2. prime conoscenze

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Il resto della puntata passò in maniera del tutto tranquilla, almeno per Beatrice che non dovette affrontare alcun tipo di sfida o gara. Le sarebbe piaciuto ballare ancora ma non era possibile in quanto appena arrivata, quindi lei, così come Ayle, si era limitata a guardare tutte le esibizioni scambiandosi, di tanto in tanto, qualche chiacchiera con coloro che le sedevano più vicino, nonché Nicholas e SamuSpina. Quest'ultimo era arrivato ultimo alla gara di canto e pareva essere molto insoddisfatto di come stesse andando il suo percorso ad Amici, e non aveva un riscontro positivo né dall'esterno e nemmeno dai vari giudici.
Beatrice provò a tirargli, per quanto possibile, su il morale, ma lo capiva dal suo sguardo che non si sentisse a suo agio in quel posto, e che forse la scelta migliore fosse quella di tornare a casa. Difatti fu proprio quello che fece subito dopo la puntata: incontrare la sua professoressa, parlare con lei e abbandonare la scuola.

Per uno che usciva, ce n'erano due che entravano e che in quel momento, ridendo e chiacchierando felici, raggiungevano la casetta con valigie e borsoni che non vedevano l'ora di lasciare. Solo in quel momento Beatrice si chiese cosa diavolo avesse messo all'interno di così pesante, ma poi le bastò pensare a tutti i vestiti che aveva infilato e si maledisse mentalmente.

Ayle aprì la porta e, da gentiluomo, la fece entrare per prima, ricevendo un dolce "grazie" come risposta. Il cuore della ragazza si scaldò quando udì le risate e il chiacchiericcio di quelli che sarebbero stati i suoi compagni di avventura. Fu l'ennesimo segno che le fece capire che ce l'aveva realmente fatta. Il suo sogno stava per iniziare.

«Ciao ragazzi! Benvenuti!» Matthew e Mew, seduti su una delle panche del giardino principale, fecero un applauso ai nuovi arrivati, alzandosi e aiutandoli con i bagagli.

«Ciao, grazie» dissero i due all'unisono, facendosi spazio tra i ragazzi, curiosi di conoscere i nuovi compagni.

Beatrice si ritrovò improvvisamente senza valigie e borsoni, ma era troppo presa a guardarsi attorno per rendersene conto. Si trovava nella cucina della sua nuova casa, mentre piano piano si presentava a tutti coloro che la circondavano - così come stava facendo anche Elia.

Sorrideva e stringeva la mano a tutti loro, rendendosi conto di quanto fosse stata stupida ad avere avuto l'ansia di conoscerli. Per un attimo era stata inondata di paranoie, chiedendosi cosa sarebbe successo se non avesse legato con nessuno di loro o se fosse risultata antipatica, e altre mille domande senza alcun senso, che, fortunatamente, si distrussero in quel momento mentre chiacchierava con quei ragazzi che erano dei normali adolescenti che, proprio come lei, erano lì per inseguire un sogno.

Tra le chiacchiere, Lil Jolie prese parola. «Le regole di base sono l'ordine, vi dovete rifare il letto... Poi ci sono i turni da rispettare: un giorno cucinano alcuni, il giorno dopo altri. Stesso vale per quando bisogna pulire la cucina o, che so, passare l'aspirapolvere. Ovviamente questo non significa che bisogna lasciare lo schifo in giro quando il turno non è il proprio. Collaborazione è la parola chiave. I telefoni si possono utilizzare mezz'ora al giorno» spiegò loro tutto ciò che di importante c'era da sapere.

Poco dopo Gaia prese parola, avvicinandosi alla ballerina. «Che ne dici di un bel tour della casa? Così ti faccio vedere anche la tua stanza» le chiese dolcemente, e lei annuì ringraziandola.

La napoletana le fece vedere le varie stanze fino ad arrivare in quella verde, che avrebbe condiviso con lei e Chiara, essendo le uniche due lì. Le sue valigie erano già state posizionate vicino ai letti e si guardò attorno ancora incredula, mentre prendeva posto sul comodo materasso.

Osservò i pochi presenti che erano entrati in stanza e sorrise. «Mi sembra ancora tutto surreale» confessò aprendo la valigia, pronta a rendere suo quel lato della stanza.

𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora