Capitolo 25

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Quando le sue labbra si poggiarono con veemenza sulle mie, chiusi gli occhi facendomi trasportare dalle sue labbra. Mentirei se dicessi che non desideravo un altro suo bacio. Allacciai le braccia dietro il suo collo alzandomi sulle punte, le nostre lingue erano avvinghiate come i nostri corpi. Affondò ancora di più la sua bocca, ci stavamo divorando letteralmente.

«Ciliegie» mormorò succhiandomi il labbro

Un lamento di piacere uscì dalla mia bocca e con occhi lucidi lo guardai. Avevo il respiro accelerato e sentivo le mie gambe tremolanti.

«Scusa» sussurrai ridendo

La sua mano scese sulle mie natiche, palpandole a dovere. Poggiai la fronte sul suo petto sospirando, questa situazione mi stava sfuggendo di mano prima ancora che iniziasse.

«Tutto questo dovrebbe essere illegale» strizzò forte una natica facendomi sussultare.

«E tu non dovresti toccare» sollevai di poco lo sguardo per godermi il suo lussurioso. Ero eccitata da quella sua mano che continuava a stringermi forte a lui, il suo membro si fece sentire sulla mia gamba.

«Perché tu dovevi solo rettificare la situazione. Vero?» domandai mordendo il labbro

«Sì, sto facendo ulteriori controlli»

Scoppiai a ridere, lui d'altro canto mi guardava divertito ma mantenne la sua espressione da duro.

«Dovresti ridere di più Turner» commentò osservandomi

Smisi dopo la sua risposta, era vero. Le risate vere erano veramente poche, cercavo tutto il tempo di nascondermi sotto ai miei cappucci per non essere vista dimenticandomi persino quanto fosse bello ridere.

«Non mi piace la mia risata» corrucciai la fronte

«Questa è un'altra stronzata da aggiungere alla lista» disse con tono serio

«Poi mi leggerai questa lista?» gli ressi il gioco

«Vedremo» soffiò sul mio collo provocandomi il solletico.

«Posso adesso mettere i pantaloncini?» poggiai le mani sui fianchi cercando di assumere una postura severa.

«In questo modo e con quelle guance rosse, mi verrebbe solo voglia di scoparti duramente contro l'armadio» e non pensavo di certo che Adam Parker mi volesse scopare. Utilizzava il suo fascino per ammaliarti e dirti le fantasie più perverse che sentiva in quel momento.

«Fors- forse è meglio se dormiamo» iniziai a farfugliai e goffamente raggiunsi il letto coprendomi subito con il lenzuolo.

Spense la luce e restammo al buio, faccia a faccia. La luce che emanava la luna, gli illuminò la spalla.

«Hanno fatto male?» chiesi sfiorando un suo tatuaggio

«No»

Sentimmo la porta sbattere e delle voci nel salone, erano ritornati i suoi amici e dalle risa sembravano un po' brilli. Sentì anche la voce di una ragazza, sentì un gridolino e speravo che non fosse quello che pensavo.

«Ti conviene dormire» si alzò andando verso la porta per chiuderla a chiave.

«Adam» lo chiamai chiudendo gli occhi

«È quello che penso?» pregai pregai ma quando arrivò la sua risposta, mi sentì disgustata.

«È un'orgia»

Una domanda mi balenò per la mente, avevo timore nel fargliela. «Tu... ecco tu» mi bloccai non sapendo come continuare la frase.

«Sì, delle volte ho partecipato anch'io»

Boom. Uno schiaffo in pieno viso, dovevo aspettarmelo. Pensavo che le cose andassero diversamente ma la verità era un'altra.

«Buonanotte» mi girai dall'altro lato così da non vedere il suo viso e nemmeno immaginarlo fare cose con i suoi amici.

Adam pov's
Erano le sei, i suoi capelli lunghi erano sparpagliati sul cuscino sfiorando anche i miei bicipiti. Potevo sentire da qui l'odore di ciliegie, se ne stava rannicchiata nel suo lato del letto e ogni tanto sentivo qualche sbuffo uscire dalle sue labbra. Il suo corpo esile era coperto dal lenzuolo e avrei voluto girarla per poterla guardare senza quei soliti cappucci.

Non ero solito dormire con le ragazze e vedermi adesso mi fece storcere la bocca. Mi alzai andando in cucina facendo attenzione a non svegliarla. Vidi Oliver preparare il caffè mentre gli altri due prendevano un'aspirina. Non avevano proprio dormito, in effetti ero rimasto sveglio anch'io perché i loro gemiti erano forti e mi assicuravo che la morettina dormisse e non venisse disturbata da loro.

«Buongiorno!» mi salutò Ethan

«Stiamo a venerdì e già state combinati così. Non oso immaginare in questi giorni» sbuffai prendendo i miei integratori.

Sul divano giaceva ancora il corpo della ragazza, coperto da un lenzuolo bianco. Vidi anche un pacco di preservativo buttato a terra e non oso immaginare cosa ci fosse sul divano dove adesso dormiva la ragazza.

«Ero tentato dal venirti a svegliare ma ho trovato la porta chiusa» parlò Liam con sguardo indagatore

Sbuffai prendendo la mia tazza di caffè per riprendermi, manco se avessi avuto una sbornia. Non avevo tanta voglia di prepararmi la colazione, avrei mangiato qualcosa dopo. Dalla mia camera uscì la morettina, vestita con i suoi abiti della sera precedente. Aveva gli occhi lucidi e le guance rosse, i capelli un po' scompigliati, cazzo con quell'espressione me la sarei scopata lì all'istante.

Ethan sputò il caffè iniziando a tossire appena vide la sua figura, gli altri due si godettero la scena in silenzio. Lei camminò nella stanza, fermandosi a pochi passi da noi. Era in imbarazzo e si vedeva da come muoveva il peso del suo corpo da una gamba all'altra e come le sue guance divennero sempre più rosee.

«Ehm buongiorno» morse il suo labbro a disagio

«Io vado» adesso guardò me e senza aspettare nemmeno una risposta si diresse verso la porta. Lanciò un'occhiata alla ragazza sul divano, storcendo la bocca, chiudendo infine la porta.

«Hai scopato con la ragazzina?» iniziò per primo Oliver, come un pettegolo.

«Ecco perché non è venuto» dedusse Ethan toccandosi il mento.

«A venire viene ma non con tutte allo stesso modo» alla battuta di Liam lo guardai torvo, ci stavano dando tutto dentro, il loro atteggiamento mi diede molto fastidio.

«Non abbiamo scopato» sbottai incazzato

«Oh il tuo pisellone deve aver sofferto tanto» scoppiarono tutti e tre a ridere.

«Non era quella a cui non piacevi? E che ti aveva addirittura considerato tutto fumo e niente arrosto» mi derise Ethan ricordando la conversazione che ci fu quel giorno.

Li avrei gonfiati di botte ad uno ad uno se avessero continuato per questa strada.

«Intanto la sua amica è una bomba sexy» commentò il biondo eccitato solo al pensiero di scoparsela. Era diventato un pallino fisso quella ragazza.

«È off limits, Ryan le gira intorno e a lei non sembra dispiacere. Anche se sembra intenzionato a scoparsi lui» indicò me

«Penso che punterà alla mora, inesperta, piccolina. Devo ancora capire cosa si nasconde sotto quei vestiti enormi ma sicuramente tu hai già visto qualcosa» ammiccò Liam nella mia direzione

«Andate a fanculo tutti insieme, ho già le palle piene» tuonai adirato e con un scatto repentino andai a prepararmi per andare al campus.

La mattina era appena iniziata ed ero già nervoso per colpa di quei tre. Entrai in camera, sentì il suo profumo di ciliegie ovunque e vidi il letto rifatto. Ragazzina del cazzo!

*Spazio autrice*💖
Mie lettrici e miei lettori come state?
Alyssa ha dormito con Adam, notte un po' particolare. Come si comporterà Alyssa nei suoi confronti?
Ci sentiamo nel prossimo capitolo🌻
~Nanny

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