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Non so come descrivere la sensazione che sto provando.

E' talmente bella da non sembrare vera.

Talmente bella da farmi aspettare le paranoie che prima o poi mi rovineranno il momento.

Sentirsi voluti da qualcuno è la cosa più bella che l'essere umano possa mai provare.

Mi sento accettata, apprezzata.

Non sapevo che potesse essere così.

Mentre Andrew mi continua a lasciare baci sulla testa e carezze sul braccio, capisco cosa intendono le protagoniste dei libri che leggo.

E' una sensazione lacerante, che ti consuma e ti fa sentire viva allo stesso tempo.

La confusione che la mia mente sta tirando fuori è anormale, perché so non avrei mai fatto tutto quello che ho fatto fino ad ora se non fosse coinvolto anche il mio cuore.

Non sono ancora pronta ad ammetterlo, e non so se lo sarò mai, ma quello che provo per quello che per me era solo "un avanzo di galera", è qualcosa di vero e...spaventoso.

Sono consapevole del fatto che dovrei proteggere il mio cuore, mettere delle barriere per evitare di farmi male, ma per qualche strana ragione...non ci riesco.

Sono decisa, voglio assaporare qualsiasi cosa: il dolore, il piacere, la rabbia, la tristezza...l'amore se ci sarà.

Tutto mio, tutto.

«Sei sveglia?.» il sussurro di Andrew mi induce ad alzare la testa dal suo petto e osservarlo meglio.

I miei genitori non sono tornati, mi hanno mandato un messaggio dicendo che si sarebbero fermati in albergo per tornare a pranzo a casa.

Perciò Andrew ha passato la notte qui.

Adesso è molto presto, e ci stiamo già guardando.

Lui mi guarda adorante e cazzo, forse lo sto facendo anch'io.

Non sapevo che un rapporto sessuale potesse avvicinare così tanto due persone al punto da farle dimenticare tutto il resto.

«Dimmi pure.» domando, spostando i capelli dietro le spalle.

Lui gioca con una ciocca su cui riflette il sole e mi sorride.

«Sentivo i tuoi pensieri uscire fuori dalla tua mente. Parla con me.» il suo tono è dolce ma deciso.

«Non stavo pensando a nulla di brutto. Sono contenta e rilassata, ok?.» lui guarda attentamente i miei occhi, come se volesse capire se sto mentendo o no.

Ma quando la certezza della mia verità gli arriva forte e chiara, annuisce, baciandomi le labbra.

Ripetutamente.

Rido e lui mi posiziona nuovamente a cavalcioni su di lui.

I nostri corpi nudi si scontrano nuovamente, proprio come ieri.

E sento già la sua erezione premere contro di me.

E nonostante tutto questo mi ecciti da morire, devo alzarmi da questo letto, o mi scorderò come si cammina.

Infatti, mi rimetto in piedi, avvolgendo il mio corpo con la coperta ai piedi del letto, e vado in bagno per farmi una doccia.

«Hey! e io questo problemino come lo risolvo?.» sento Andrew ridere dall'altro lato della porta, e nascondo una piccola risata a mia volta.

«Arrangiati! tanto ci sei abituato, no?.» ribatto, facendo scorrere l'acqua sulla mia pelle.

«No, in effetti no.» mi giro di scatto quando noto Andrew poggiato allo stipite della mia porta con le braccia conserte, mentre mi fissa attentamente.

Kiss me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora