8. alte aspettative

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Era mattina presto e in casetta erano pochi i ragazzi già svegli. Attorno l'isola della cucina, infatti, erano presenti Christian, Gaia e Holden intenti a parlare del più e del meno, sebbene fossero più i primi due a chiacchierare, mentre il romano si limitava ad ascoltare e ad osservare quanto i due fossero cotti l'uno dell'altra. Questo in particolare lo fece sentire il terzo incomodo, e, in aggiunta a ciò, era davvero tanto assonnato. In realtà non sapeva per quale motivo fosse già sveglio, ma era certo che, una volta aver bevuto il suo latte, sarebbe andato a infilarsi di nuovo sotto le coperte. Dopotutto non aveva molto con cui intrattenersi, e fare la candela era l'ultima cosa che voleva.

«Raga' che dite se ci guardiamo un film?» propose improvvisamente Gaia. «Non abbiamo molto altro da fare» aggiunse teneramente, guardando i due ragazzi.

Christian l'abbracciò da dietro, poggiandole il mento sulla spalla - per quanto possibile data l'evidente bassezza della ragazza - «Per me va bene. Che cosa proponi?» le schioccò un bacio sulla guancia facendola arrossire.

Joseph, seppur divertito, ruotò gli occhi al cielo. «A rega' a me non me va de' regge' er moccolo, so' sincero — mise la tazza vuota nel lavandino — quindi me sa che me ne torno a dormì» disse facendo imbarazzare ancora di più Gaia, che abbassò lo sguardo.

Christian sorrise sghembo. «Se vuoi chiamiamo qualcuno a farti compagnia» lo provocò facendo un palese riferimento a Beatrice.
Erano giorni che continuava a tormentarlo parlandogli della ballerina, del fatto che fossero molto vicini e chiedendogli d'improvviso cosa pensasse di lei. Sembrava volesse arrivare a qualcosa, ma Joseph non gli avrebbe mai dato quella soddisfazione.

Sbuffò guardandolo torvo. «Smettila co' 'ste insinuazioni» borbottò nascondendo l'imbarazzo.

Prima che Gaia potesse chiedere qualche delucidazioni a riguardo e Holden potesse raggiungere la sua stanza per andare a rimettersi a letto, fece il suo ingresso in cucina proprio Beatrice, avvolta in una coperta celeste.
Assonnata si avvicinò ai tre, facendo un piccolo sorriso. «Buongiorno» mormorò tra uno sbadiglio.

Holden rimase a fissarla per qualche secondo, rendendosi conto di quanto fosse tenera anche da appena sveglia. Aveva i capelli arruffati, gli occhi assonnati e il volto stanco, eppure rimaneva bella in egual modo.
Scosse la testa per riprendersi, sussurrandole un flebile 'buongiorno' insieme a Gaia e Mida, evitando di incontrare lo sguardo malizioso del milanese.

«Ti abbiamo svegliato?» le domandò Joseph nella speranza che il loro chiacchiericcio non avesse disturbato il suo sonno.

La ragazza si poggiò contro lo schienale del divano e scosse la testa. «No — lo tranquillizzò — sono solo abituata a svegliarmi presto» incurvò teneramente le labbra all'insù. «Voi piuttosto che fate?» chiese.

«Volevamo vedere un film. Ti unisci?» le sorrise Gaia mentre recuperava il telecomando della tv.

Beatrice annuì immediatamente. «Guardiamo qualcosa come Fight Club o... che so, Ragazze interrotte?» domandò con l'entusiasmo di una bambina, facendo sorridere Holden.

«Non te facevo tipa da 'sti film. Complimenti!» le disse immediatamente il ragazzo, andandosi a sedere sul divano e dimenticandosi del fatto che fosse stanco e che, poco prima che lei arrivasse, volesse andare a dormire.

«Sono piena di sorprese» sussurrò lei, sedendosi al suo fianco e portando le ginocchia al petto.

Christian, nel vedere l'interazione tra i due, sorrise sornione. Poi guardò il suo amico. «Ma tu non stavi per andare a dormire?» lo provocò mentre si accomodava con Gaia.

𝐍𝐔𝐕𝐎𝐋𝐀, holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora