21.

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Ormai riconosco la sua voce tra mille. Anche perché mi sto abituando all'idea di vederlo sbucare ogni volta quando meno me lo aspetto.
"In realtà bevo. Grazie mille," dico sorridendo a Tancredi.
"Cuginetto, le conosci davvero tutte queste ragazze. Non mi hai mai presentato nessuna però," noto una tensione tra i due, e la situazione non mi piace affatto. Tancredi versa a metà un calice di champagne e me lo porge. È solo il secondo.
"Se ti interessassi un po' di più alla nostra azienda, forse l'avresti conosciuta all'evento che hai saltato due settimane fa," Thomas si lamenta, assumendo la solita aria da paparino in qualsiasi situazione. Tancredi sbuffa, mi bacia una mano.
"A dopo Venere, resta nei paraggi," mi dice con un occhiolino. Io sorrido dolcemente, e lo vediamo allontanarsi tra la folla.
"Non riesci proprio a non farmi incazzare?" Thomas mi rimprovera.
"Scusa?" chiedo, confusa.
"Mio cugino è un idiota. Con tutti gli uomini che ci sono in questa festa, devi flirtare proprio con lui?" Continua a parlare a bassa voce per non essere ascoltato dagli altri.
"A parte che non sto flirtando. Mi stava solo spiegando cosa c'è su questo tavolo. Inoltre, posso flirtare con chi voglio perché nel caso tu non lo sapessi, sono single e felice." Dico, voltandomi dall'altra parte, e inizio a camminare per tutto il buffet cercando qualcos'altro da mettere nel piatto oltre quei due gamberetti all'avocado.
"Mi dici perché non rispondi mai ai miei messaggi? Mi sto iniziando a stancare di parlare sempre da solo," lamenta lui.
"E allora smetti di scrivermi," puntualizzo.
"Riesci a essere seria per una volta? Non puoi usarmi come sfogo sessuale e poi fare finta che non esisto finché non hai di nuovo voglia," dice lui, prendendomi per un braccio. Io scanso la sua mano.
"Non sei il mio sfogo sessuale, e stai tranquillo perché non avrò più voglia," rispondo. Lui continua a seguirmi intorno al tavolo, attirando l'attenzione delle persone che ci circondano, quindi devo di tanto in tanto sfoggiare qualche sorriso finto per far credere che stiamo semplicemente parlando di quanto sia piacevole questa fantastica serata.
"Cazzo, Venere, io invece ho voglia tutti i santi giorni dopo la scorsa settimana. Non mi era mai successo di..." ma non lo faccio finire di parlare.
"Che cosa, Thomas? Di andare a letto con una ubriaca o fatta? O di scoparti una tizia che conosci da poco nella tua macchina? Perché non credo proprio che sia la prima volta. Mi fa ribrezzo pensare a quanto tu sia stronzo con quella povera ragazza che ti porti dietro. Dove sta? A casa ad aspettare che le mandi la buonanotte?" Sbotto. Lui si guarda intorno preoccupato.

"Prima cosa, abbassa la voce. Ti ho già spiegato che a Serena non importa come passo alcune delle mie serate, purché torni sempre a casa," mi rimprovera.
"Ma che bel modo di vivere una relazione. Complimenti a entrambi. Funziona così nel vostro mondo di ricconi?"Alla fine poso il piatto praticamente vuoto e decido di prendere un altro bicchiere di champagne.
"È questo il problema? Non ci possiamo vedere perché sono fidanzato? Ma che hai, 15 anni, Venere?" Deve smetterla di ripetermi che sono una bambina.
"Ti ho già dimostrato che non ho 15 anni, e te l'ho dimostrato talmente bene che sei qui ad implorarmi di farlo un'altra volta," gli sussurro all'orecchio.

"Sei una stronza!" Sorrido. Lui si avvicina da dietro.
"Vieni un attimo su con me, per favore. Voglio farti vedere la mia camera di quando ero bambino." Lo guardo storto.
"Thomas, trovati un altro sfogo per stasera." Lui sta per dire qualcosa ma viene interrotto.
"Amore... ma dove eri? Sono venti minuti che ti cerco."
Eccola qui. Bellissima e impeccabile come sempre. Questa volta i suoi lunghi capelli biondi sono raccolti in un grazioso chignon.
"Serena... stavo parlando con Venere, te la ricordi? La direttrice della sala giochi..." Non finisce la frase che lei interviene, dicendo che si ricorda benissimo con uno dei sorrisi più finti e irritati che io abbia mai visto in tutta la mia vita.
"Vieni, andiamo che ti stava cercando tuo padre." Lo prende per un braccio e lo porta via.

Brutto coglione.

IL BATTITO DEL NOSTRO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora