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E' talmente strano svegliarsi in totale silenzio quando si è abituati al caos, da non sembrare nemmeno vero.

Ogni mattina sento il telegiornale attivo per mio padre, il frullatore per i miscugli proteici di mia madre e la musica proveniente dalla camera di mio fratello.

Oggi però, sono da sola.

I miei genitori e mio fratello sono andati a fare una visita in alcuni posti "importanti" per cercare di trovare un lavoro a Jason.

Non sapendo, che i loro caro figliolo solo ieri sera, è riuscito ad incassare la metà di ciò che loro guadagnano in un mese.

Grazie ad una bella partita di poker illegale con gente poco...amata dalla polizia, per intenderci.

E quindi sono sola, e sarà così per tutto il giorno visto che vogliono spedirlo fuori dalla città a lavorare.

Cosa che lui non farà mai, ma stendiamo un velo pietoso.

Il lato positivo di tutta questa storia, è che io posso fare quello che voglio, dopo essere tornata da scuola, ovviamente.

Infatti mi preparo con la musica a palla, sistemo la mia stanza e corro a farmi la camomilla.

Riesco a sentire la musica proveniente dalla mia stanza anche dalla cucina, e adoro questa cosa.

Bevo muovendo i fianchi a ritmo di The Weeknd fin quando non mi arriva un messaggio.

Buongiorno, principessa. Oggi il tuo autista personale sarò io, contenta?

Leggo il messaggio di Andrew e spalanco la bocca.

Che cazzo vuol dire??

La sua risposta arriva subito.

Hey, io il buongiorno te l'ho dato. Comunque, Jason aveva chiesto a Josh di starti accanto tutto il giorno visto che sarai da sola, per impedirti di fare cazzate. Era ovvio che non l'avrebbe chiesto a me, ma eccomi qui al posto suo. Non chiedermi come perché non lo vuoi sapere.

Mi passo la mano attraverso i capelli.

Non ci voleva proprio.

Una giornata intera in compagnia di Andrew significa solo una cosa: distruzione.

Non ti aspettare che faccia salti di gioia per questo.

I tre puntini appaiono e scompaiono ripetutamente, facendomi battere il cuore all'impazzata.

Ma poi il suo messaggio arriva.

No cara, mi aspetto che tu mi salti addosso, il che è diverso.

Arrossisco all'istante ma non riesco a replicare perché arriva un altro messaggio.

Ora, a meno che tu non voglia fare tardi, sono qui fuori. Dovremmo andare.

Spengo le casse grazie al collegamento Bluetooth con il mio cellulare, e subito dopo esco di casa.

Trovo la Porsche nera di Andrew che mi aspetta oltre il cancello.

Lui è appoggiato fuori con il cellulare in mano e un braccio davanti al petto.

Vestito totalmente di nero.

Il suo profumo lo sentivo ancora prima di oltrepassare il cancello di casa mia.

«Finalmente la principessa si fa viva.» incrocio le braccia al petto e guardo altrove.

Fortuna che il mio zaino è leggero, altrimenti in questa posizione l'unica spalla con cui lo sto tenendo starebbe già iniziando a farmi male.

«Non sopporto essere trattata come una che non può fare le cose da sola, come se non riuscissi a prendere decisioni giuste altrimenti.» metto in chiaro da subito il motivo per il quale sono nervosa, così che riesca a capire che non sono in vena di scherzare.

Kiss me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora