Corsi via dal palazzetto in lacrime, coprì la mia bocca dai singhiozzi mentre mi feci spazio tra tutta quella gente. Mi aveva mentito. Bugie, solo bugie.
Mi accasciai contro la macchina, liberandomi da quel peso. Affogai tutte le sensazioni che avevo provato quella sera in quel pianto liberatorio.
Ecco perché non vedeva futuro, ecco perché sarebbe morto senza problemi e libero. Voleva vendicarsi contro quell'uomo liberandosi dal suo senso di colpa! Era un'anima tormentata che aveva accerchiato la mia trascinandomi nel baratro.
Rimasi lì immobile, mentre vedevo tutte le macchine andare via. Rimasi nel mio angolo vuota e delusa, non si era fidato di me a tal punto da raccontarmelo.
Un borsone ricadde ai miei piedi, era qui. Sollevai lo sguardo vedendolo vestito e docciato e forse anche sorpreso che lo avessi aspettato.
«Perché?» chiesi in un sussurro quasi impercettibile
«Perché cosa?» alzò il tono di voce facendomi sussultare
«Perché non dirmelo?» mi alzai per avere un confronto ma non disse una parola. Scossi la testa pronta ad andarmene persino a piedi ma appena feci due passi e fui intrappolata tra la macchina e il suo corpo.
«Cazzo! Mi sono tormentato per un anno intero a causa di quel giorno. Ti avrei procurato sofferenza trascinandomi nella mia e tu hai patito abbastanza» spiegò e la sua sincerità mi spiazzò.
«Io voglio conoscere tutto di te! Non quello che vedono gli altri!» ribattei arrabbiata
«Dannazione Alyssa! Quel giorno mi tormenta tutt'ora, non mi perdonerò mai per quello che gli ho fatto. Alec è morto a causa mia! Per colpa mia capisci!»
Non lo ascoltai più, lo tirai verso di me abbracciandolo forte. Mi strinse ricambiando e sentì tutto il suo dolore. «Ti devi perdonare» baciai la sua guancia piangendo
«Tu hai solo incitato Alec, non lo hai ucciso»
Scosse il capo in disaccordo ponendo fine a quell'abbraccio «Lui era terrorizzato, mi disse che avrebbe voluto rinunciare a quell'incontro. Lui non se la sentiva! Io gli ho detto di andare e non fare il codardo, di affrontare le sfide! L'ho fatto ammazzare!» la sua voce squarciò nel parcheggio così come il cielo sulle nostre teste.
«E un amico non ti aiuta ad affrontare i problemi? Un buon amico non ti incoraggia?» tenni fermo il suo viso
«Sono vuoto! Ho visto Marshall a terra e non ho provato un minimo di sollievo. Ho rivissuto solo quel giorno» Era a pezzi, la sua anima lo stava struggendo lentamente. Poggiai le mie labbra sulle sue sussurrandogli dei leggeri "ssh" tra un bacio ed un altro. Le sue braccia mi strinsero al suo corpo affogando ogni problema «Andiamo al mare Adam» mormorai «È lì che si lascia andare il male»
Il tragitto fu silenzioso, la mia mano intrecciata alla sua. Tutto era deserto, scendemmo sulla sabbia avvicinandoci alla riva. Il venticello fresco solleticò il mio viso. Lo abbracciai da dietro quando fummo arrivati.
«Lascia andare ogni pensiero, parla con Alec. Parlagli, ti vuole bene proprio come tu gliene vuoi ed è super orgoglioso di te. Non hai bisogno del suo perdono perché lui non lo è mai stato» lo cullai nella mia stretta cercando di donargli un po' di serenità.
«Lasciati andare anche tu»
Chinai il capo, stava parlando dei miei genitori. Del dolore che avevo ancora dentro. Chiusi gli occhi e lo feci, li immaginai e sorrisi quando li vidi insieme. Mi mancavano tanto.
«Ti ha mandata Alec?» si voltò stralunato
«In che senso?» corrucciai la fronte
«Perché qualsiasi cosa succeda tu riesci a tirarmi fuori, sei riuscita persino a farmi immaginare Alec. Chi sei veramente?»
Sorrisi dolcemente e presi la sua mano nella mia «Voglio solo darti amore, non altra sofferenza» pronunciai
Le sue labbra si avvicinarono, per baciarmi. La mia lingua accolse la sua, le nostre mani si toccavano all'unisono, i nostri corpi desiderosi di unirsi.
Ci spogliammo non solo dei vestiti, si sedette sulla sedia trascinandomi sulle sue gambe. Non importava quanto facesse freddo o che qualcuno potesse passare, eravamo io e lui. Il suo membro entrò lentamente, fu molto dolce. Occhi dentro occhi e mani strette l'una all'altra.
«Stiamo facendo l'amore» ansimai
«Le nostre anime sono unite Alyssa Turner» Ci baciammo e ribaciammo, quella notte non condividemmo i nostri corpi. C'era qualcosa in più, qualcosa che mi sarei portata dentro per sempre.
Le sue spinte furono strazianti e piene, schiusi la bocca in cerca d'aria ma fu riempita dalla sua lingua che cercò avidamente la mia. L'orgasmo fu travolgente, urlai non riuscendo a trattenermi. Il suo liquido scese lungo l'addome, restammo abbracciati sentendo le onde del mare farsi spazio ai nostri piedi.
«Mi hai stravolto completamente» confessò
Presi la sua mano, portandola sul mio petto, precisamente sul mio cuore «Tu sei inciso qui Adam»
Difficilmente sarebbe uscito, lo avrei cercato ovunque. I miei occhi avrebbero voluto sempre i suoi, la mia bocca avrebbe reclamato sempre la sua. Il mio corpo le sue mani e il collo riempiti dai suoi baci. Adam Parker non era per tutti, era quella macchia di colore che aveva intriso la mia vita. Era entrato senza permesso, appropriandosi della mia anima. Vorrei un Adam per tutta la vita, per quanto complicata potesse essere o quando il passato sarebbe tornato a bussare, vorrei avere lui al mio fianco per sempre.
«Io non so se tutto questo abbia un nome, anzi non voglio nemmeno etichettarlo. Sappi che tu Alyssa Turner mi appartieni! Non ti lascerò andare come uno stupido»
Sorrisi come un ebete, stritolandolo tra le mie braccia. Gli riempì il viso di baci, mordicchiando di tanto in tanto il suo labbro inferiore.
«Continuando così non sarò di nuovo delicato, ti scoperò rudemente fino a che mi chiederai di smetterla»
Lo colpì scherzosamente, i momenti romantici non potevano esistere più di qualche minuto.
«I ragazzi penseranno che ci stiamo ammazzando» ridacchiai
«In fondo non l'abbiamo fatto? Ci siamo ammazzati in questi mesi, lentamente distruggendo ogni aspettativa. E pensare che doveva essere solo un'esclusiva Turner!» si accigliò
«Doveva, tempo imperfetto» sussurrai con tono seducente
«Diamine donna, sarai il mio tormento»
Sprofondò con la schiena sulla sabbia ed io mi strinsi al suo corpo godendomi quel momento.
*Spazio Autrice*💖
Carte scoperte, niente più segreti. E Alyssa... anch'io vorrei un Adam nella mia vita🫠
Ci sentiamo nel prossimo capitolo🌻
~Nanny
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Lullaby
ChickLitAlyssa Turner, una ragazza spezzata dagli eventi della vita ma con un cuore gentile. Con le sue felpe oversize e la sua tisana all'arancia e melograno vuole passare inosservata all'Aidem ma essere la migliore amica di Cressida Fox non l'aiuterà per...