Capitolo 2

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Alyson
Appena l'aereo decolla, con un respiro profondo apro la lettere dei miei fratelli :
" Aly, il gran giorno è arrivato, inutile prolungarci su quanto siamo fieri di te, sarebbe scontato, tu sei tu senza alcun principio di paragone, sei coraggiosa, forte, determinata, sei tutta sorrisi e pazzie, sei una delle persone che amiamo di più al mondo, sei colei che è presente in ogni momento, sei il nostro tetto sicuro , sei la persona su cui abbiamo sempre contato.
Vai lì e realizza i tuoi sogni, fatti conoscere per quella che sei e non cambiare mai .
Ovunque saremo, saremo insieme .
Sempre e per sempre proprio come i fratelli Mikaelson "
Sempre e per sempre, la nostra promessa e non saranno due ore di areo a dividerci .

Una volta arrivata fuori a quella che sarà la mia casa per i prossimi anni, una semplice villetta di due piani , mi avvicino alla porta, porta che improvvisamente si spalanca palesando un ragazzo di almeno un metro e ottanta, senza maglietta, un fisico che dovrebbe essere illegale ricoperto di tatuaggi, e dal mio metro e cinquantacinque continuo ad osservarlo fino ad arrivare al viso, viso tanto bello quanto tormentato, basta guardare quegli occhi neri come l'oscurità per capire che lui è l'incarnazione perfetta di tutto ciò che mi sono lasciata alle spalle < Ti togli dal cazzo oppure preferisci che ti sposti io di peso ? > la voce, ancora più vuota di quanto non lo siano i suoi occhi, mi riscuoto dai miei pensieri e decido di risponderlo educatamente, < Ciao, sono Alyson, sono la nuova inquilina, sai dove sono Juliet e Virginie ? > , mi guarda e sorride, ma non un sorriso che ti scalda il cuore, bensì uno di scherno, < Sai quanto mi interessa di ciò che vuoi ? Meno di zero, e ora spostati >, mi supera dandomi una spallata , ok ho cercato di essere calma e educata ma proprio non ci riesco ,
< Ehi stronzo, per caso hai bisogno di qualche ripetizione sulla buona educazione perché mi sa che ti serve >, si volta e mi inchioda con quelle due sfere nere, si avvicina a un palmo dal mio viso e devo alzare la testa per poterlo guardare negli occhi, < E così la piccolina oltre ad essere dolce con quella vocina fastidiosa sa anche fingere di essere una con le palle, beh ti svelo un segreto piccolo angelo, quelle come te le mangio in due secondi a colazione e poi le sputo via >, " piccolo angelo " orrido come soprannome, cerco di non farmi distrarre dalla sua vicinanza e dal suo profumo ma sopratutto cerco invano di far calmare il mio cuore, prendo coraggio lo riguardo negli occhi e decido di tenergli testa < Sai, cosa mi può interessare di essere mangiata a colazione quando a me interessa essere mangiata a tutte le ore ? > lo vedo, l'esatto momento in cui una scintilla passa nei suoi occhi, e con questa minuscola vittoria gli do le spalle ed entro in casa .

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