22.

1.8K 61 28
                                    

Stranamente non mi da più fastidio il messaggio di Andrew la mattina.

Mi scrive "buongiorno, come stai?" tutte le mattine da più di una settimana ormai, inizialmente non lo sopportavo molto ma adesso...è quasi piacevole.

Non domandatemi perché.

«Hai finito di sistemarti quei quattro capelli di merda che hai? o la principessina deve farsi attendere ancora per molto?.» sono appoggiata allo stipite della porta aperta della stanza di mio fratello, mentre lo osservo intento a pettinarsi i capelli lisci e biondi.

Sono molto corti e ribelli nonostante la loro forma naturale, quindi è normale che passi le ore davanti allo specchio la mattina, ma io non lo sopporto lo stesso.

«E tu hai finito di rompermi i coglioni o devo sopportare ancora a lungo?.» alzo gli occhi al cielo e torno in cucina, dove il muffin sta aspettando ancora di essere mangiato da me.

C'è qualche strana ragione che ancora mi impedisce di ristabilire l'ultimo equilibrio della mia routine.

Mangiare come prima.

Magari è perché durante il mio periodo di totale chiusura in me stessa ho mangiato davvero poco, e quindi adesso sono abituata a questa minima quantità di cibo nel mio organismo.

Ma nonostante ciò, io mi sento abbastanza bene, credo di non aver bisogno di più di ciò che assimilo.

«Angel, dovresti mangiare qualcosa per colazione. Ti ho sempre detto che anche un minimo pezzettino di pane è ottimo per iniziare bene la giornata.» mio padre la mattina è sempre pronto a farmi qualche ramanzina diversa, ma spesso si concentra sul pasto che non faccio.

«Mangerò in macchina, mentre vado a scuola. Ho una merendina nello zaino, tranquillo.» ok, potrei aver mentito, ma non lo saprà mai.

Annuisce un po' incerto, e continua a guardare il suo giornale, sollevando nuovamente gli occhiali sul viso che aveva abbassato per guardarmi meglio.

Mia madre è andata a correre con Lauren, quindi fortunatamente ho un genitore in meno da sopportare.

«Ok, possiamo andare.» Jason lascia una scia fortissima di fragranza maschile per tutto il corridoio, e quando arriva davanti al tavolo della cucina per rubare il mio muffin, mio padre gli fa notare il suo dissenso su questa quantità eccessiva di profumo.

«Jason, finirai per far svenire tutte le ragazze che ti passano accanto, e non è un complimento in questo caso.» trattengo una piccola risata, mentre mio fratello, noncurante delle parole di nostro padre, continua a mordere, gemendo di tanto in tanto, il dolce.

Alzo gli occhi al cielo. Mi chiedo come faccia ad essere così tanto pieno di se e menefreghista del parere altrui.

Salutiamo e ci dirigiamo verso la macchina, che stavolta non mi lascia guidare.

Spero almeno di poter scegliere la musica da ascoltare.

***

Quando le nostre strade si separano, mi saluta con un semplice bacio sulla testa, andando dritto dai suoi amici.

Lui non lo sa, ma ho stretto rapporto con tutti quelli del suo gruppo.

Non ce l'ho con loro, perché sarebbe un po' incoerente volere bene a mio fratello e odiare i suoi amici, infondo sono uguali.

Non accetto il loro stile di vita, ma ciò non significa che siano delle brutte persone.

L'unico che non riuscirò mai a farmi andare a genio è Andrew, ma tutti sappiamo perché.

Anche i muri.

Ecco, quando si dice parli del diavolo e spuntano le corna

Lo vedo poggiato al muro dentro scuola, lontano dai suoi amici, la schiena è ben spalmata contro il muro e tiene una ragazza dalla vita, mentre ogni tanto le sussurra qualcosa all'orecchio che la fa ridere imbarazzata.

Kiss me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora