6.

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«Tesoro sveglia. Alza le tue giovani chiappe, grazie.» mia madre irrompe nella mia stanza, svegliandomi a causa dei suoi tacchi sbattuti contro il pavimento.

Non c'è risveglio migliore proprio.

Il mio sarcasmo oggi mi sa che non mi aiuterà molto.

Oggi è domenica, e l'unico motivo che potrebbe indurre mia madre a svegliarmi alle otto del mattino è il seguente:

Abbiamo un'uscita organizzata con dei suoi amici.

E spero vivamente che non siano i King.

«Buongiorno anche a te, mamma.» lei sembra accorgersi del suo eccessivo entusiasmo che l'ha portata anche a non salutarmi, e si china sul mio viso, ancora appoggiato al cuscino, e mi lascia un bacio sulla testa.

«Scusa tesoro, buongiorno.» alzo il busto, posizionandomi seduta sul letto.

«Facciamo colazione fuori. Abbiamo dei programmi oggi.» ho quasi paura a fare questa domanda, ma devo:

«Con chi?.»

«I King.» ecco.

Ma perché l'universo mi odia?

«Perciò sbrigati.» e detto questo, esce da camera mia, lasciandomi da sola con i miei pensieri.

L'unica cosa positiva è Erin.

Decido di muovermi, prepararmi prima che mia madre possa fare nuovamente il suo ingresso in camera mia per ripetermi quanto io non sia in orario.

Faccio una doccia veloce, acconcio i capelli e mi trucco.

Non voglio fare il trucco come al solito, perciò metto solo un po' di blush, mascara e un filo di gloss.

Poi metto un maglione bianco con lo scollo a barca, e un jeans a zampa di elefante, molto chiaro.

Esco dalla mia camera, intenta ad andare in cucina per prendere la mia camomilla, ma Jason mi blocca il passaggio.

«Non. Fare. Cazzate.» mi sbraccio, capendo a cosa si riferisce.

Ma non sono io il problema, lo capisce o no?

«Forse dovresti dirlo al tuo cagnolino, non credi?.» lui allarga le narici, inspirando con gli occhi chiusi.

«Va bene, ti lascio da solo. Sembra che tu abbia della rabbia da smaltire» mi blocca nuovamente quando lo sorpasso, prendendomi per il polso.

Non stringe, ma la sua presa è ugualmente stretta abbastanza da farmi fermare sul colpo.

«Per favore, sorellina.» wow, ci tiene davvero a farmi andare d'accordo con il suo amico.

Mi limito ad annuire e mi divincolo dalla sua presa.

Arrivo in cucina, ma non trovando la camomilla, capisco che anche questa dovrò prenderla fuori, integrandola con la colazione.

Sbuffo.

«Siete pronti? i King ci aspettano al bar.» Jason annuisce, io mi limito ad uscire e farmi trovare in macchina.

***

Effettivamente li troviamo seduti, hanno preso un tavolo da otto.

Io mi ritrovo seduta davanti ad Andrew, perché sono stata l'ultima a salutare-per la cronaca, lui non l'ho salutato- e tutti i posti erano già occupati. Mio fratello non mi ha voluto cedere il posto di fronte ad Erin.

«Si però, ad averti davanti mi passa la fame.» mi dice quel coglione di King.

«King, non iniziare che oggi non è giornata.» lui alza le sopracciglia, come se gli avessi appena dato una sfida.

Kiss me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora