Chiuso in quelle quattro mura insieme a Petit e Lil, Joseph sentiva la stanza rimpicciolirsi sempre di più e il fiato mancargli. La giacca che indossava era quasi come se lo opprimesse, come se volesse strozzarlo, e cercò, con fatica, di sbottonarsela nella speranza di poter migliorare la situazione, ma così con fu.Era ben consapevole di ciò che stesse succedendo, essendoci oramai parecchio abituato, ma sperava con tutto se stesso di riuscirsi a calmare senza dover ricorrere alla fuga.
Eppure continuava a sentire l'aria mancargli sempre di più, come se improvvisamente non ci fosse più ossigeno. La vista gli si annebbiò dalla rabbia mentre la voce di Rudy diventava sempre più ovattata e lui non riusciva più a vederci a causa del nervosismo.
«No no, io non ti ascolto! Mi sto sentendo male!» ripetette per la quarta volta, schizzando in piedi col solo obiettivo di uscire da quel luogo opprimente.
Nonostante il suo prof in collegamento gli chiedesse di rimanere calmo e di restare in studio, Holden non lo ascoltò, continuando a ripetere le medesime parole in un evidente stato di agitazione, nervosismo e confusione, come se non fosse neanche più capace di capire dove si trovasse e cosa stesse facendo.
Sapeva solo di dover andare via di lì.
Doveva respirare.
Uscì a passo svelto dallo studio, facendo perfino fatica a trovare la maniglia, e iniziò poi a camminare verso la Sala Relax, con gli occhi spalancati come se avesse appena visto un fantasma.
Voleva così tanto raggiungere il bagno, suo unico obiettivo in quel momento, che neanche si accorse della figura minuta di Beatrice, da poco uscita dalla sala 4 dopo la lezione con Umberto.
Sorrise alla vista del ragazzo. «Jo — ma pian piano quel sorriso si spense, notando lo stato in cui si trovava — Jo ma che c'hai?» dire che fosse spaventata era riduttivo.
Joseph era cadaverico e sudava.
Non le rispose, neanche la sentì in realtà. Sparì semplicemente dalla sua vista entrando nella Sala Relax.
La ragazza rimase ferma immobile per qualche secondo, scossa da quanto successo, ma fu la voce di Lil, da poco uscita dallo studio con Petit, a risvegliarla e a spiegarle la situazione.
Riguardava il compito natalizio che Rudy aveva assegnato ai suoi allievi. Riteneva che avessero fatto un buonissimo lavoro con Last Christmas, così tanto che c'era la possibilità di farlo uscire su tutte le piattaforme digitali. Nonostante l'opportunità, Joseph non ne era stato felice, tutt'altro. Si era tirato indietro, aveva iniziato a non vederci dalla rabbia, ripetendo più e più volte che non avrebbe mai fatto uscire un pezzo di cui non era sicuro, soprattutto perché i tempi e i modi che avevano avuto per prepararlo non erano stati ottimali.
Proprio qualche settimana prima, parlando di Nuvola, Joseph le aveva confessato di essere un tipo piuttosto perfezionista e che mai avrebbe permesso che uscisse qualcosa di suo di cui non era per nulla convinto, o, comunque, su cui non ci avesse lavorato abbastanza. Era dunque chiaro che ciò fosse entrato in collisione con la proposta di Rudy di far uscire Last Christmas, su cui aveva lavorato praticamente pochi giorni per quanto riguardava la produzione. Era venuta bene, ma non perfetta, e, quindi, mai avrebbe permesso che uscisse una cosa del genere, oltretutto se si trattava di una cover di Natale.
Aveva iniziato a non vederci più dalla rabbia e dal nervosismo, soprattutto quando Rudy aveva iniziato a sgridarlo dicendogli che non fosse un comportamento giusto e che, anzi, quella fosse solo un'opportunità per tutti loro.
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𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holden
FanfictionChissà perché ci era stato insegnato che i simili erano soliti respingersi, che due menti e due caratteri fin troppo uguali non erano fatti per stare insieme. Erano gli opposti ad attrarsi: il cielo e la notte, la luna e il sole. Per Beatrice e Jose...