IL BATTITO DEL NOSTRO CUORE

63.

"Vado a prendere una bottiglietta d'acqua!" Mi informa Thomas riempiendo un silenzio che iniziava ad essere imbarazzante. Io annuisco. Lui si alza e lo vedo sparire tra la folla.
"Insomma state insieme?" Mi domanda Isa. Io la osservo. Non le interessa nulla della mia risposta. Lo fa solo per mettermi a disagio.
"Si." Rispondo secca. Lei sorride sotto i baffi, il che mi fa innervosire più di quanto già non lo sia.
"Wow, questa volta Thomas ha deciso di fare sul serio." Commenta ironica.
"Questa volta?" Rimarco io.
"Beh si, capita spesso di vederlo con altre donne che non siano Serena."
"Lo so, me l'ha ampiamente spiegato lei." Dico non curante.
"Non ti senti a disagio?" Io alzo gli occhi e la fisso ma non rispondo. "Insomma, si vede che non è un mondo che ti appartiene, vestito del mercatino, borsa che sembra tanto un'imitazione, atteggiamento da tipica..." si ferma a riflettere, "poveraccia ripulita!" Io sono sconvolta.
"A parte che questa borsa non è affatto un'imitazione, ma poi chi cazzo ti credi di essere? Ti sentì superiore a me solo perché hai due soldi? Ti sei vista? Fai tenerezza, ci mancava solo che Thomas iniziasse a tirarti i croccantini..."
"È caduto davvero così in basso?" Si domanda tra sé e sé con una faccia disgustata.
"No, bella mia, Thomas non è mai stato così in alto a dire il vero. Deve essere frustrante lo capisco, se fossimo amiche ti farei quasi una carezza per confortarti, ma sai, non siamo amiche!" Esclamo forzando un sorriso.
"Prima o poi si renderà conto, dovrai metterti in fila per trovare un posticino per piangere e pregarlo di tornare." Ancora con questa storia che devo pregarlo?
"Se non fossimo in questo posto ti strapperei ogni ciocca di quei brutti capelli finti che hai, ma devo far credere a Thomas che sono una normalissima ragazza e non una psicopatica." Le sussurrò all'orecchio. "Speriamo di non incontrarci mai fuori di qui!" La minaccio. Mi alzo di scatto e me ne vado. Ne ho davvero abbastanza di questa stupida serata. Come si fa ad essere questo tipo di persone? Come si fa a frequentare certa gente? Davvero dovrei passare tutti i giorni della mia vita con lui insieme a persone come Isa? Così povere d'animo? Scendo velocemente le scale e vedo Thomas parlare con un tizio. Non si accorge di me e io esco dal locale. Decido di tornarmene in camera. Sono esausta. Non riuscirò mai a far parte del suo mondo, il suo mondo a me fa schifo.

Percorro tutta la banchina e mi siedo sul bordo con i piedi penzoloni. Improvvisamente mi rendo conto che siamo a Maggio, un bagno di notte mi potrebbe solo rinfrescare le idee. Torno indietro e scendo in spiaggia. Da lontano scorgo delle figure. Sembra un gruppo di ragazzi e ragazze. Non gli dò molto peso e mi avvicino all'acqua. È fredda, ma non ghiacciata. Mi sfilo il vestito, lasciandolo sulla sabbia. Mi tuffo. Come sempre la sensazione dell'acqua che invade ogni particella del mio corpo è meravigliosa. Resto immersa per qualche secondo per poi tornare in superficie. Thomas. Chi lo ha messo sulla mia strada? Come si fa a decidere di far incontrare due persone come noi? Una sorta di Montecchi e Capuleti dei giorni nostri. Mi sembra come di vivere un film. La tossica che si innamora dell'imprenditore. Ma siamo davvero a questi livelli? Mi sto davvero innamorando di lui? Posso davvero accettare di vivere questa vita, con questa gente, con lui e il suo atteggiamento da principino che non si scompone mai? Come fanno due mondi completamente diversi a coesistere senza entrare in collisione? Forse dovrei scappare prima di soffrire, prima che sia troppo tardi.

Immersa in questi pensieri esco dall'acqua. Mi strizzo i capelli e mi rivesto togliendo il reggiseno fradicio. I ragazzi di cui parlano prima ora mi fissano. Io fingo di non farci caso e raccolgo le mie scarpe sulla sabbia. Devo tornare da lui. Devo dirgli assolutamente i miei pensieri. Mi incammino verso la banchina, ma sento fischiare.