28.

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Jason:

Il teatro di ieri è stata una cazzo di tortura.

Erin usava di nascosto il cellulare, i suoi genitori erano così impegnati a osservare lo spettacolo e parlarne tra di loro per accorgersene.

Io non ho fatto altro che guardarla.

Nonostante sicuramente stesse parlando con il suo ragazzo, i miei cazzo di occhi erano incollati su di lei.

Ha un potere su di me assurdo, e nemmeno se ne rende conto.

Vorrei spaccare la faccia a questo coglione che è riuscito a prendersela.

E non c'entra un cazzo l'estate, mi sto allenando perché è l'unico modo per non spaccare la faccia chiunque.

Ho avuto una reazione esagerata quando ho sentito che Andrew è stato in camera di Angel, ma penso che il mio cervello l'abbia visto come capro espiatorio.

Ora sono a scuola, e sto osservando da lontano la mia rovina.

Sta parlando con mia sorella, e ogni tanto si tocca i capelli arrotolandoli tra l'indice e il medio.

«Oh ma mi stai ascoltando?.» vengo leggermente spintonato dal mio amico.

«Scusa Josh, puoi ripetere?.» lui sbuffa e chiude il suo armadietto con un sonoro tonfo.

«Ti ho detto che vorrei organizzare una festa, con la gara delle moto, però devi dirmi che ci sarai!.» annuisco distrattamente, guardandolo per un nano secondo.

Il mio sguardo torna sul mio tormento, ma quando mi accorgo che anche lei guarda me, mi assicuro che il mio viso esprima tutto il disprezzo che fingo di provare per lei.

«Fai venire anche tua sorella. Ci siamo divertiti molto quando tu non ci sei stato.» lo guardo corrugando la fronte.

«Divertiti in che senso?.» lui ride.

«Nell'unico senso normale che esiste.» nascondo un sorriso a causa della sua risata e mi accorgo che Andrew sta entrando nella scuola.

Lo fisso bene mentre passa davanti sua sorella e Angel.

Mi avvicino leggermente per sentire di cosa parlano.

«Ti è piaciuto lo spettacolo?.» domanda Andrew.

«Molto, è stato inaspettatamente eccitante.» risponde mia sorella.

«Io sono stata tutto il tempo davanti al cellulare.» si intromette Erin.

«Con chi parlavi, eh?.» chiede con tono allusivo Angel, dando una lieve gomitata all'amica.

Con sto cazzo, Angel, con chi credi che stesse parlando?

«Con nessuno in particolare. Voi due piuttosto, vi siete divertiti a guardare lo spettacolo insieme, visto che vi odiate?.» Erin risponde con un'altra domanda, il che implica che non vuole rispondere.

Andrew nasconde una risata sotto i baffi, e dopo cinque anni passati insieme, capisco benissimo quando lo fa.

«Non ci siamo completamente calcolati.» è Angel a rispondere.

«Non sono mica impazzito.» detto questo, il mio migliore amico si allontana e viene a mettersi proprio accanto a me.

«Tommy e Dylan?.» mi domanda e solo così smetto di guardare Erin.

«Sono andati a fumare.» lui annuisce e posa i libri nel suo armadietto, fischiettando.

«Perché cazzo fischietti?.» gli chiede Josh, fortunatamente.

Kiss me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora