39. distrutta

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Nonostante le tante lezioni in vista della prima puntata del Serale, i ragazzi riuscivano, di tanto in tanto, a ritagliarsi dei momenti per sé o veniva data loro l'opportunità di staccare la spina grazie, ad esempio, a dei vocali mandati dai fan, che la produzione aveva fatto sentire ad ognuno di loro.

Per Beatrice era stato davvero bellissimo rendersi conto di quanto la sua danza, per quella ragazza il cui nome era Alessia, fosse importante. Diceva di emozionarsi ogni volta che la vedeva ballare, e di ritrovarsi, a fine esibizione, sempre con le lacrime agli occhi. La ballerina romana, per lei, era una fonte di ispirazione non sono nell'ambito della danza, ma anche per la sua forza e per la sua determinazione.

Quelle parole, per Beatrice, non avevano prezzo.

Ovviamente le cose non andavano bene per tutti, anzi tutt'altro. Giovanni e Nicholas continuavano a non parlare, e c'era una situazione di stallo - o di rottura definitiva - tra Gaia e Mida, complice forse anche la pressione del Serale. La napoletana, infatti, si era ritrovata a sfogarsi con la sua amica e a piangere tra le sue braccia, raccontandole che, già da un po', avvertiva meno attenzioni da parte del milanese, che, a sua volta, si era giustificato dicendo di non essere in grado, forse in quel momento, di dargliele, e di voler stare da solo. Aveva iniziato a metterla sul discorso dell'abitudine, aggiungendo che lei meritasse di meglio. Dopo aver chiacchierato a lungo, lei si era detta in disaccordo per una pausa, e lui, dunque, le aveva detto che, a quel punto, conosceva la risposta definitiva. Era evidente, però, che entrambi soffrissero per essersi allontananti, e, parlando con Christian, Beatrice non aveva ben capito perché avessero interrotto quel bellissimo e puro rapporto. Da un lato pensava che il ragazzo volesse realmente concentrarsi solo sul suo percorso, però, allo stesso tempo, vedeva quanto tenesse a Gaia e quanto, nonostante tutto, la guardasse sempre, quindi, forse, era solo spaventato dalle grandi cose che stava iniziando a provare. Onestamente Bea non riusciva a comprenderlo, e anche Christian era molto confuso a riguardo, ma una cosa era certa: per il momento era meglio, per loro, stare lontani per un po'.

In ogni caso, la ballerina romana aveva consigliato alla sua amica, nonostante fosse difficile, di non pensarci troppo e di non lasciare che quella situazione potesse, in qualche modo, gravare sulla sua prestazione al Serale, perché non sarebbe stato per nulla giusto. A Christian, anche lui in lacrime, invece, aveva consigliato di riflettere ma di non prendere in giro o illudere la povera Gaia: se era un no, doveva rimanere tale, perché sarebbe bastata anche la più piccola e semplice attenzione, e lei si sarebbe illusa, e non se lo meritava.

Ciononostante sapeva quanto fosse difficile per entrambi.

Christian rappresentava il primo amore per Gaia, ma non era solo quello. Lui l'aveva aiutata a sbloccarsi, soprattutto sul palco. Quando ballava, lo faceva con la consapevolezza di avere il suo sguardo puntato addosso, e solo quello riusciva a farla stare bene.

Gaia, dal canto suo, per il cantante milanese rappresentava forse una delle relazioni più pure che avesse mai avuto, e quella situazione faceva male anche a lui, sebbene fosse stata una sua decisione. Si sentiva in colpa per averla fatta piangere e soffrire, ma, ancor di più, si malediceva per il fatto di non essere in grado, neanche lui, di capire effettivamente perché volesse quella pausa. Sapeva solo di essere confuso e sentirsi, quasi, in gabbia, e stare da solo pareva essere la scelta migliore per entrambi, e questo perché se avesse dovuto dare il contentino a Gaia, allora sarebbe stato meglio chiudere, perché lei tutto meritava meno che le briciole.

Quella situazione tra i due, le aveva dato modo di pensare alla sua storia con Joseph, che, per fortuna, andava avanti senza alcun problema, eppure, il solo pensiero di poter rompere con lui, la faceva sentire male, e questo perché Joseph rappresentava praticamente il suo tutto. Ciononostante, i due sapevano di trovarsi al Serale e avevano dato per scontato che, in quella fase, si sarebbero visti poco pur vivendo insieme, e andava bene ad entrambi perché sapevano che la sera, dopo le lezioni, si sarebbero sempre ritrovati. Anzi, a volte vivevano la giornata solo in funzione di quel momento, e non si sarebbero mai annoiati o avrebbero provato un senso di abitudine. Nonostante tutto, era evidente la loro voglia di passare del tempo insieme, anche cinque minuti, ed era proprio quello che Gaia non riusciva a capire: perché Christian pareva non voler stare con lei neanche per due minuti? Perché non le parlava più?

𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora