36. maglia dorata

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Man mano che i minuti passavano, in studio si innalzava il chiacchiericcio nell'attesa che Maria entrasse e desse inizio alla ventesima puntata di quell'edizione. I ragazzi parlavano tra di loro a gran voce, e, di tanto in tanto, salutavano il pubblico, che urlava impazzito a causa di quelle attenzioni.

«Ao! — esclamò improvvisamente Joseph, facendo sobbalzare Beatrice, che si girò verso di lui con un'espressione confusa — Te stai a move da prima. Tutto a posto?» le domandò, facendo riferimento alla sua gamba, che faceva su e giù da quando si era seduta. Inoltre, anche in Sala Relax non era stata ferma neanche un secondo.

Beatrice sospirò. «C'ho 'na sensazione strana, e quando ce l'ho, succede sempre qualcosa. Spero sia positiva, perché altrimenti starebbe a significare che me ne vado a casa» gli spiegò con una risata isterica. Tutto voleva meno che andarsene.

Nell'udire quelle parole, quasi gli venne una fitta al cuore. Non aveva mai messo in conto l'idea che uno dei due potesse andarsene prima dell'altro, e questo perché pensava solamente a viversi intensamente quella storia. Riflettendoci, però, era una cosa che sarebbe potuta accadere, a meno che non fossero andati entrambi in Finale. Joseph credeva molto in Beatrice ed era fermamente convinto che avrebbe avuto lunga vita al Serale, e anche lui sperava di avercene. Anche se poi, alla fine, sarebbero stati i giudici e i loro gusti a scegliere.

In ogni caso, la sola idea di ritrovarsi senza la ballerina gli fece storcere il naso in un'espressione infastidita. Al massimo poteva rimanere senza di lei una settimana, due esagerando, ma poi sarebbe stato difficile non avvertire realmente la sua mancanza. Oramai era arrivato ad un punto in cui sentiva il bisogno e la necessità di averla accanto, soprattutto in quel percorso, durante il quale lei era il suo unico punto di riferimento. Senza Beatrice, si sarebbe sentito perso, e, nonostante gli altri, solo.

E pensare che neanche aveva messo in conto l'idea di innamorarsi lì dentro.

Joseph le poggiò la mano sulla coscia. «La Celentano te ama, Bice — le rispose — 'Sta sensazione è positiva, fidate. Vedrai che piji la maglia oggi» e lo disse con sicurezza.

Era impossibile che la Celentano la mandasse via, e ancor di più che qualche altro prof la mettesse in sfida, dato che, trovandosi in fase pre-Serale, gli allievi definitivi erano oramai loro. Era dunque sicuro che quella sarebbe stata la puntata di Beatrice, e che lei avrebbe preso quella maledetta felpa dorata, che tanto si meritava.

Sperava ovviamente di prenderla anche lui.

Prima che Beatrice potesse rispondergli e dirgli che anche Rudy sicuramente lo avrebbe mandato al Serale, probabilmente durante quella puntata, Maria fece la sua entrata, salutando il pubblico e i prof, e quindi si ammutolì.

La cosa che non gli aveva detto, però, era che la sua ansia derivasse anche dalla coreografia che avrebbe portato in scena quella giornata. I ballerini, infatti, avrebbero ballato insieme ad alcuni cantanti di Sanremo, che, a loro volta, avrebbero portato la canzone che avevano presentato al Festival. Beatrice sarebbe stata accompagnata proprio da Irama e dalla sua Tu no, canzone che, più di tutte, le era piaciuta ed era capace di commuoverla. Inutile dire che avrebbe ballato con il pensiero rivolto a sua madre, e sperava di non fare errori. Non poteva permetterlo, soprattutto non in quella coreografia.

Dopo una veloce sfilata della Celentano, ecco che Francesca e Umberto fecero entrare due felpe dorate, lasciandole davanti ai banchi dei prof. Beatrice, seduta al suo posto, le guardava con ardore: doveva assolutamente prenderla, e doveva farlo durante quella registrazione.

𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora