Adam pov's
Erano ore che colpivo il sacco, avevo le nocche spaccate e il sangue incrostato a contornarle. Le braccia iniziarono a farmi male. Il mio petto era sudaticcio, avevo bisogno di una doccia al più presto.«Oggi è Capodanno»
Mi voltai verso Penelope, ferma sullo stipite della porta avvolta in un cappotto bianco. Indossava un vestito striminzito, trasparente e scollato.
«Perché sei qui allora?» ansimai fermandomi
«Non volevo lasciarti da solo» ammiccò venendo verso di me
«È da tempo che non scopiamo e vedendoti così mi verrebbe voglia di essere presa duramente» diede voce ai suoi pensieri peccaminosi, le sue unghie tracciarono linee immaginarie sulla mia schiena.
«Non sono in vena» borbottai scrollandomi le sue mani da dosso.
Il suo sguardo era di fuoco, mi guardò offesa «Sei cambiato Adam» quando si sentiva rifiutata si metteva sempre sulla difensiva provando a fare lo stesso con l'altra persona.
«Hai un'altra ragazza?» mi scrutò con sguardo vigile
Presi il mio borsone uscendo frettolosamente, mi seguì sui suoi trampoli e mi chiesi quanto fossero dolorosi.
«Adam non puoi rifiutarmi!» urlò
«Penelope trovati un bel ragazzo in un locale e fatti scopare. Non rompere le palle a me» sbottai impassibile
Misi in moto e sfrecciai via, l'ultima cosa che vidi fu il suo dito medio. Guidai verso casa, avevo bisogno di fare una doccia al più presto, i ragazzi stavano sicuramente in qualche locale. Questa sera sarebbero tornati con qualche ragazza, per loro era sacra la notte del Capodanno come le mutande rosse che avevano indossato come da tradizione.
Quando parcheggiai fuori all'appartamento, vidi un signore paffutello davanti al mio citofono, scesi stranito. Non sapevo chi fosse o meglio chi cercava.
«Chi cerca?» chiesi attirando la sua attenzione
«Oh ragazzo, cerco il fidanzato di quella ragazza. È ubriaca ma non mi ha detto il suo nome» parlò a raffica agitato
«Credo che lei abbia sbagliato» scrollai le spalle tirando su il borsone.
«La porterò al suo campus» sospirò risalendo in macchina.
Passai accanto all'auto e mi sporsi per vedere chi ci fosse nel sedile posteriore e quando vidi Alyssa, il mio cuore si fermò. Sbattei la mano sul finestrino fermando l'uomo.
«La conosco, come si è ridotta così?» domandai aprendo la portiera, era sdraiata in posizione fatale dormendo profondamente.
«Era fuori ad un locale con un ragazzo, mi ha detto se potessi portarla da lui ma non sapevo chi intendesse» spiegò
Presi il suo corpo tra le braccia, aprì i suoi occhi da cerbiatta iniziando a sorridere.
«Sei tu»
Presi i soldi dalla tasca dandoli al signore, me la misi in spalla raggiungendo la porta di casa mia. La misi sul letto e subito si alzò spaventata.
«Adam» si guardò intorno
«Sono io, riposati» la incitai a rimettersi sul letto ma negò con la testa.
«Mi hai salvata» si strinse al mio bacino
Rimasi inerme, era ubriaca fradicia e non capivo perché si fosse ridotta così.
«Mi gira lo stomaco» dopo quelle parole, corse in bagno e si accasciò a terra, vomitando nel water. Strinsi i suoi lunghi capelli per non farli sporcare e lasciai che si liberasse totalmente della merda che aveva bevuto.
«G-Grazie» farfugliò
«Hai gli abiti sporchi di vomito, devi fare una doccia»
Si tolse il vestito e si liberò anche del suo intimo, mi guardò con le guance rosse e mi eccitai vedendola con così pura.
«Pure tu» venne verso di me cercando di baciarmi
Mi scansai e aprì la valvola dell'acqua calda, tolsi anche i miei abiti e sorreggendola la feci entrare insieme a me. Legai i suoi capelli con un elastico affinché non si bagnassero. L'acqua scivolò sulla nostra pelle, afferrai il flacone di bagnoschiuma passandolo sulla sua pelle candida. Mi guardò per tutto il tempo, insaponai anche il mio corpo togliendo il sudore appiccicato. La sua testa crollò sul mio petto, strinsi i suoi fianchi stretti per tenerla ferma. Il mio pollice era sulla sua cicatrice che iniziai a sfiorare delicatamente.
«Tieni a me?» mi domandò cogliendomi di sorpresa
«Stamattina ho mentito» continuò «Non è vero» blaterò frasi sconnesse
«Perché ti sei allontanata da me?» le chiesi, sperando che mi dicesse la verità nonostante fosse l'alcool a parlare al posto suo.
«Non te ne sei accorto» singhiozzò
Corrucciai la fronte, non sapendo a cosa si stesse riferendo.
«Sono stata la peggior scopata per te» Era questo che pensava? Pensava che il fatto che lei non avesse esperienza avesse cambiato la mia opinione su di lei?
«Pensi questo?» dietro i suoi occhi percepì paura e un'immensa tristezza. Le sue iridi svettavano in ogni direzione pur di evitare di guardarmi. Sapevo che fosse tesa, potevo sentire il suo cuore battere forte contro la gabbia toracica.
«Non so più niente, penso di non averlo mai fatto» gesticolò sventolando le mani su e giù.
Era decisamente ubriaca, ridussi gli occhi in due fessure aspettando di vedere la sua prossima mossa. Si sedette sul pavimento incrociando le gambe e come una bambina mi fissò con i suoi lineamenti eleganti.
«Andiamo a letto» la mia mano si allungò nella sua direzione ma lei scosse di rimando il capo indispettita dalle mie parole.
«Non ti torcerò un capello. Cazzo sei ubriaca! Non approfitterei mai di te» dissi offeso
Mi guardò per qualche secondo, si alzò senza il mio aiuto e andò a mettersi nella parte destra del letto, coprendosi con le coperte. Ce l'avevamo fatta!
Mi misi accanto a lei, lei si voltò e restammo a guardarci in silenzio. Si avvicinò pericolosamente e poggio le sue labbra sulle mie. Per quanto avessi voluto ricambiare, mi promisi di starmene buono. Misi una mano sul suo petto facendola distaccare.
«Sei ubriaca Alyssa» le ricordai
«Non ti piaccio più?» mise il broncio
«È tardi, ne parliamo domani. Prova a riposare, domani tutto questo sarà solo uno spiacevole ricordo»
Mi diede le spalle, sussurrò delle parole che non riuscì a sentire. Accesi una sigaretta mentre lei crollò in un sonno profondo, guardai nella sua direzione, si sentivano dei leggeri sospiri, quasi impercettibili. La sua mano stringeva un lembo del cuscino a pugno, lo faceva spesso quel gesto.
Sentì delle urla e il cielo si riempì di fuochi d'artificio, era mezzanotte ed era iniziato l'anno nuovo. Lanciai un'altra occhiata alla ragazza accanto a me, che continuava a dormire beatamente e pensai a come fossero volati questi mesi da quando ci eravamo scontrati la prima volta.
Quella notte rimasi sempre in allerta, magari si poteva svegliare stando male o spaventarsi per i fuochi d'artificio. Dentro di me però sapevo che facendo così, avrei evitato che se ne andasse di nuovo mentre dormivo.
*Spazio Autrice*💖
Adam ha aiutato Alyssa, tenendola con sé. Cosa succederà al suo risveglio? È proprio vero che l'alcool gioca brutti scherzi!
Ci sentiamo nel prossimo capitolo
~Nanny
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Lullaby
ChickLitAlyssa Turner, una ragazza spezzata dagli eventi della vita ma con un cuore gentile. Con le sue felpe oversize e la sua tisana all'arancia e melograno vuole passare inosservata all'Aidem ma essere la migliore amica di Cressida Fox non l'aiuterà per...