8.

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Cosa avevo in mente quando ho deciso di invitare tutti a prepararsi a casa mia?

Stanno mettendo a soqquadro il mio armadio, ma non per prendere qualcosa in prestito, ma per decidere cosa io andrò ad indossare.

Sembro una bambola sotto le loro mani.

Mi truccano, mi acconciano i capelli, e decidono anche cosa indosserò.

E' assurdamente assurdo.

«Non farle indossare qualcosa di verde, per piacere!.» Evan sta discutendo con Lara, mentre Erin decide di controllare nei cassetti.

«No, lì ho le-.» mi blocco, tanto lei ha già aperto il mio cassetto dell'intimo.

«Ops.» esclama e lo richiude.

Smontano l'armadio quasi interamente per poi arrivare alla conclusione che un vestito nero è l'ideale per l'occasione.

E' un tubino corto glitterato, che abbinerò a delle calze color carne che mi terranno caldo in questo periodo davvero poco adatto per indossare un abito del genere.

Poi lo accompagnerò ad un semplice giubbotto bianco.

«va bene, vi siete divertiti a farmi trucco, sistemato i capelli e scelto vestiti, ma adesso basta. Pesante a prepararvi voi.» infatti seguono il mio consiglio, finendo di truccarsi Lara, abbottonarsi la camicia Evan, e farsi i boccoli Erin.

Finalmente dopo ore passate in camera mia, siamo tutti pronti per scendere e andare al locale dove è stata organizzata la festa.

Prendo l'Audi di mio fratello, che posso anche rinominare come la mia Audi, e usciamo da casa mia.

***

«Non pensavo ci fosse così tanta gente.» sussurro all'orecchio di Erin.

Sembra che sia presente tutta la scuola, ovviamente non ne sono certa, ma l'impressione è quella.

«Nemmeno io.» mi tiene stretta a braccetto, mentre cerchiamo di seguire Lara ed Evan, per non perderci.

Vedo persone sbaciucchiarsi, altre bere come se non stessero facendo entrare l'alcol nel loro corpo, ma in un semplice bicchiere.

Riusciamo a trovare un posto dove sederci e stare solo noi.

Sembra quasi una piccola "zona vip" e sinceramente, non mi dispiace.

«Quella ragazza è spettacolare.» Evan si siede al centro, così da poter avere una visione limpida di tutta la discoteca.

«Oh, Evan smettila! hai già una situazione in corso.» Lara lo rimprovera.

«Il me gay ha una situazione in corso, quello etero no.» faccio scontrare il palmo della mano destra contro la fronte, esausta di sentire in continuazione questi strani discorsi del mio amico.

Sentiamo dalla sala il brusio da parte delle persone.

Stanno guardando la porta d'ingresso, adoranti e speranzose.

Tutte, e anche alcuni ragazzi si lasciano scappare l'occhiata.

Io ritorno seduta nel mio angolo, è un posto accogliente e calmo, potrebbe diventare la mia nuova postazione preferita.

«Cazzo...» Evan impreca e si gira verso Lara.

Io ed Erin ci guardiamo in faccia, confuse.

Le idee ci vengono schiarite quando davanti agli occhi ci ritroviamo cinque ragazzi dai visi molto familiari.

The dread.

«Porca puttana.» sussurro, ed Erin prova a nascondere il suo viso, con l'espressione colpevole stampata sopra, dietro il bicchiere, fingendo di star bevendo.

Kiss me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora