Capitolo 29

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Alyson
Ho mentito, non volevo farmi una doccia per togliermi il suo odore dal corpo, se fosse stato possibile non mi sarei lavata per poterlo continuare a sentire su di me.
Gli ho mentito per cercare di ferirlo almeno la metà di come lui ha ferito me.
Sapevo benissimo che sarebbe andata a finire così, ma ho voluto lo stesso dorarmi a lui, non ho avuto altra scelta.
Quando lui mi ha detto: segui il tuo istinto, ho preso le sue parole alla lettera e l'ho fatto.
Il mio istinto ed il mio cuore mi gridavano a gran voce di spogliarmi di tutto per lui, solo per lui.
Fare l'amore con lui è stato indescrivibile, non pensavo che una donna potesse godere così tanto, mi ha fatta sentire la ragazza più bella del mondo, io che mi sono sempre fatta tre mila paranoie dul mio aspetto fisico.
Mi ha fatta sentire desiderata come non mi era mai capitato, mi ha fatta sua in modo così totalizzate, come se ne andasse della sua vita.
Ho amato ogni singolo secondo, ogni sua carezza, ogni suo bacio, ogni sua parola spinta.
Vorrei rivivere quei momenti all'infinito oppure avrei voluto che il tempo si fermasse.
Ma ho imparato negli anni che i momenti belli non durano all'infinito, che la triste realtà si fa subito spazio con prepotenza.
La realtà è chiarissima e fa tanto male, ho perso il conto delle lacrime che ho versato, a nulla sono servite le parole di incoraggiamento delle mie amiche oppure le minacce di Mark di voler fare tanto male al fratello.
Sono passati tre giorni, Lucas è sparito dalla circolazione, mi manca ma almeno non vedendolo non ho la tentazione di avvicinarmi oppure correre il rischio di cedere se fosse lui ad avvicinarsi.
Vorrei rimanere ancora un po' a letto, ma ho tre corsi da seguire all'università.

<Buongiorno a tutti.>
Lui è qui, non mi aspettavo di vederlo, forza Alyson, non siete soli, puoi farcela, tu sei forte, anzi fortissima.
Mi rispondo tutti in coro tranne lui, almeno ha la decenza di tacere.
<A cosa dobbiamo questo viso così solare?>
Ha ragione Mark, oggi mi sento particolarmente positiva, forse perché prima di scendere ho sentito la mia famiglia e loro hanno il potere di darmi la carica giusta.
<Perché non dovrei esserlo?>
<Ha ragione Mark. Non vedo nessun motivo per il quale dovrebbe essere triste. Io e Virginie oggi pomeriggio ci incontriamo al bar con delle amiche. Ti unisci?>
<Finisco le lezioni alle quattro e vi raggiungo. Mandami la posizione su whatsapp.>
<Va bene. Prima volevo entrare in camera tua ma ho sentito che parlavi a telefono.>
Non ci vuole un genio per capire che ha intenzione di provocare Lucas e ovviamente io la assecondo.
<Si, ero prima in videochiamata con la mia famiglia e poi con Black.>
Non è vero, mi sento tutti i giorni con il mio ex, ma stamattina non ci siamo sentiti.
<Prima o poi dovrai farmelo vedere.>
<Anche adesso se vuoi.>
Prendo il cellulare e cerco una nostra foto insieme, se devo far innervosire Lucas, tanto vale farlo per bene.
Ne trovo una che siamo sulla spiaggia, io a cavalcioni su di lui, il volto verso l'obbiettivo e ridiamo entrambi.
È sempre stata la mia foto preferita perché è stata scattata a tradimento, quindi non c'è finizione, solo realtà.
<Ecco, ti presento Black.>
Le passo il telefono e la fortuna vuole che Lucas sia seduto proprio accanto a lei, ma non riesce a vederla chiaramente la foto.
<Alyson ma siete bellissimi insieme. Lui è affascinante a livelli altissimi. Come mai hai ancora le vostre foto salvate?>
Ho tutte le nostre foto e video salvati, inizialmente volevo eliminarle, ma poi quando la rabbia è sparita, non ce l'ho fatta a cancellare tutti i nostri ricordi.
<Semplicemente perché sono ricordi che porterò sempre con me. Mi viene da sorridere quando le guardo, soprattutto questa foto, ero veramente felice quando è stata scattata.>
<Si vede. I tuoi occhi brillano in questo scatto. Ragazzi guardate.>
Gira il telefono in direzione dei nostri amici ma nessuno di loro ha il coraggio di dire una parola, hanno sicuramente paura della reazione di Lucas, ma poiché Juliet è una ragazza che non ha paura di niente, mette il cellulare a cinque centimetri dal su viso.
<Lucas, guarda qui.>
Inizia ad osservare la foto e man mano i suoi occhi si rimpiccioliscono in due fessure, le mani le stringe a pugno e sono sicura che vorrebbe disintegrare il cellulare e anche Juliet.
<Juliet se non vuoi che questo cellulare faccia una brutta fine, toglilo.>
Fortunatamente gli dà ascolto.
<Lucas non ti fa bene essere sempre così arrabbiato. Dovresti sfogare un po'.>
<Non interessarti della mia salute e giusto per informazione, ieri ho sfogato alla grande e più volte. Te l'ho già detto l'altro giorno, dovresti prendere esempio da me e scopare di più, se lo fai tutti i giorni è ancora meglio.>
Mi sento come se tanti piccoli aghi si fossero conficcati nel mio cuore.
Non dovrei rimanere sorpresa, so benissimo lui come è fatto, ma immaginarlo a letto con un'altra fa comunque male.
Vorrei essere come lui, avere il coraggio di approcciare con un altro, ma io proprio non ce lo vedo un altro ragazzo accanto a me.
<È questo il tuo problema Lucas, non dai valore alle donne.>
<Juliet quando imparerai a farti i cazzi tuoi? Pensa alla tua vita.>
<Coglione. Uh Aly ti è appena arrivato un messaggio da Black. Posso leggerlo?>
La amo giuro, è diabolica, io e Virginie siamo l'esatto opposto.
<Vai leggi pure.>
<"Buongiorno scricciolo, tutto bene? È' una giornata bellissima, se fossi qui però sarebbe ancora meglio." È dolce, perché ti chiama scricciolo?>
<Passami il cellulare Juliet per favore. Mi chiama scricciolo perché mi ha sempre vista troppo piccola rispetto alle altre ragazze. Tipo da proteggere e per anni l'ha fatto in tutti i modi possibili.>
<Siete da ammirare, dopo tutto quello che è successo, siete ancora molto legati e vi sostenete a vicenda.>
Ha ragione, di solito quando finisce una storia sono poche le coppie che riescono a rimanere in buoni rapporti.
<Siamo cresciuti insieme, io conosco ogni cosa di lui e lui conosce ogni cosa di me. Non si può odiare chi si è amato. Non potrò mai dimenticare tutto ciò che abbiamo condiviso, soprattutto i piccoli attimi. Lui è stato, è e sarà per sempre il mio primo amore.>
<Sei una bella persona Alyson.>
<Grazie Vi.>
Non ho il coraggio di guardare Lucas, ma sento i suoi occhi su di me, tutto ciò che ho detto, non è stato per far ingelosire lui è semplicemente la verità.
Rispondo al messaggio di Black e finisco la mia colazione per poi andare in camera a prendere la mia borsa.
Riscendo, saluto tutti velocemente e mi richiudo alle spalle la porta d'ingresso.
<Siete davvero belli insieme tu e il tuo ex, ha ragione Juliet.>
La sua voce mi blocca sul posto, è dietro di me, quando non l'ho visto in cucina pensavo che se ne fosse andato, invece mi ha aspettata.
<Grazie, lo hanno sempre detto tutti.>
<Guardami negli occhi Alyson.>
Non piccolo angelo ma Alyson, da quando ci conosciamo avrà usato il mio nome al massimo cinque volte, prendo coraggio e mi volto.
Riesce ad essere bellissimo senza il minimo sforzo, indossa una t-shirt bianca dalla quale si intravedono i tatuaggi e un paio di jeans, semplice ma da togliere il fiato e lui riesce a togliermelo ogni volta.
<Sei ancora innamorata di lui?>
Non merita di conoscere i miei sentimenti, non dopo le parole che mi ha detto dopo aver fatto l'amore.
<Non sono cose che ti riguardano.>
<Tutto ciò che tu pensi o fai riguarda me. Lo ami ancora?>
<Lucas con quale coraggio vieni da me e pretendi risposte?>
<Io devo saperlo.>
<Perché?>
<Ne ho bisogno.>
Lo guardo negli occhi e dentro ci leggo solo sincerità, nemmeno un po' di malizia.
<Come a te non è interessato ciò di cui avevo bisogno io a me non interessa ciò di cui hai bisogno tu.>
<Devi sempre sfidarmi, per una maledetta volta rispondimi senza istigarmi.>
Giuro che vorrei dirgli che tutto ciò che ho provato per lui con Black non l'ho mai provato, che lui è su un piano superiore ma non posso.
<Tu non meriti niente. Mi hai detto che sono esattamente come tutte le altre. Allora trattami come loro, sempre. Perché prima mi tratti uno schifo, poi ti ingelosisci, poi ti interessi dei miei sentimenti, non mi fai capire un cazzo. Ah, quasi dimenticavo, hai sempre detto che non volevi farmi innamorare di nessuno così io non sarei rimasta qui; quindi, anche se io fossi innamorata di lui non dovrebbe interessarti anzi ne dovresti essere felice.>
Sono un fiume in piena, tutta la rabbia pian piano sta uscendo fuori.
Si avvicina con prepotenza.
<Tu devi amare solo te stessa, ne lui, ne me, nessun altro.>
<Ho imparato ad amare me stessa dopo aver quasi toccato il fondo.>
Con due dita mi alza il mento e avvicina il suo naso al mio.
<Hanno ragione tutti loro, tu sei una bella persona, troppo bella per uno come me.>
<Chi lo dice?>
<Lo dico io piccolo angelo. Sei la bellezza fatta in persona, sei una boccata di aria fresca, sei estate allo stato puro, crei la più bella e sana delle dipendenze ed io non posso portare ombre nella tua vita. Non me lo perdonerei mai. Stammi lontana e se io mi avvicino perché non riesco a resisterti, cacciami via e se non lo farai, sappi che non ci penserò due volte a spezzarti il cuore.>
Si allontana e mi lascia sola, io mi sento destabilizzata, ho la consapevolezza che ha visto in me qualcosa oltre un bel fisico, ma con la certezza che non riuscirò mai a fargli cambiare idea.


Sono letteralmente con la testa nei libri nella tranquillità della mia camera, da quando ho iniziato l'università non ho mai studiato, adesso è arrivata l'ora di iniziare.
La mia sessione di studio viene interrotta, come sempre e come in ogni momento da Juliet.
<Buon pomeriggio bellezza, hai finito di startene chiusa in questa camera?>
<Buon pomeriggio pazza del mio cuore, ho parecchie cose arretrate da studiare perché c'è qualcuno che mi distoglie continuamente dallo studio.>
<Quel qualcuno è qui di fronte a te per dirti che stasera si esce; quindi, è arrivata l'ora di chiudere questi libri.>
<Non sapevo che dovevamo uscire, Mark non mi ha detto niente.>
<Infatti usciamo io, tu, il ragazzo con cui mi sto frequentando e il suo amico.>
Adesso ricordo, cosa mi ha detto la mia testa quando le ho proposto di organizzare un'uscita a quattro senza impegno?
<Non fare quella faccia Aly, me l'hai promesso.>
Ha ragione e io quando do la mia parola, la mantengo sempre.
<Ci sto ma a due condizioni.>
<Dimmi sono tutta orecchi.>
<Non faremo tardi dato che domani abbiamo lezione e non cercare in tutti i modi di farmi accoppiare con questo ragazzo.>
Il suo sorriso muore, lo sapevo, sono sicura che in quella mente diabolica che si ritrova avrà già progettato anche il matrimonio.
<Va bene, però tu non restare sulle tue, fatti conoscere per quella che sei proprio come hai fatto con noi.>
<Te lo prometto.>
<Forza alzati e fatti bella, ci vediamo in cucina fra un'ora.>
<Agli ordini.>

Non avevo tanta voglia di prepararmi ma non potevo uscire in pigiama quindi ho optato per qualcosa di semplice ma sexy, capelli legati in una coda bassa e morbida, due ciuffi che mi ricadono ai lati del viso, infine, trucco leggero ma ho messo sulle labbra un rossetto rosso.
Entro in cucina e sono tutti presenti, compresa Juliet che mi sta guardando come se volesse ammazzarmi, se c'è una cosa che odia è aspettare ma infondo ha solo aspettato quindici minuti.
<Non guardarmi così, mi hai detto di farmi bella e ho seguito il tuo ordine alla lettera.>
<Se avessi seguito il mio ordine alla lettera adesso indosseresti uno di quei vestitini che, come dice Lucas, gridano scopami a chilometri di distanza.>
Adesso sono io che voglio ammazzare lei perché lo sguardo di lui ora è puntato su di me.
<Anche vestita così fa venire voglia di scoparla.>
Credimi Lucas da te mi farei scopare anche adesso, ovviamente lo penso ma non lo dico.
<Ti piace come sono vestita?>
Glie lo chiedo guardandolo diritto negli occhi, indosso una maxi-tuta super aderente in denim, stivali texani bassi e la cerniera che dovrebbe essere chiusa fino al collo, l'ho lasciata aperta all'altezza del seno, come ho detto prima, semplice ma sexy.
<Tutto sommato sei passabile, carina.>
Passabile? Ho voglia di prenderlo a pugni e fargli rimangiare ciò che ha detto.
<Non lo pensare Aly, tu hai la fortuna di poter indossare ciò che vuoi e non essere mai volgare.>
<Mark in un'altra vita saresti l'uomo della mia vita.>
<E tu la donna della mia vita, ovviamente in un'altra vita proprio come hai detto tu. E poi hai lasciato a metà quella cerniera, hai usato quella strategia del vedo non vedo che credimi, fa impazzire tutti gli uomini.>
<So come intrigare un uomo, è vero che sono stata a letto solo con due ragazzi, ma conosco che armi usare per attirare l'attenzione.>
<Solo con due uomini è uno spreco amica mia. Se non ti vedessi come una sorella mi offrirei volontario. Ma purtroppo per te per me sarebbe una specie di incesto.>
Scoppio a ridere perché non posso fare altro, solo a lui vengono in mente questi discorsi.
Juliet mi fa l'occhiolino e so che sta per dire qualcosa che farà arrabbiare Lucas.
<Alyson, noi siamo solite fare paragoni. Quindi adesso rispondi alla mia domanda, chi scopa meglio fra i due?>
E adesso cosa dico? Ovvio che sia Lucas il più bravo, ma non posso dargli questa soddisfazione.
Decido indirettamente di essere sincera.
<Non possono essere messi a paragone.>
<Non dire stupidaggini.>
<Juliet se mi lasciassi finire capiresti ciò che voglio dire. In entrambi i casi ho goduto, entrambi sono stati capaci di regalarmi orgasmi. Non posso paragonarli perché con Lucas, tanto vale fare anche i nomi tanto lo sapete tutti, ci sono stata a letto una volta, con Black non si contano le volte in cui abbiamo fatto l'amore. Hanno due modi completamente diversi di fare sesso. Ma il motivo è uno solo, o almeno penso, con Lucas c'era attrazione fisica e si sapeva che prima o poi saremmo finiti a letto insieme. Con Black il discorso è diverso, quando sei innamorata senti proprio il bisogno di averlo, è un bisogno che supera di gran lunga l'atto sessuale in se per se. Ecco perché non posso fare paragoni.>
Lucas alza l'angolo della bocca, accenna un piccolo sorriso verso di me, non so cosa voglia farmi capire e nemmeno mi interessa.
<Prima o poi mi innamorerò e ti dirò se confermo la tua teoria.>
<Juliet, prima o poi arriverà per tutti il momento in cui cadrete nella trappola dell'amore.>
<Per me no, sono troppo bello per donarmi ad una sola persona e poi mi annoia sempre la stessa donzella.>
<Mark anche se non l'avessi specificato, conoscendoti so che la pensi così. Juliet inizio ad uscire, ti aspetto fuori.>
Devo prendere un po' di aria, i suoi occhi sono stati tutto il tempo puntati su si me, non riesco a reggere il suo sguardo, quelle due pozze nere che mi guardano come nessuno mi ha mai guardata.

Due mani si appoggiano sui miei fianchi e so che è lui.
<Hai un appuntamento sta sera.>
<Non lo chiamerei proprio così.>
<E come lo chiameresti?>
<Un'uscita fra amici.>
Inspira con il naso l'odore dei miei capelli ed io in automatico mi rilasso.
Siamo attaccati, lui dietro di me, la mia testa sotto al suo metto, le sue mani mi stringono la vita e io appoggio le mie sulle sue.
Non siamo mai stati così.
<Ho mentito prima.>
<Su cosa?>
<Quando ho detto che sei carina. Ma non ho mentito quando ho detto che anche senza vestitino corto fai venir voglia di scoparti. Ti scoperei proprio qui, contro il muro, lo farei così forte da farti pentire di avermi conosciuto ma ti regalerei così tanti orgasmi che al tempo stesso ti sentiresti la donna più fortunata del mondo. Ma hai mentito anche tu.>
<Su cosa?>
<Non hai ammesso che sono più bravo io del tuo ex. Devi ancora dirmi se lo ami, non me ne sono dimenticato.>
<Non ho mentito, sono due situazioni completamente diverse. Lo sai anche tu Lucas.>
<Io so solo che sei la mia rovina. Se verrò a sapere che il coglione di sta sera ti avrà toccato o che ci hai scopato, andrò a casa sua e tu verrai con me e ti farò vedere quanti modi conosco per far del male ad un uomo.>
<Non puoi dirmi di starti alla larga e poi pretendere che io non frequenti nessuno.>
<Posso pretenderlo invece.>
<Tu continuerai ad andare a letto con le altre?>
<Si, penso di avertelo già dimostrato.>
<Allora se un domani mi capiterà un occasione lo farò anche io.>
<Non provocarmi piccolo angelo, posso diventare una belva se qualcun altro ti tocca. Posso spaccare la faccia a chiunque. Anche se non staremo mai insieme, tu sei mia.>
Veniamo interrotti da Juliet <Lucas lasciala stare.Aly andiamo che siamo in ritardo.>
In una frazione di secondo mi alza la cerniera fin sotto al collo, mi sposta i capelli e mi sussurra <attenta a ciò che fai e tieni questa cazzo di cerniera chiusa, si vede tutto il seno.>
Mi lascia andare ma come sempre non gli permetto di vincere, mi volto, riabbasso la cerniera <Lucas l'ho abbassata apposta, proprio per far vedere il mio seno. Buona serata.>
<Me la pagherai Alyson.>

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