Adam pov's
Oggi all'Aidem avevano organizzato una partita di calcio e mio padre mi aveva obbligato a partecipare. Avevo trascinato anche i miei amici con me, già fare la partita con questi figli di papà mi faceva rodere il cazzo, farla anche da solo sarebbe stato devastante. Io e i miei amici indossammo i completi della scuola, scelsi quello nero, trascinando anche tutta la squadra a mettere quel colore.«Cressida Fox è tanta roba» commentò Ethan guardandola da lontano.
«Hey imbecille! Tieni a freno la tua lingua altrimenti te la taglio» intervenne Ryan, il capitano di football.
Il mio amico era pronto a saltargli addosso ma con una mano sul petto lo fermai.
«No! È roba sua» dissi al mio amico
Vidi entrambi guardarsi in cagnesco e sospirai pensando che sarebbe stata una lunga mattinata. Venne l'arbitro che fece un recup delle regole. Diedi un'occhiata a Ethan che continuava a guardare la biondina che in quel momento si stava sistemando il top. Aveva un bel fisico, non potevo negarlo. Il posto vacante accanto a lei venne occupato da una morettina che aveva tra le sue mani un secchio di popcorn.
Ci fu il fischio di inizio ed io e miei amici iniziammo a correre. L'altra squadra aveva in possesso la palla, in porta c'era un ragazzo con gli occhiali di cui non conoscevo nemmeno il nome. Mason e Ryan si contesero quella palla che finì dritta in rete. Ci furono delle urla e loro corsero verso gli spalti facendo gli spavaldi.
I miei occhi si incrociarono con due marroni, un ghigno si posizionò sulle mie labbra quando vidi le sue guance arrossire.
Riprendemmo il gioco e questa volta la palla era in mio possesso, Mason venne verso di me, ma non me la feci rubare.
«Foster vuoi un altro pugno per caso?» lo provocai
«Adesso per chi, Parker?» ribatté lui
«Non essere geloso, qualcuna che ti baci la troviamo» e con una spinta brutale lo spintonai lanciando quella palla in rete.
1-1. Mason venne verso di me con i pugni serrati. Voleva colpirmi per caso? Quasi mi venne da ridere al pensiero.
«Chi ti ha detto che io non l'abbia già baciata!» sbottò nervoso
«Non credo proprio» tutti i giocatori si fermarono notando noi due in disparte. I miei amici mi guardavano non capendo cosa stesse accadendo.
«La nomina che ti hanno dato non vale per tutte Parker!» continuò e vidi il fumo uscirgli dalle orecchie.
«Questa nomina me l'hanno data le ragazze che non erano soddisfatte da come tu le scopassi» gli diedi qualche pacca allontanandomi.
Le persone sugli spalti cercavano di capire cosa stesse succedendo, mio padre venne verso di me arrabbiato e mi girarono le palle a quella vista.
«Che cazzo stai facendo Adam?!» mi puntò un dito
«Mi stai facendo giocare a questa partita di merda, stanne fuori preside. Questione tra ragazzi» lo sorpassai stufo anche di lui.
La partita riprese, probabilmente sarebbe stato il nostro ultimo goal. Le cose si mettevano male e per mio padre porre fine a questa partita era la miglior cosa. Rubai la palla al ragazzo biondo che portava un septum, corsi verso la rete passandola a Liam che tirò dritto in rete quel pallone.
Non ebbi il tempo di sorridere che Mason mi diede un gancio destro sul labbro. Sentì il solletico nonostante vidi delle gocce di sangue sulla mia mano.
«Adam fermo» sussurrò Oliver e volevo anche farlo se non avessi visto quel sorrisino sul suo volto.
Partì dandogli un pugno sullo zigomo, barcollò stordito. Iniziò un vero scontro, anche l'amico intervenne colpendo Ethan. Mason si rialzò correndo verso di me, ma con uno spintone finì di nuovo a terra.
«Ryan!» urlò la biondina raggiungendo il campo quando arrivò un pugno sul viso al suo fidanzato.
La seguì anche la morettina fermandosi a pochi passi da me. Caspita quanto era bassa.
«Attento!» urlò
Mi voltai vedendo un altro pugno colpire il mio labbro, sulla ferita già aperta. Una rabbia disumana si impossessò di me e mi avventai come una furia su di lui. Non gli diedi il tempo di reagire che lo riempì di pugni. Non ebbe nemmeno la forza di reagire, continuai a colpirlo finché una mano piccola e calda si posizionò sulla mia mano.
«Fermo»
Guardai lei impaurita e la sua mano sulla mia, sospirai ritornando lucido.
«Adesso basta!» esclamò mio padre
Iniziò ad urlare cose che non sentì nemmeno, ci mise tutti in punizione, dopodiché fummo scortati in infermeria per curare le ferite. Mi allontanai fregandomi di mio padre e di quei coglioni.
Sentì dei passi raggiungermi, era la morettina con il fiatone e mi venne da sorridere quando la vidi rossa in viso.
«Aspetta! Devi curarti la ferita al labbro» annaspò
«Questa è una carezza per me. Sai quanti pugni ho ricevuto?» I pugni di Mason erano niente in confronto a quelli che solitamente ricevevo.
«Si potrebbe gonfiare però, vai in infermeria» mordicchiò il suo labbro dondolando sui piedi.
«Se vedo di nuovo quel coglione gli spacco la faccia»
«Posso io... cioè ecco io-» iniziò a balbettare «Ti posso aiutare io?»
«Vuoi curarmi tu, morettina?» schioccai la lingua sotto al palato divertito dal suo disagio.
«Sì, sarei ancora in debito con te»
«Non c'è bisogno» forse fui troppo duro poiché vidi i suoi occhi vacillare.
«Non voglio essere invadente Adam, fai come ti pare» si mise sulla difensiva.
Girò i tacchi dirigendosi verso i dormitori, sospirai seguendola. Adam Parker che inseguiva una ragazza! Quando aprì una porta, mi affrettai a mettere il piede prima che la richiudesse. Si affacciò con quella testolina mora e gli occhi da cerbiatta a fissarmi stupita.
«Mi hai seguita?» nascose un mezzo sorrisetto ma sapevo che le piacesse il gusto di quella vittoria.
«Sto aspettando che l'infermiera mi curi questo labbro»
I suoi occhi si posarono lì, sentì il mio cazzo svegliarsi e mi stranì di come fosse successo.
«Entra» sussurrò
Entrai e vidi quella camera piccola ma accogliente, aveva le persiane un po' abbassate facendo penombra. Era tutto in ordine e non mi sorpresi, immaginavo che fosse una ragazza molto ordinata.
«Ti puoi sedere sul letto, lavo le mani e arrivo» pronunciò prima di sparire nel bagno.
Mi sedetti sul suo letto, il materasso era molto morbido. Vidi diverse matite e colori disposti sulla scrivania insieme a dei fogli messi un po' alla rinfusa.
Vidi anche il foglio che le avevo dato, piegato in due parti. Ghignai quando ritornò e mi vide con quel disegno fra le mani.
«Morettina vedo che ti piace molto questo disegno»
*Spazio Autrice*
SOS... soccorso in arrivo. Alyssa Turner mi sa che ti sei scavata la fossa da sola e ti sei cacciata in un bel guaio.
Ci sentiamo nel prossimo capitolo🌻
~Nanny
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Lullaby
ChickLitAlyssa Turner, una ragazza spezzata dagli eventi della vita ma con un cuore gentile. Con le sue felpe oversize e la sua tisana all'arancia e melograno vuole passare inosservata all'Aidem ma essere la migliore amica di Cressida Fox non l'aiuterà per...