Lucas
Passato l'attimo di follia, in cui ucciderò mio fratello molto lentamente, quanto mi destabilizzerà il senso di colpa? Quanto mi mancherà quella testa di cazzo?
Mi pongo queste domande mentre osservo Alyson sedersi a cavalcioni su Black, ovviamente anche lei poteva scegliere verità a questo stupido gioco da liceali; invece, pur di punirmi ha scelto obbligo.
La osservo mentre si alza e con piccoli passi si avvicina a lui, è a disagio, lo capisco dal modo in cui cammina e da come le sue mani tremano, si osservano e sussurrano qualcosa, da questa distanza non riesco a sentire, odio il modo in cui si capiscono senza troppe parole.
Nell'esatto momento in cui si siede su di lui vorrei non averla mai conosciuta, è troppo ciò che sto provando.
La testa inizia a pulsarmi, i miei occhi non ne vogliono sapere di staccarsi da questa scena del cazzo, lo stomaco mi fa un male cane, come se qualcuno lo stesse attorcigliano più e più volte.
Non so ancora per quanto tempo riuscirò a mantenere il controllo, inizio a contare mentalmente, uno, due, tre, dovrei arrivare almeno a dieci, quindi continuo, quattro, cinque, Lucas resisti questa tortura finirà, sei e lui le mette le mani sui fianchi, posso farcela, vorrei staccargli quelle mani con la sola forza del pensiero, sett... ma porca puttana, gli ha allacciato le braccia al collo.
Mi alzo e strappo, letteralmente, Alyson dal suo corpo, ho contato fino a sei, sto migliorando.
<Questo gioco mi ha rotto il cazzo. È finito il tempo di giocare. Anzi sai cosa vi dico? Continuate voi, io e il piccolo angelo abbiamo un discorso in sospeso. Nessuno di voi e sottolineo nessuno deve provare a fermarmi perché credetemi non vi piacerebbe per niente essere presi a calci in culo. Non dopo lo scherzetto che mi ha fatto mio fratello, non dopo che sapete tutti benissimo che nessun uomo deve provare a toccarla e che sono geloso a livelli assurdi. Noi ce ne andiamo. Ho già avuto troppa pazienza.>
Inizio a camminare verso l'uscita, da come mi guarda, so per certo che è ancora più arrabbiata con me.
<Non provare a portarmi nella tua camera.>
<Nella nostra camera.>
<Nella tua camera.>
Se vuole fare questo giochetto possiamo andare avanti tutta la notte, ciò che mi importa e che lei è con me.
<Nella nostra fottuta camera. Prima ti entra nel cervello diabolico che hai e meglio è per tutti.>
È ancora in braccio a me ma da come mi allontana con le mani, capisco che vuole essere lasciata, per la prima volta decido di assecondarla e la metto giù.
Siamo entrambi fermi, fuori al portico di casa, mi guarda e vorrebbe riempirmi di brutte parole, glie lo leggo negli occhi ma è troppo buona per farlo.
<Il mio cervello diabolico? Sul serio Lucas? Stamattina con una semplice frase hai rovinato tutti i momenti e le emozioni che abbiamo vissuto durante tutta la notte. Ti è bastata una frase, una semplice frase, per spezzarmi.>
Mi sbagliavo, non ci è andata piano con le parole.
<Sono uno stronzo ok? Lo ammetto. Ma sono uno stronzo che impazzisce letteralmente per te. Sbaglio continuamente, non ho freni, faccio e dico ciò che voglio, non so cosa sia la dolcezza ma so che per te farei qualsiasi cosa.>
Spero che dopo le mie parole si ammorbidisca.
<Faresti qualsiasi cosa per me? Come puoi affermare una cosa del genere? Come?>
Alza il tono di voce e vorrei solo abbracciarla per farla calmare.
<Perché non posso dirlo se è ciò che penso?>
<Perché non ci pensi due volte a ferirmi, continui a giocare con me invece io in questa situazione ci metto continuamente il cuore. Non puoi dirmi che faresti di tutto per me oppure che impazzisci per me se poi due secondi dopo sei pronto a farmi del male.>
Cazzo se è difficile.
<Sapevi benissimo che da me non potevi aspettarti romanticismo e dolcezza, nessuno ti ha detto di metterci il cuore. Ho deciso di rinunciare ad altre donne per te. Cosa cazzo vuoi ancora?>
Nell'esatto momento in cui finisco di parlare capisco di aver peggiorato la situazione, vorrei rimangiarmi tutto.
Inizia a fare qualche passo indietro, segno evidente che vuole allontanarsi.
<Non voglio niente. Ti propongo un patto, ma non voglio una risposta ora, puoi anche mandarmi un semplice messaggio dopo. Abbiamo detto nessuna storia d'amore giusto?>
<Giusto>, ha in mente qualcosa che mi farà arrabbiare ancora di più, ma la stupirò, vuole una risposta con un cazzo di messaggino? Avrà ciò che ha chiesto.
<È chiaro come il sole che tu sei attratto da me ed io da te, se siamo in una stanza non riusciamo a non toccarci.>
<Arriva al dunque.>
<Non essere impaziente. Tu non vuoi una storia d'amore, ma non riesci a tenere a bada l'attrazione che provi per me. Quindi da questa sera, ognuno di noi è libero di fare ciò che vuole, con chiunque. Quando ne avremo voglia scoperemo, proprio come piace fare a te. Senza nessuna complicazione emotiva.>
Col cazzo, mi sta mettendo alla prova, adesso però scopriamo chi fra i due è più furbo.
La osservo ma non mi avvicino perché, se è a pochi centimetri da me perdo la lucidità.
<Per me va bene piccolo angelo, dopo per messaggio ti scriverò le regole da rispettare. Dato che nessuno dei due ha un obbligo verso l'altro e poiché ho voglia di scopare andrò a trovare la mia segretaria.>
Mi aspetto una sua reazione ma ricevo indifferenza più totale.
L'ho sottovalutata ha imparato a giocare bene.
<Buon divertimento. Usa il preservativo e scopa come solo tu sai fare. Aspetto un tuo messaggio.>
Nessuna provocazione su lei e Black, niente di niente.
Sono così confuso che non riesco a rispondere e do a lei il tempo necessario per allontanarsi e andare via.
Sono nel mio studio, appena Alyson è andata via, ho preso l'auto e sono venuto qui.
Questo posto è la mia oasi di tranquillità, fra queste mura riesco a pensare, a calmarmi e a prendere decisioni più o meno importanti.
Il cellulare continua a vibrare, decido di rispondere perché so che Marcus non si arrenderà e so anche che in questo momento ho bisogno di lui.
<Che vuoi?>, la mia gentilezza non ha limiti.
<Dove diavolo sei?>
<Nel mio studio, non dirlo a nessuno.>
<Sei sparito. Alyson è rientrata e tu non eri con lei. Ti abbiamo cercato ovunque.>
<Sto bene. Tranquillizzati.>
<Tranquillizzarmi! Sei un coglione.>
Devo allontanare il telefono dall'orecchio per quanto urla, lo lascio sfogare perché so quanto lui abbia avuto paura per me in queste ore.
Due anni fa, avevo avuto l'ennesima crisi per colpa del mio passato, mi ero messo alla guida ubriaco, ubriaco marcio, a mia discolpa posso solo dire che volevo dimenticare il passato o almeno spegnere la mente.
Avevo girovagato per ore, senza una meta e senza rispondere alle infinite sue chiamate, fin quando non l'avevo richiamato con voce tremante per dirgli di venirmi a prendere perché mi ero schiantato contro un albero.
Dieci minuti dopo erano tutti li per me, Marcus, mio fratello, Virginie e addirittura Juliet, hanno avuto paura, tanta, da quella notte ho capito di non essere poi così solo.
<Lo so, hai avuto paura. Ma sto bene, non ho bevuto. Sono venuto qui solo per tranquillizzarmi e pensare.>
<Su cosa devi pensare?>
<Il piccolo angelo, mi ha proposto di scopare quando entrambi ne abbiamo voglia ma senza nessun obbligo e per di più ha detto che entrambi siamo liberi di vederci con chi vogliamo.>
<E tu stai pensando se accettare o meno?>
<Col cazzo, ovviamente no. Sto pensando ad un modo carino per dirle che nessuno potrà toccarla e che la sua proposta fa schifo. Ma non trovo nessun buon modo perché io ho solo modi di merda.>
<Furba la mia sorellina.>
<Da quando è diventata la tua sorellina?>
Mi fa incazzare, non solo mio fratello, adesso anche lui.
<Da quando passiamo del tempo insieme. Mi aiuta se ne ho bisogno e mi ascolta se ho voglia di parlare. Tutto questo senza chiedere nulla in cambio. Era ciò che serviva alla nostra famiglia, una persona come lei.>
<Hai ragione, serviva a tutti noi. Soprattutto a Mark e a te.>
<So che non me lo chiederai, tu odi chiedere quindi te lo dico direttamente. Mandale un messaggio e scrivile ciò che pensi, si te stesso ma allo stesso tempo cerca di tenere a bada la tua parte peggiore.>
<Non è facile per me lo sai. Io non voglio una storia d'amore, nella mia vita non è contemplato l'innamoramento. Semplicemente voglio lei e nessun'altra.>
<Scrivile ciò che pensi anche se so che già glie l'hai detto. Cerca di usare un tono tranquillo e fai un passo verso di lei ma soprattutto prometti a te stesso di non sbagliare nei suoi confronti dopo qualche ora.>
<Coglione.>
<È la verità e lo sai anche tu.>
Vorrei chiedergli di lei, vorrei sapere cosa sta facendo, come sta e soprattutto dove dormirà.
<Forza, chiedimi di lei.>
<Come fai a sapere cosa volevo domandarti?>
<Ti conosco Lucas, da anni. Sei mio fratello, mi hai salvato quando non c'era nessuno a tendermi la mano ed io ho fatto altrettanto con te.>
<Hai ragione, sei mio fratello, non di sangue ma tengo a te nello stesso modo in cui voglio bene a Mark. Di sicuro sarei sottoterra se non ci foste stati voi con me, voi e le ragazze.>
<Basta sentimentalismi. Chiedimi tutto.>
<Come sta? Dov'è in questo momento? E soprattutto dove dormirà?>
<Sei paranoico.>
<Rispondimi e non rompermi il cazzo.>
<La vedo pensierosa, è in camera con Mark, quasi sicuramente staranno parlando di te e di quanto tu sia un coglione, ma purtroppo non so dove dormirà. Su quest'ultima domanda posso aggiornarti più tardi.>
<Grazie, non fatela dormire con lui, cacciatelo di casa se è necessario. Sono stato chiaro?>
<Chiarissimo. Tu rientri oppure dormi nello studio?>
<Non lo so ancora. Ci sentiamo dopo. Ciao fratello.>
<Ciao fratello.>
Riattacco e vorrei solo poterla osservare un secondo con i miei occhi e riuscire a capire il suo stato d'animo.
Penso e ripenso a cosa potrei scriverle per rispondere alla sua proposta ma alla fine decido di essere me stesso come sempre, so per certo che a lei piaccio esattamente così.
" Come cazzo fai a startene tranquilla sapendo che molto probabilmente ho appena finito di scopare con un'altra? Io al tuo posto avrei già mandato all'ospedale qualcuno. Se prima ero arrabbiato, grazie alla tua proposta adesso lo sono ancora di più. Urlami contro, dimmi che devo essere solo tuo ma non trattarmi con sufficienza, anche se lo merito, non lo sopporto, non se a farlo sei tu.
E per rispondere alla tua domanda: col cazzo che ti divido con qualcun altro.
C'è una sola regola che devi rispettare: nessuno deve sfiorarti.
Sei mia, i tuoi sorrisi, le tue lacrime, i tuoi ansiti, il tuo corpo, tutto ciò che è tuo appartiene solo a me anche se non ti darò mai ciò che vuoi.
Ps: Se dormirai con lui sappi che non ci penserò due volte a metterlo su un cazzo di aereo con entrambe le braccia e gambe rotte.
Buonanotte piccolo angelo."

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Without reserve
ChickLitIl bianco e il nero La luce è l'oscurità Crederci sempre e non credere in niente Alyson e Lucas Insieme sono una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e radere al suolo tutto ciò che li circonda. Un viaggio nella loro storia che sarà un altale...