Quando ritornai nella mia camera, lui non c'era più. Le lenzuola erano stropicciate e la stanza ancora in penombra. Il cuscino profumava ancora di lui, andai in bagno a fare una doccia eliminando ogni traccia di lui e la passione della notte precedente.
Indossai dei pantaloni di tuta e la mia felpa nera oversize, alzando il cappuccio sulla mia testa. Con lo zaino alla spalla, mi incamminai nei corridoi dell'Aidem. Mi sedetti al tavolo con Cressida e Ryan, portai il bicchiere con la tisana iniziando a sorseggiare il sapore dolciastro del miele.
«Stasera ci sarà la festa di fine anno. Devi assolutamente venire»
Ryan fece un cenno con la testa, sorridendomi dolcemente. Aveva saputo anche lui della storia come tutti d'altronde.
«Ci penserò»
Al suono della campanella, ognuno si diresse nella propria aula. Prima che potessi uscire, Adam mi bloccò ogni via d'uscita. Cressida strinse i denti e strabuzzò gli occhi, sapevo che dovevo affrontarlo.
«Dobbiamo parlare!» tuonò con tono duro
Uscirono tutti e restammo solo noi due, mi afferrò per il braccio mettendomi con la schiena al muro. I suoi occhi bruciavano di rabbia mentre guardavano i miei.
«Sei andata via come una puttana!»
Sospirai a pieni polmoni per non perdere le staffe, fingendo che le sue parole non mi avessero ferito.
«Adam, quest'esclusiva può finire qui. Mi sono scocciata» scrollai le spalle mostrando indifferenza
«Che cazzo vuol dire?!» serrò i pugni accanto alla mia testa.
«Quello che ho detto, l'esclusiva è finita» ripetei con più sicurezza.
«È quello che vuoi veramente?» domandò assottigliando lo sguardo.
«Sì» deglutì guardando i miei piedi
«Un'esclusiva finisce per altri motivi, il tuo è seriamente questo?»
No, coglione. Avevo semplicemente iniziato a provare qualcosa per te che non mi guardavi allo stesso modo.
«Voglio chiuderla qua, non c'è nessun motivo. Questi rapporti non fanno per me»
Afferrò il mio viso fra le sue mani, i nostri occhi si scontrarono e ebbi paura di cedere lì davanti a lui o di mostrargli i miei veri sentimenti.
«Dimmi la verità cazzo!» strinse la mascella e percepì un risentimento da parte sua.
«Porca foglia, te l'ho detto» strinsi gli occhi in due fessure e in quel momento provai ad odiarlo con tutte le forze.
Le sue labbra si poggiarono sulle mie, girai il capo interrompendo quel contatto.
«Tra di noi è stato solo sesso, ci siamo divertiti. Dovresti essere contento» quelle parole nonostante dette da me, feci fatica a dirgliele. Ero la più grande bugiarda, codarda e bugiarda.
«L'Alyssa che conosco io, non avrebbe mai detto queste parole» scosse il capo indietreggiando
Morsi il labbro trattenendo le lacrime, scappai mandando a fanculo le lezioni e chiunque mi stesse guardando insistentemente.
Dopo le lezioni venne Cressida a consolarmi, restando con me nel letto. Guardammo qualche serie e mi feci una scorpacciata di mentine sotto lo sguardo disgustato della bionda.
«Preparati perché non passerai l'inizio del nuovo anno chiusa in queste quattro mura»
Controvoglia, eseguì i suoi ordini. Feci una doccia e lavai accuratamente i capelli, Cressida mi mostrò un vestito rosso e forse sarà stato il mio umore ma acconsentì a mettere anche quell'abito corto.
Misi uno strato di gloss, presi il correttore per coprire quella cicatrice quando mi ricordai le sue parole "Non coprirla più"
Gettai il barattolo nel lavandino e chiusi in fretta la zip sul fianco. Saremmo andate insieme a Ryan, con la macchina di Mason. Non mi lasciai scalfire dalle battutine che mi riservò, mi rilassai a guardare le stelle che c'erano.
Il locale in questione era veramente grande, la musica rimbombava da fuori e molta gente barcollava già ubriaca. Facemmo già la prima sosta al bar «Shottino!» urlò Mason
«Anche per me» acconsentì
Cressida mi guardò stupita ma non proferì parola, bevetti quel bicchierino tutto d'un sorso. La gola si incendiò, il liquido era molto forte e non sapevo nemmeno cosa fosse. Rubai anche quello di Mason mandandolo giù.
«Ci vai pesante» ridacchiò lui ordinandone altri due.
Si surriscaldò il viso, mi scatenai insieme a Cressida in pista e quando lui e Ryan si baciavano, mi giravo verso Mason e insieme andavano a bere altri shottini. Non so quanti ne bevvi, mi sentivo leggera e i pensieri non facevano poi così male.
«S-sei simpatico t-tu» iniziai a ridere, Mason mi guardò con un sorriso sulle labbra e mi invitò a bere un drink ed era veramente disgustoso.
«Cos'è?» biascicai storcendo la bocca
«Bevi, ti sentirai meglio»
Lo feci, tappai il naso bevendo quello schifo. Dopo alcuni minuti mi sentì stordita, Cressida mi parlava ma io ridevo e l'abbracciavo.
«Ti sei ubriacata Alys?!» sembrò un rimprovero il suo, ero sempre io ad assicurarmi che non bevesse troppo e che nessuno si appiccasse senza il suo consenso. Non avevo mai provato la sensazione di spensieratezza, forse ero leggermente brilla ma stavo bene, nessun moro tatuato aveva invaso i miei pensieri.
«Divertiti con Ryan e scopa stasera!» chiusi gli occhi girando su me stessa.
«La guardo io» disse il ragazzo accanto a me, Cressida lo guardò poco convinta ma le alzai il pollice sorridendo.
Mi prese sottobraccio e mi accompagnò fuori a prendere una boccata d'aria. La testa girava e sentivo lo stomaco in subbuglio.
«Ti sei data da fare stasera» commentò accendendosi una sigaretta
«Mi diverto anch'io» cantilenai
«Questo Capodanno non credo che lo dimenticherai così facilmente, domani minimo ti sveglierei con la nausea»
Rotei gli occhi all'indietro, con la mano fermai un taxi e andai verso la portiera.
«Cosa fai!» urlò Mason alle mie spalle
«To-torno al caaaampus, Cressida lo deve sapere»
Stordita entrai e quando mi sedetti la mia testa giro vorticosamente «Signorina dove deve andare?» chiese l'uomo anziano
«M-min può portare da lui?»
Iniziai a piangere, stringendo le gambe al petto «Se mi dà l'indirizzo l'accompagno» mi guardò l'uomo dallo specchietto retrovisore.
«Come si chiama il campus?» domandò
«Aidem» farfugliai
«Questa persona si trova nelle vicinanze?» chiese ancora
«Mmmh»
«Mi indicherà lei la casa» armato di pazienza, il pover'uomo iniziò a guidare lentamente. Vidi le case sfocate, gli occhi bruciavano. Strofinai gli occhi cercando di non addormentarmi in quell'auto.
«La riconosce?» si era fermato in un vialetto, mi sporsi vedendo la sua casa, il mio dito si alzò puntando al suo cancello. Chiusi le palpebre e l'ultima cosa che sentì fu una portiera sbattere.
*Spazio Autrice*💖
Prevedo guai in vista... Adam come reagirà quando vedrà Alyssa in quello stato?
Ci sentiamo nel prossimo capitolo🌻
~Nanny
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Lullaby
ChickLitAlyssa Turner, una ragazza spezzata dagli eventi della vita ma con un cuore gentile. Con le sue felpe oversize e la sua tisana all'arancia e melograno vuole passare inosservata all'Aidem ma essere la migliore amica di Cressida Fox non l'aiuterà per...