proposito perché voglio che lei capisca chiaramente che non le darò l'amore che tutte le ragazze sognano.
<Niente cuori, fiori, coccole e sopratutto amore. Ho tutto chiaro nella mia mente Lucas, puoi stare tranquillo.>
<Brava, ora però devo dedicarmi alla mia parte preferita del tuo corpo.>
Mi abbasso con il viso fra le sue gambe e finalmente la riassaporo.
Inizio ad usare la lingua in modo circolare sul suo clitoride per poi penetrarla con due dita, ma poiché sono ingordo quando si tratta di lei, bagno con i suoi umori il dito medio della mia mano libera e inizio a stuzzicarle l'orifizio anale fino ad entrarle un po' dentro.
<Ahh ... si, così.>
Alzo il viso perché ho bisogno di vedere i suoi occhi.
Quelle pozze verdi sono velate di lussuria, ha la bocca semiaperta e le guance arrossate.
<Al piccolo angelo piace essere stuzzicata da più parti. Mi piace, tanto.>
Faccio più pressione, ha due mie dita nella figa è tutto il medio nell'orifizio anale, è bagnatissima.
Ricomincio a leccarla e muovo le dita in modo sincronizzato sempre più veloce.
<Oh mio dio. Lucas ti prego, non fermarti.>
Non le rispondo continuo a leccarla e penetrarla.
Finalmente esplode il suo orgasmo e finalmente il suo sapore mi esplode in bocca.
<È stato ... non trovo le parole.>
<Puoi semplicemente dire: Lucas grazie per avermi fatto provare l'orgasmo, più intenso e bello della mia vita.>
Sorride e non solo con la bocca ma anche con gli occhi, ed io per la prima volta mi sento giusto in una vita sbagliata.
Per la prima volta vorrei fermare il tempo e continuare a guardarla all'infinito.
Per la prima volta vorrei essere forte abbastanza da poter eliminare il mio passato per poter costruire un futuro con lei.
Per la prima volta nella mia vita sono sicuro che sarebbe lei la donna della quale potrei innamorarmi perdutamente.
<Mai. Me lo rinfacceresti a vita.>
La sua frase mi strappa dai miei pensieri.
Ha ragione perché come mi dice sempre, ho un ego smisurato.
<Sei pronta per provare altri orgasmi fenomenali?>
<Fammi tutto ciò che vuoi.>
Non deve ripeterlo due volte, mi sfilo la t-shirt e poi tuta e boxer insieme, ho il cazzo duro come il marmo, il piccolo angelo mi osserva e arrossisce.
<Non arrossire, mi ecciti ancora di più.>
<Non posso farci niente.>
La prendo per i fianchi e la metto a quattro zampe, non le chiedo di mettersi in questa posizione perché so benissimo che si imbarazzerebbe.
<Alza questo culo di più.>
Fa ciò che le chiedo.
<Perfetta. Troppo perfetta.>
Prendo in mano la mia erezione e la appoggio alla sua fessura bagnatissima.
Con un'unica spinta le entro dentro.
Cazzo, ancora meglio di come lo ricordavo.
Inizio a muovermi lentamente, sono troppo eccitato e non voglio che finisca subito, ma il mio piccolo angelo non è della stessa opinione.
Inizia a muoversi in modo veloce e a venirmi incontro.
Fanculo, abbiamo un'intera notte per noi.
Le mie stoccate diventano sempre più feroci, inizio a darle anche qualche schiaffo sulle natiche, so che le piace, le piace tanto dato che con i suoi umori bagnano ancora di più il mio cazzo.
<Ahhh, di più Lucas, ancora più forte.>
<Con questo visino dolce non pensavo ti piacesse il sesso forte. Mi sono sbagliato.>
<Te l'ho sempre detto che mi piace.>
Fa fatica a parlare tanto sono forti le mie spinte.
Allungo una mano per toccarle il clitoride, mi stringe dentro di sé e arriva la mia fine.
Raggiungiamo insieme l'apice.
Si distende sul letto ed io la raggiungo.
<Sono stato sempre delicato?>
Scoppia a ridere ed io la seguo a ruota.
<Per niente. Non fa niente se il tuo ego crescerà ancora di più. Non ho mai goduto così tanto in tutta la mia vita.>
<Lo so. Non era necessario nemmeno che lo specificassi. Però adesso abbiamo bisogno di una doccia. Ovviamente la faremo insieme.>
<Non sei stanco?>
Prendo la mia erezione con le mani che si sta risvegliano e glie la struscio sulla gamba.
<Ti sembro stanco? E poi ti avevo detto che non avresti dormito nemmeno un'ora. Forza alzati.>
<Agli ordini.>

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