28. vacanze meritate

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Gli ultimi giorni in casetta erano passati velocemente tra il Babbo Natale segreto, un'abbondante cena tutti insieme e l'ennesima sgridata di Rudy nei confronti di Holden riguardo la lista delle quattro canzoni che il ragazzo, durante la pausa, avrebbe dovuto lavorare e di cui si era lamentato nonostante fossero state scelte da lui. C'era stata una discussione di circa mezz'ora tra i due, e addirittura era stato fatto entrare uno degli insegnanti che seguiva i ragazzi, sostenendo la sua versione contro quella di Joseph, che, nervoso, aveva lasciato la sala dicendo che non era in grado di portare avanti una conversazione perché, come al solito, non gli veniva data l'opportunità di replicare, e finiva così per passare come un bugiardo e uno scansafatiche che, tra l'altro, non rispettava la scuola.

Era dunque felice, da un lato, che potesse prendersi dei giorni di pausa da quel programma, che, sebbene gli stesse dando una grande opportunità, aveva anche riportato a galla quegli attacchi, quelle ansie e quella pressione che sperava di non rivivere più. Ciononostante era una cosa che aveva messo in conto poiché, in ogni caso, Amici non era una vacanza, anzi tutt'altro. Ci voleva costanza, dedizione e rispetto delle regole, quindi, in fondo, sapeva che prima o poi sarebbe esploso.

Ora però era arrivato il momento di staccare un po' la spina e di far riposare il cervello.

Nonostante la felicità per questo, Joseph poteva dirsi anche parecchio triste per il fatto che, per qualche giorno, non avrebbe vissuto ventiquattro ore su ventiquattro con Beatrice. Già da domani non l'avrebbe vista girare per la casetta, non sarebbe potuto andare da lei quando desiderava, rifugiarsi nelle sue braccia e nei suoi baci.

Erano questi i pensieri di Joseph mentre, insieme alla ballerina, si trovava in stazione in attesa che arrivasse il treno di lei. Una volta arrivato, lui sarebbe andato a prendere il suo, anche perché non avrebbe mai permesso che aspettasse da sola.

Dopo aver salutato tutti i prof, i professionisti e la produzione, i ragazzi avevano abbandonato la casetta portandosi dietro le valigie con lo stretto necessario, anche perché il 28 avrebbero fatto rientro per preparare le esibizioni da portare sul palco del Capodanno in musica a Genova, dove i ballerini avrebbero ballato su uno degli inediti dei ragazzi, e Beatrice avrebbe proprio danzato su Nuvola, insieme a Holden che avrebbe cantato.

Dire che fossero emozionati era poco.

Successivamente, si erano tutti diretti in stazione, ognuno per aspettare un treno diverso, e, dopo essere stati per un po' insieme e aver scattato varie foto con alcuni fan, si erano salutati e divisi, tranne loro due, e tutto perché Joseph voleva passare ancora del tempo con lei.

Proprio non ce la faceva a lasciarla andare.

«O tutto a posto?» la voce di Beatrice lo risvegliò dai suoi pensieri. «A che pensi?» chiese rimettendosi il telefono in tasca e concentrandosi solo su di lui.

Joseph le mise un braccio attorno alle spalle, tirandola a sé e baciandole la tempia. «Che pure se sei 'na rompipalle, me mancherà non vedette pe' tipo cinque giorni» ammise.

Lei lo guardò dolcemente, rubandogli un veloce bacio, incurante degli sguardi curiosi di chi conosceva il programma, e, di conseguenza, loro due.

«Mi mancherai anche tu, Harry Potter 2.0» mormorò sulle sue labbra, prendendolo in giro e facendo riferimento ai video che, in quei giorni, giravano su TikTok: lui da piccolo che si fingeva un mago.

Joseph rise divertito. «Ti odio» sussurrò prima di schioccarle un altro bacio.

Fosse stato per lui, non avrebbe mai smesso.

«Mh certo» si limitò a dire lei, baciandolo ancora.

Joseph ricambiò e continuò a stringerla. «Vabbé ma tanto 'in sti giorni ci vediamo, no? Ci organizziamo e vengo da te» disse con lo stesso tono di un bambino, facendole tanta tenerezza.

𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora