Rimasi spiazzata dal suo gesto, sembrava come se ne avesse un bisogno disperato. Mi lasciai andare completamente, avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo e stringendomi a lui con tutto il mio essere. I nostri corpi erano così vicini che entrambi potevamo percepire i battiti dei nostri cuori accelerati. Appoggiai la mia mano sul suo petto, continuando a assaporare il bacio che ci univa.
"Ti batte il cuore," dissi, sorridendo sulle sue labbra, quasi incredula di quanto mi sentissi felice in quel momento.
"Menomale, altrimenti sarei morto," ci scherzò sopra, tentando di allentare la tensione e facendomi ridere.
"Sei uno scemo," risi, dandogli un colpetto affettuoso sul petto.
"Il tuo," disse improvvisamente, il tono della voce cambiato, carico di una rivelazione. Il mio cuore accelerò, battendo forte nel petto.
"M-mio?" domandai, il mio cuore sperava in una risposta positiva, temendo al contempo di rimanere delusa.
"Sì, il tuo," confermò, e un sorriso si formò sul mio volto. Lo baciai con una passione rinnovata, mettendomi a cavalcioni su di lui, sentendo il calore dei suoi respiri mescolarsi al mio.
"Sono tua," sussurrai nel suo orecchio, sentendo il mio cuore battere all'impazzata.
"Sofia, devo dirti una cosa," dissi, accarezzandogli il viso con delicatezza.
"Ti prego, dilla," ansimai, guardandolo con occhi colmi di aspettativa.
"I-io..." Ma il suono incessante del telefono interruppe il nostro momento. Lanciando un sospiro, risposi al telefono.
"Pronto?" chiesi, cercando di mantenere la calma.
"S-Sofia," la voce di Amanda tremava, carica di panico.
"Amanda, cos'hai? Perché piangi?"
"Theo ha avuto un incidente in moto. Siamo in ospedale, ti prego, vieni subito," disse, le sue lacrime ben udibili attraverso la linea. Feci cadere il telefono sulle gambe di Gabriel, sentendo il volto diventare pallido.
"Sofia, che succede?" mi chiese Gabriel, il suo sguardo penetrante colmo di preoccupazione.
"Theo è in ospedale," dissi, le lacrime riempiendo i miei occhi.
"No, no, hey, starà bene. Andiamo subito da lui," rispose Gabriel, prendendomi per mano. Ci alzammo in fretta e ci dirigemmo verso l'auto.
Appena parcheggiammo, aprii lo sportello e insieme ci dirigemmo verso la sala d'attesa. Amanda era seduta lì, visibilmente sconvolta.
"Allora, come sta?" domandai, sedendomi accanto a lei con un sentimento di angoscia.
"Lo stanno operando," rispose Amanda, la voce tremante. Gabriel abbracciò Manuel e Amanda con calore, mentre vidi Jasón correre verso di noi, il volto segnato dalla preoccupazione.
"Dov'è?" chiese, cercando disperatamente Theo tra la folla.
"Era con te, che cosa è successo?!" sbottò tra le lacrime Amanda, colpendo il petto di Jasón.
"Non lo so. Stavamo litigando, e lui mi ha preso le chiavi della moto e se n'è andato," spiegò, piangendo. Mi avvicinai a Jasón, mettendomi tra lui e Amanda, cercando di calmare la situazione.
"È tutta colpa tua, cazzo!" gridò Amanda, colpendo il petto di Jasón, il suo dolore evidente.
"No, Amanda, ora sei sconvolta. Non è colpa sua. Nessuno poteva prevedere quello che è successo. La colpa non è di nessuno," intervenni, cercando di mantenere la calma mentre consolavo Amanda, facendola sedere accanto a me con il viso appoggiato sul mio petto.
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Endless 1 (COMPLETA)
Teen Fiction🚨 QUESTA STORIA È COPERTA DA COPYRIGHT PER CHIUNQUE TENTERÀ DI PLAGIARLA CI SARANNO CONSEGUENZE LEGALI🚨 Sofia non aveva mai conosciuto l'amore, solo il tormento di un segreto che la consumava. Credeva di poter essere l'eccezione, di vivere qualcos...