32.

15 1 0
                                        

Non riesco a descrivere appieno a parole le sensazioni che ho provato. È stata una delle esperienze più belle ed intense della mia vita. Quando abbiamo fatto il salto, mi sono concentrata intensamente sul momento, e ho avvertito una connessione profonda tra il mio corpo e il mio cervello. È stato come volare. Questa è la sensazione che ho provato. Durante la caduta, non ho percepito la velocità con cui precipitavo verso il basso; ho sentito solo scintille di energia ed adrenalina che scaturivano in ogni parte del mio corpo.
A differenza di quanto immaginassi, non è stato come un semplice salto nel vuoto. Non ha avuto la stessa emozione di un bungee jumping o delle montagne russe. Il lancio con il paracadute ha stabilito una connessione improvvisa tra ogni piccola molecola del mio corpo, sia fisica che spirituale. Ad un certo punto, il mio istruttore ha aperto il paracadute di stabilizzazione e mi ha dato un colpetto sulla spalla per farmi capire che potevo rilassarmi e aprire le braccia. In quel momento, non pensavo più. Abbiamo iniziato a fluttuare nell'aria, come se fossimo veramente in volo. Il silenzio intorno a noi era assordante e allo stesso tempo mistico, mentre l'aria fresca entrava nei miei polmoni.
Ogni tanto mi voltavo e vedevo Thomas volteggiare, avvicinarsi e allontanarsi, talvolta scomparendo tra le nuvole. È stato in quel momento che ho realizzato di aver davvero sfidato uno dei limiti del corpo umano. Cavolo, stavo volando. E se potevo volare, allora potevo davvero fare qualsiasi cosa. Se avevo superato questo limite, ero in grado di superare qualsiasi sfida che il mondo avesse in serbo per me.

Il lancio con il paracadute è stata un'esperienza più sensoriale che fisica, una sensazione quasi magica, che ha aperto la mia mente all'idea che se desideravo fare qualcosa, potevo farlo. Mi sono sentita profondamente felice. Forse erano le endorfine, o forse no.
Dopo circa un minuto di caduta libera, in cui mi sono sentita praticamente invincibile, è arrivato il momento di aprire il paracadute. Ho avvertito una leggera trazione, mi sono tolta gli occhiali e abbiamo iniziato a volteggiare lentamente nel cielo. La caduta libera è stata senza dubbio la parte migliore dell'esperienza, ma anche la discesa con il paracadute non è stata affatto male. Ogni tanto, il mio istruttore faceva delle virate e delle piccole acrobazie in aria, provocando nel mio stomaco la stessa sensazione che avevo provato in macchina durante le curve.
Poco prima dell'atterraggio, mi hanno dato istruzioni rapide, e qualche minuto dopo correvo come una bambina su un prato, pervasa da un'euforia così intensa che mi sentivo carica d'energia.

IL BATTITO DEL NOSTRO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora