Adam pov's
Flashback
«Sarà l'incontro del secolo! Marshall è un pezzo grosso» tirai un pugno sul tavolo sollevando i vari fogli che giacevano su di esso. Odiavo quando reagiva così, partendo sconfitto prima ancora di giocarsi la partita.«Non sono pronto Adam!» ribatté lui stringendo i pugni
«Non lo puoi sapere coglione! Sali su quel dannato ring e combatti!» sbottai perdendo le staffe, me ne andai non riuscendo più a restare calmo.
Venni pervaso dai ricordi amari di quel giorno, pervaso dai sensi di colpa. Nemmeno la doccia fredda riuscì a colmare quel vuoto. Guardai la mia immagine allo specchio, il livido poco sotto la costola ormai stava sparendo. Spalmai due dita di crema sul livido e mi vestì subito dopo.
«Adam! Muoviti in quel dannato bagno» urlò Liam battendo i pugni sulla porta.
Annoiato uscì vedendo la faccia infuriata di Liam, lui e le sue seghe mattutine. Aspettai che fossero tutti pronti e scendemmo dirigendomi al campus con la mia Porsche. Parcheggiai al solito posto, oggi era più nuvoloso del solito come il mio umore.
Appena entrai cercai con lo sguardo la morettina, la vidi tutta soletta al tavolo con le cuffie e una matita. Stava disegnando concentrata, il ricordo di ieri quando gemeva sotto di me, me lo fece diventare duro. Quando avevo provato a rifilarle la domanda "sono ancora tutto fumo e niente arrosto?" si era allontanata dicendo che si fosse fatto tardi.
Passai di proposito accanto a lei attirando la sua attenzione, sollevò lo sguardo come se mi avesse riconosciuto. I suoi occhi marroni mi guardarono intensamente, riabbassò il capo e potei notare le guance arrossire, trattenni un sorriso di fronte alla sua innocenza.
«Ti metto a disagio morettina?» la provocai
«Fottiti Parker» mi guardò per una frazione di secondi poi prese le sue cose e se ne andò via con il suo bicchiere di tisana.
Un fremito mi colse all'improvviso, poteva essere anche timida ma quando rispondeva lo faceva sempre a testa alta senza timore.
«Mmmh mi piace» disse Ethan girandosi per guardarla. Si beccò un'occhiata e sarei partito in quinta se non fosse suonata la campanella.
Quella ragazzina osava sfidarmi con il sua lingua velenosa, avevo i nervi tesi e solo una cosa potevo fare. Uscì di fretta, colpendo la porta attirando l'attenzione dei presenti. Quando fui nei corridoi vidi i suoi capelli neri raccolti in una coda, aumentai il passo e quando le fui accanto, le presi il polso rapidamente e la trascinai nel bagno delle donne.
«Che fai?!» si lamentò distaccandosi«Ti preoccupa che ti abbiano vista insieme a me»
Morse il labbro e vidi le sue mani gesticolare verso di me ma la mia mente smise di ragionare quando vidi quelle labbra muoversi. Come un pazzo, non le diedi nemmeno il tempo di continuare, mi appropriai delle sue labbra alla ciliegia. Mugolò qualcosa prima di lasciarsi andare, circondandomi le braccia al collo.
«La prossima volta che mi dici fottiti verrò da te e fotterò te» tirai il suo labbro mordendolo a lungo.
«Ahi!» mi schiaffeggiò il braccio indispettita
«Non possiamo stare qua» si voltò verso la porta bloccata dalla mia mano.
«Ti dispiace stare qui con me?» le rubai un altro bacio a stampo
Sospirò e mi tirò verso di lei prendendo l'iniziativa, sorpreso ricambiai cercando subito la sua lingua. Schiacciai il suo corpo contro la porta, intrufolai la mano sotto la sua felpa accarezzando la sua pelle morbida.
Divenne tesa quando sfiorai la sua pelle, spostai il bacio verso la sua mascella fino all'orecchio. La mia mano risalendo sfiorò un lembo di pelle e al tatto mi sembrò strano. Si scostò immediatamente coprendosi. Era una cicatrice quella?
«Alyssa» la chiamai. Era assente, guardava un punto fisso in basso. Provai ad avvicinarmi cauto, sfiorai il viso e sembrò rinsavire.
«Ssh, calma» le sussurrai
La sua testa si poggiò sul mio petto, titubante la strinsi. Tutto questo era successo dopo averla toccata, le avevo procurato brutti ricordi per quel gesto?
«Morettina» con la coda dell'occhio vidi la sua testa spostarsi.
«Era una cicatrice?» domandai curioso
I suoi occhi marroni sembrarono spenti, in uno stato di trance «Devo andare adesso, ho disegno alla prima ora» mi sfuggì in una frazione di secondi lasciandomi con mille dubbi.
Uscì subito dopo anch'io e mi scontrai con quel pallone gonfiato di Mason.
«Adesso te la fai con Turner?» alzò un sopracciglio e il fatto che fosse venuto a farmi la predica e farsi i fatti miei mi mandava in bestia.
«Pure se fosse?» mossi un piede avanzando ancora di più verso il suo corpo.
Gli studenti si misero in cerchio, iniziando a blaterare cose. Odiavo l'Aidem per questo, nessuno pensava alla sua schifosa vita!
«Sai avevo voglia di farmi un giro» avevo capito la sua tattica, voleva provocarmi fino a farmi perdere le staffe. Sentivo già le mani pizzicare, quel ghigno perenne sul suo volto glielo avrei fatto sparire.
«Zitto coglione» rabbuiai al pensiero che potesse avvicinarsi con le sue luride mani alla sua pelle candida.
«Se non sei abbastanza bravo a scoparla, la dominerò io al tuo posto» quando la sua mano toccò il mio braccio, lo colpì in pieno viso con un pugno stordendolo.
Una morettina di un metro e sessanta si posizionò davanti al mio corpo poggiando le sue mani piccole sul mio petto.
«Adam!» mi scosse, facendo sì che i miei occhi incrociassero i suoi.
«Alys te la fai con Parker adesso?» Mason si rialzò sputando sangue.
«Porca foglia! Zitto!» urlò lei dandogli le spalle, i suoi occhi rimasero incollati nei miei.
«Non c'è bisogno che litighi con lui per quello che dice» sussurrò provando a farmi ragionare.
Una voce proveniente dall'uomo che conoscevo bene, interruppe questo momento. Vidi la sua figura imponente in mezzo a noi, con lo sguardo duro.
«Tutti in aula!» la sua voce sembrò risvegliare molti di loro che si mossero velocemente scappando.
«E voi tre! Nel mio ufficio!» guardò noi tre ma soprattutto me, arrabbiato e deluso per l'ennesima volta.
«Lei non c'entra» ribattei indicando Alyssa
«Ho detto tutti e tre Parker, filate in ufficio immediatamente» ripeté
Alyssa preoccupata guardò noi due e fu la prima ad avviarsi a testa china. Guardai mio padre affiancarla in completo silenzio, prevedevo una lunga conversazione.
*Spazio Autrice*💖
Lite tra Adam e Mason, cosa deciderà il preside? Adam scoprirà anche la verità su quella cicatrice?
Ci sentiamo nel prossimo capitolo🌻
~Nanny
STAI LEGGENDO
Lullaby
ChickLitAlyssa Turner, una ragazza spezzata dagli eventi della vita ma con un cuore gentile. Con le sue felpe oversize e la sua tisana all'arancia e melograno vuole passare inosservata all'Aidem ma essere la migliore amica di Cressida Fox non l'aiuterà per...