IL BATTITO DEL NOSTRO CUORE

33.

Ci togliamo l'imbracatura, e io continuo a guardare Thomas. È bellissimo. Questa esperienza mi ha fatto capire che devo smetterla di preoccuparmi continuamente di come potrebbe andare qualcosa che ora neanche esiste. Appena sono libera da ganci e cinture, corro verso di lui. Gli salto al collo di nuovo, e lui mi prende sotto le cosce a cavalcioni.
"È stata l'esperienza più bella della mia vita!" Lo bacio in bocca più e più volte e lo ringrazio. Lui mi abbraccia. È un abbraccio diverso dal solito, più affettuoso.
"Mi sono spaventato!" Commenta lui ancora immerso nei miei capelli. Io inizio a ridere.
"Hai sentito l'anima vibrare?" Gli domando prendendolo in giro.
"È stato bello, lo ammetto! Ma non lo rifarei." Mi confessa.
"Io lo rifarei anche subito! E poi ho capito tantissime cose mentre svolazzavo per il cielo..." affermo con aria compiaciuta.
"E vorresti dirmele qua le cose che hai capito o preferisci parlarmene in privato..." mi sussurra all'orecchio. Mi cinge i fianchi e indica con lo sguardo alla sua destra, dove in aria avevo visto il lago. "Siamo vicini alla villa..." sono davvero combattuta. "Per favore..." insiste. Alla fine annuisco. Mi riprende in braccio e mi bacia di nuovo.

Salutiamo e ringraziamo i nostri istruttori e raggiungiamo di nuovo Maurizio in macchina. Dopo una ventina di minuti siamo davanti alla grande villa di Thomas. Maurizio ci lascia e va a parcheggiare.
"Domani a che ora inizi a lavorare?" Mi chiede lui prendendomi per mano.
"Alle 19.00!"
"Allora dormiamo qui." Non faccio in tempo a dire la mia che mi ritrovo sbattuta contro una parete.
"Thomas... sarebbe meglio non dormire insieme!"
"Invece sarebbe bellissimo dormire insieme..." mi sussurra mentre mi bacia il collo. Avete presente due calamite? Se le osservate bene, potete vedere che i poli opposti si attraggono mentre i poli simili si respingono. Ecco, io e Thomas siamo i poli opposti di due calamite. Due calamite tra l'altro completamente diverse, opposte anche loro. Io ci provo, giuro che cerco di convincere me stessa tutte le volte a smetterla, cerco di evitare di passarci del tempo, ma la voglia di averlo nella mia vita è troppo forte, non riesco a respingerla del tutto e mi basta sentirne parlare, vederlo, sfiorarlo, per essere di nuovo attaccata a lui. Mi rendo conto che non è la persona giusta per me, che non funzionerebbe mai tra di noi, eppure voglio costantemente provarci.

Mi sembra un dejà vu, io e Thomas nella sua villa a Castel Gandolfo, a sperimentare qualsiasi tipo di posizione ci venga in mente. Forse è semplicemente una cosa fisica, forse ci troviamo talmente bene sessualmente che non riusciamo più a farne a meno. O forse no?
"Almeno mi risparmio di andare in palestra!" Commento sdraiata sul letto mentre guardo il soffitto. Thomas ride.
"Sono sempre disponibile per farti da tappetino mentre fai gli squat!" Ribatte lui.
"Sei veramente un idiota!" Mi giro e gli tiro uno schiaffetto sulla spalla. Lui mi abbraccia. Mi sta fissando con talmente tanta intensità che posso vedere la mia immagine riflessa nelle sue pupille.
"Venere... non riesco a non pensarti! Sei un'ossessione! Penso solo a come stupirti, a cosa devo fare per dimostrarti che ci tengo davvero!" Si fa serio improvvisamente e sapevo che sarebbe arrivato questo momento.
"Ti rendi conto che tra noi non funzionerà mai?"
"Ma perché? Che ho che non va?"
"Tu? Tu, niente. A parte le mille donne che... ti girano intorno... diciamo così!" Balbetto.
"Non mi gira intorno nessuna!"
"Beh, una sì! Perché devo costantemente ricordarti che sei fidanzato?"
"Ma non possiamo provarci lo stesso?"
"Ah certo! Così se va male comunque hai lei che sta a casa ad aspettarti. E io chi dovrei essere? La tua amante segreta? E se mi fidanzo io? Se inizio io ad uscire con qualcuno?" Lui si rabbuia.
"Non è la stessa cosa. Tu mi hai conosciuto fidanzato, io ti ho conosciuta single!"
"Bel ragionamento del cazzo!" Gli dico mettendomi seduta sul letto. "Se vuoi possiamo provarci Thomas, ci vediamo ogni tanto, ci sentiamo ogni tanto, ma io non mi precludo la possibilità di uscire con qualcuno o di sentire qualcuno!"
"Tanto se senti e vedi me, non avrai voglia di sentire e vedere nessun altro!" Mi dice abbracciandomi da dietro.

Beh, io non ne sarei così convinto, caro mio!