Joseph era oramai sveglio da circa un'ora, steso sul letto di Beatrice con lei che, beatamente, gli dormiva accanto, coperti entrambi solo da un leggero lenzuolo color latte. La luce del sole pomeridiano che filtrava dalle finestre accarezzava con delicatezza la schiena della ragazza, dalla pelle morbida, il cui respiro leggero e regolare era l'unico rumore in quella stanza.Il romano la guardava da quando si era svegliato, non riuscendo a toglierle gli occhi di dosso, mentre nella sua testa si ripetevano in loop i ricordi di quella notte, durati fino alle nove di mattina circa, quando i due avevano deciso finalmente di andare a dormire, stretti in un abbraccio, le gambe attorcigliate e il lenzuolo a coprirli.
Era stata la notte migliore della loro vita.
O quantomeno per Joseph, che si era ripetutamente dato dei pizzicotti per verificare se fosse davvero la realtà o un sogno. Eppure era tutto vero. Beatrice era lì e avevano fatto l'amore più e più volte.
Era una sensazione strana, ma si sentiva come se, anche per lui, fosse stata la prima volta. L'emozione, la paura di sbagliare e di farle male, i brividi lungo tutto il corpo e l'entusiasmo di aver fuso i loro corpi. Tutte emozioni che aveva provato per lei, solo per lei e mai per nessun'altra.
Più ci pensava, più si rendeva conto di essere incredulo ma felice, forse come mai prima d'ora. Non avrebbe mai pensato di potersi trovare in una situazione del genere con una ragazza con cui avrebbe condiviso il percorso ad Amici, e invece si era innamorato e ci aveva anche fatto l'amore per ore ed ore.
Beatrice era stata senza dubbio inaspettata, ma in maniera del tutto positiva, come quando, d'improvviso, ti capita l'evento più importante ed indimenticabile della tua vita, quello che mai ti aspetteresti ma che ti riempie il cuore di gioia.
Ecco, era lei.
E pensare che aveva sempre criticato chi, andando ad Amici, finiva con il fidanzarsi. Per lui era sempre stata una cosa inconcepibile: quello era un programma dove si andava per fare musica, non per trovare l'amore. E invece doveva ricredersi, fortunatamente.
Joseph era talmente perso a guardarla che non si rese conto del fatto che ragazza avesse iniziato a muoversi e, di conseguenza, ad aprire gli occhi. Solo quando la sentì mugugnare qualcosa di incomprensibile, un dolce sorrise gli nacque in volto.
«Buongiorno Bice...» sussurrò con tenerezza, schioccandole un bacio tra i capelli.
Beatrice, ancora assonnata, si girò verso di lui guardandolo con mezzo occhio aperto. Poco dopo sorrise e si accoccolò al suo petto. «Giorno, Jo» disse a sua volta, lasciandosi accarezzare la schiena dalle sue mani calde.
Rimasero in quella posizione per qualche minuto, entrambi in silenzio e con i pensieri ancora rivolti a quanto successo.
La ballerina poteva dirsi piuttosto imbarazzata, ma estremamente felice, quasi come se avesse toccato il cielo con un dito. Aveva perso la verginità con il ragazzo di cui era innamorata, ed era stata senza dubbio la notte più bella della sua vita.
Era stato delicato, gentile, rispettoso e accorto, chiedendole sempre come stesse e se le stesse facendo male. L'aveva trattata con i guanti, come mai nessuno aveva fatto prima.
«Che ora è?» domandò improvvisamente la ragazza, non muovendosi da quella posizione in cui stava benissimo.
Joseph si allungò quel minimo per raggiungere il cellulare sul comodino. «Le quindici. Un po' tardi effettivamente...» rise dolcemente, tenendo sempre la ragazza stretta al suo petto.
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𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holden
FanfictionChissà perché ci era stato insegnato che i simili erano soliti respingersi, che due menti e due caratteri fin troppo uguali non erano fatti per stare insieme. Erano gli opposti ad attrarsi: il cielo e la notte, la luna e il sole. Per Beatrice e Jose...