Capitolo 36

4.2K 90 5
                                    

Continuai quella bozza, con mille colori dispersi sul letto e la tela imbrattata di pittura così come le mie mani. L'angoscia nel disegnare quel temporale era infinita, la stessa che avevo dentro di me.

Qualcuno bussò alla mia porta, andai ad aprirla fregandomene delle mie condizioni. In piedi alla porta vidi Cressida, trascurata nei suoi abiti e senza il suo trucco impeccabile.

«Ciao»

Era rigida, guardava le sue mani o i suoi piedi ma evitava di guardarmi.

«Ciao» sospirai

«Non ti ho vista a lezione e pensavo che ti fosse successo qualcosa» la sua voce si incrinò e sapevo che da un momento all'altro sarebbe scoppiata in lacrime.

«Sto bene» la rassicurai

Restammo per qualche secondo in silenzio nel corridoio con le persone che passavano lanciandoci anche un'occhiata. «Scusa Alys» iniziò
«Sono stata una sciocca ma è giusto che tu sappia che ti voglio bene e non voglio perdere la nostra amicizia» continuò e quando vidi il suo braccio allungarsi feci un passo indietro.

«Perché tutto questo? È l'unica domanda che ho da quando abbiamo litigato. Solo il motivo» socchiusi gli occhi scrutando la sua reazione dopo, si agitò sviando il mio sguardo.

«Gelosia»

Strabuzzai gli occhi, il cuore mise di battere e il mio cervello andò in tilt. Gelosia? Gelosia di cosa e soprattutto perché?

«Non ti rendi conto di quanto tu sia bella e pura, il fatto che Adam abbia posato gli occhi su di te e non su di me mi aveva provocato gelosia. Tu sei bella cazzo, senza mettere stupidi vestiti costosi o trucco per esaltare il tuo viso. Venivi guardata senza rendertene conto e continuavi a nasconderti nei tuoi abiti larghi» confessò con strazio e la sua dichiarazione fu devastante. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.

«Tu sei bellissima Cressida e non riesco a credere che tu abbia veramente pensato queste cose» risposi amareggiata

«Perdonami se lo sono stata, il mio bene è sempre stato sincero. Nonostante tutto quello che provavo, tu sei fondamentale per me. E non mi è mai sfuggito nemmeno per un attimo l'idea di allontanarti da me»

Ormai le lacrime stavano percorrendo il suo viso, stava soffrendo e l'idea mi attanagliava lo stomaco. Eppure avevo bisogno di metabolizzare le sue parole e tutto quello che era successo.

«Ho bisogno di tempo» deglutì il boccone amaro richiudendo la porta, scivolai contro di essa portando la testa sulle gambe.

Dei rintocchi mi fecero trasalire, tolsi i ciuffi che ricaddero sul mio viso aprendo la porta. Mai mi sarei aspettata di trovare Adam qui, era venuto qui per me.

«Cosa ci fai qui?» incrociai le braccia al petto

I suoi occhi perlustravano il mio aspetto, soffermandosi sulle gambe nude. «Vieni con me»

Aggrottai le sopracciglia alla sua risposta. Andare dove?
«Sto percependo tutti i tuoi pensieri. Riesci a fare una cosa senza pensarci due volte?»
Cazzo Adam! Odiavo quando mi leggevi la mente. Presi la chiave della mia camera e lo seguì guardando la sua enorme statura camminare tra i corridoi bui.

«Dove stiamo andando?» chiesi cercando di stare al suo passo per quanto possibile.

«A vivere» gli sentì dire

Nascosi un sorriso, Adam Parker non mi era indifferente e questa cosa iniziava sempre di più a spaventarmi.

Lo seguì in macchina, vidi Adam pagare la guardia che lasciò passare anche me. Inevitabilmente alzai gli occhi al cielo, aveva dei metodi da rivedere quando faceva le cose.

Mi godetti l'aria notturna che colpiva il mio viso e la bellezza della luna che seguiva ogni passo che facevamo.

Quando si fermò e vidi dove fossimo, mi girai verso di lui incredula. L'odore del mare era riconoscibile a migliaia di metri, scesi con un sorriso stampato in viso. Non potevo crederci! Corsi sulla sabbia, respirando a pieni polmoni l'odore della salsedine.

Non c'era corrente, il mare era calmo. Mi godetti quel panorama, era passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che ero andata al mare.

«Perché mi hai portato qui?» gli domandai curiosa

«Quella boccaccia ha sempre delle domande?» borbottò un po' acerbo

«Sei venuto da me quindi presumo che la mia boccaccia ti piaccia» e mi zittì subito quando mi accorsi di quello che avevo detto, intravidi un sorriso sul suo volto e d'istinto lo feci anch'io.

«Perché mi hai portata qui?» morsi il labbro

«Diamine hai sempre bisogno di una spiegazione» sbottò proseguendo da solo

«Scusa eh! Prima mi tratti male e poi vieni a bussare alla mia camera per chiedermi di scendere»

Si fermò sulla staccionata, guardando davanti a sé. Lo imitai anche se l'attimo dopo mi voltai guardando verso di lui.

«Pensavo dopo la litigata con la tua amica ne avessi bisogno»

«Tu hai ascoltato?» schiusi la bocca sorpresa e arrabbiata che avessi origliato.

«Qualcosina»

Fece qualche passo venendo verso di me, fui intrappolata nelle sue braccia. Chinai il capo, le emozioni represse erano tante e il suo sguardo pungente non aiutava.

«Ha ragione ad essere gelosa»

Sollevai gli occhi nei suoi sbalordita, la sua mano sfiorò la mia guancia delicatamente provocandomi la pelle d'oca.

«Non ti rendi conto» sussurrò

«Di cosa?» domandai con voce flebile, le nostre labbra era terribilmente vicine. Legai le braccia al suo collo sollevandomi sulle punte. La sua mano strinse la mia natica tenendomi ben salda, bastava un millimetro e... le nostre labbra si incollarono, desiderose di quel tocco. Il suo tocco divenne fuoco, la mia anima cercò disperatamente la sua.

Mi spaventava come il suo bacio mi desse tranquillità e mi catapultasse in un altro mondo. Mi spaventava come amavo che i suoi occhi fossero solo sui miei e mi spaventava come il mio corpo diventasse lava quando le sue mani vagavano su di esso.

Mi spaventano le sensazioni che stavo provando perché una volta finito tutto questo, non sarebbe passato. Non mi sarei mai potuta dimenticare di lui perché Adam senza chiedere il permesso mi stava facendo vivere di nuovo.
Stavo assaporando di nuovo il sapore di vita, quello che dopo tanto tempo mi era mancato terribilmente.

«Impazzirò un giorno» pronunciò tra un bacio e un altro

«Impazzirò come l'effetto delle ciliegie ha su di me»

E scoppiai in una fragorosa risata, le risate quelle vere che provengono dal cuore.

*Spazio Autrice*💖
Caro Adam... anche tu mi farai impazzire! Cosa ne pensate del suo gesto?
Ci sentiamo nel prossimo capitolo🌻
~Nanny

LullabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora