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Si dice che il sentimento più forte di tutti sia l'amore.

Ma chi l'ha deciso?

Io credo che quello che supera tutti sia, di gran lunga, l'odio.

Perché insomma, per innamorarsi ci vuole tanto, ma per odiare qualcuno può bastare anche solo una parola.

Io ad esempio non ho mai sperimentato l'amore vero, e ovviamente non so se nel mio futuro riuscirò mai a provarlo.

Quello che so per certo è che l'odio l'ho provato per la prima volta, cinque anni fa.

E che sto continuando a provarlo.

Mi riesce facile odiare questa persona perché è quella che ha rovinato la vita di mio fratello, Jason.

Cinque anni fa, mio fratello incontrò per la prima volta quell'avanzo di galera di Andrew King.

Con lui ha conosciuto la strada sbagliata, iniziando a vivere di notte, facendo più casini di chiunque altro in questa città.

Insieme fanno l'accoppiata vincente, recando danni ai cittadini di ogni tipo.

E da quel che so, non si sono limitati a questo.

Non ne sono sicura perché mio fratello non mi ha mai dato il minimo modo di avvicinarmi al loro mondo, neanche lontanamente, quindi non so per certo tutti i suoi crimini.

Non che io voglia farne parte, che sia chiaro.

Vorrei solo capire cosa ci trova di tanto bello a vivere di illegalità.

E odio King perché mi ha rubato il bravo ragazzo che era mio fratello, quello che ubbidiva a mamma e papà e cercava sempre di renderli felici.

Ma in un modo o in un altro, la pagherà, può starne certo.

***

«Angel, io credo che sia l'ora di alzarsi, o finirai per fare tardi.» sento la voce di mia madre, talmente vicina da essere sicura, nonostante gli occhi chiusi, che il suo viso sia accanto al mio.

«Sono sveglia.» basico con la voce impastata dal sonno.

«Mh, si nota.» con questa frase ironica fa la sua uscita di scena, lasciandomi nuovamente sola.

Faccio poggiare i piedi a terra, e il contatto con il pavimento freddo mi fa riprendere.

Siamo a gennaio, a New York si gela.

Vado dritta nel mio bagno, fortunatamente in camera così da non doverlo dividere con mio fratello. E dopo essermi lavata, metto un maglione bianco a collo alto e un jeans a zampa di elefante.

«Angel, sei pronta? faremo tardi.» apro la porta e subito dopo trovo mio fratello Jason, con la sua solita maglia nera e un jeans del medesimo colore, ha solo un giubbotto di pelle addosso e non so come faccia a non sentire freddo.

«Quando ti deciderai a vestire altri colori? il blu e il nero sono bei colori, ma ci sono tante sfumature al mondo.» lui mi lascia un bacio sulla guancia, come ogni mattina, e torna a guardare distratto il suo cellulare.

«Ti aspetto in macchina.» urla mentre scende le scale.

Sospiro.

Io arrivo in sala da pranzo, dove i miei genitori stanno facendo colazione.

«Buongiorno.» dico, lasciando ad entrambi un bacio sulla guancia.

«Buongiorno, non mangi?.» domanda mio padre, ma scuoto la testa.

«Cameron, lo sai che non mangia quasi mai la mattina.» gli ricorda mia madre.

«Lo so, ma ogni tanto spero che cambi idea, Shannon.» rido e li saluto nuovamente, entrando nella macchina di mio fratello.

Kiss me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora